Il tifo organizzato dell’Atalanta rinuncia a celebrare l’anniversario della vittoria in Europa League
La curva nord dell’Atalanta rinuncia ai festeggiamenti per l’anniversario dell’Europa League in segno di lutto e solidarietà dopo la morte di Riccardo Claris e altri eventi tragici.

L’Atalanta ha rinviato le celebrazioni per il primo anniversario della vittoria in Europa League, in segno di lutto per la morte di tifosi e persone legate al club, esprimendo anche dissenso verso le istituzioni cittadine. - Unita.tv
L’Atalanta avrebbe dovuto festeggiare il 22 maggio il primo anniversario della conquista della Europa League, avvenuta a Dublino con il 3-0 sul Bayer Leverkusen. Ma lo sguardo dei tifosi, della curva nord soprattutto, resta offuscato da una serie di eventi drammatici che negli ultimi giorni hanno toccato profondamente la comunità nerazzurra. Il tifo organizzato ha deciso di rinunciare a qualsiasi manifestazione. Una scelta carica di dolore, solidarietà e anche di dissenso verso le scelte politiche della città.
Il lutto della curva nord dopo la morte di Riccardo claris e altri eventi recenti
La decisione del tifo atalantino arriva dopo la tragica morte di Riccardo Claris, tifoso storico della Curva Nord, coinvolto in una rissa che lo ha portato a spegnersi prematuramente. È successo la notte di due lunedì fa, una ferita aperta per la tifoseria bergamasca e per la città intera. Il dolore si è sommato alla recente scomparsa di Oliviero Garlini, ex bomber protagonista della Coppa delle Coppe 1988, legato a doppio filo con la storia calcistica atalantina.
Solidarietà verso il lecce e il mondo del calcio
Non a caso, si aggiunge anche il gesto di solidarietà verso il Lecce per la perdita del fisioterapista Graziano Fiorita, un lutto sentito in tutto il mondo del calcio. Questi tragici episodi hanno cambiato lo stato d’animo della tifoseria, che ha preferito sospendere la festa prevista come momento di gioia per non trasformarla in un’occasione svuotata di senso.
Leggi anche:
La comunicazione ufficiale degli ultras tra dolore e polemica sulle istituzioni cittadine
In un comunicato firmato da Atalanta Forever, Associazione tifosi atalantini e altri gruppi, si legge che “il prossimo 22 maggio non verrà organizzata alcuna festa per l’anniversario della vittoria dell’Europa League”. La nota sottolinea come, in questo particolare momento, non sia possibile dedicarsi a un evento di questa dimensione con la giusta serenità. Si parla anche di un rinvio a data da destinarsi, lasciando aperta la possibilità di festeggiamenti futuri ma solo quando le condizioni emotive lo permetteranno.
Dissenso verso le istituzioni cittadine
Il comunicato si chiude con un passaggio che tocca la politica locale. I gruppi di tifosi si dissociano dall’accordo tra Amministrazione Comunale e gruppi di opposizione sull’intitolazione di un’area verde vicino alla tribuna Rinascimento, definita “spiazzo d’erba”. Gli ultras ritengono che un riconoscimento così importante meriterebbe un omaggio molto più significativo, a testimonianza del peso che quel traguardo ha avuto nella storia dell’Atalanta e della città stessa.
Il significato del rinvio e le attese per le nuove iniziative dei gruppi di tifosi
La rinuncia alla festa più attesa dal popolo atalantino rappresenta un segno di profonda riflessione. Questa scelta riflette la volontà di onorare al meglio chi ha perso la vita e chi ha contribuito alla storia del club, prima di tornare a celebrare. È chiaro che per i gruppi organizzati si tratta anche di una presa di posizione contro una politica cittadina giudicata insoddisfacente nel riconoscere il valore della vittoria europea.
Progetti futuri e rispetto del dolore
Sui prossimi passi, il comunicato anticipa aggiornamenti riguardo iniziative ancora non definite. Si attendono mobilitazioni capace di coinvolgere i tifosi nel ricordo degli avvenimenti dolorosi e nella rievocazione del trionfo, ma in una cornice che sappia essere rispettosa e significativa. C’è la volontà di non trasformare una giornata che avrebbe dovuto essere di festa, in una celebrazione vuota o forzata, preferendo invece attendere un momento più adatto a una vera commemorazione.
Le vicende degli ultimi giorni hanno di fatto cambiato il calendario delle celebrazioni, spostando l’attenzione dalla vittoria sportiva a temi di solidarietà, memoria, e critica sociale. Bergamo, che non dimentica l’impresa storica del suo club, si prepara a vivere con rispetto e intensità questo momento complesso, in attesa di capire come e quando si potrà tornare a festeggiare.