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Il Napoli accelera sul mercato con Milinkovic – Savic e Punta a un esterno sinistro di spessore

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Il Napoli si muove rapidamente nel mercato estivo, lavorando su più fronti per completare la rosa in vista della nuova stagione. Il direttore sportivo Cristiano Manna è impegnato in trattative importanti che stanno definendo la fisionomia definitiva della squadra prima del ritiro a Dimaro. Dopo aver ufficializzato alcuni acquisti, il club azzurro concentra ora l’attenzione su un portiere di livello e su un esterno offensivo capace di completare il reparto avanzato.

Vanja Milinkovic – Savic: il portiere serbo ex Lazio e Torino si prepara a proteggere la Porta del Napoli al olimpico grande Torino

Il nome nuovo per la porta del Napoli è Vanja Milinkovic-Savic, portiere serbo di 28 anni noto per le sue prestazioni straordinarie con la maglia della Salernitana e avversario temibile durante le partite contro gli azzurri. La sua abilità tra i pali è accompagnata da una capacità tecnica notevole con i piedi, caratteristica che lo rende ideale per un gioco costruito dal basso. I suoi lanci lunghi ricordano quelli di Pepe Reina, ex bandiera del Napoli.

Milinkovic-Savic misura 202 centimetri, superando anche Lukaku e Lucca tra gli attaccanti appena arrivati al club; sarebbe quindi il giocatore più alto dell’intera rosa azzurra. L’operazione si aggira intorno ai 18 milioni di euro, cifra vicina alla clausola rescissoria fissata dal Torino. Le trattative sono ben avviate e sembra solo questione di tempo prima che l’accordo venga formalizzato.

Napoli punta su Meret e Milinkovic-savic per rafforzare la solidità difensiva in porta

L’obiettivo è creare una coppia solida in porta insieme ad Alex Meret. La società punta infatti a garantire affidabilità e competitività nel ruolo chiave del portiere titolare ma anche dell’alternativa pronta a subentrare senza cali qualitativi.

Trattativa Juanlu Sanchez: conferme dai colloqui tra Bologna e Siviglia sul trasferimento

Parallelamente all’affare Milinkovic-Savic prosegue la negoziazione per Juanlu Sanchez, terzino destro spagnolo classe 2001 seguito da tempo dal Napoli. Il giocatore fa parte della nazionale under 21 spagnola ed è considerato un profilo interessante per rinforzare la fascia difensiva.

Il Siviglia ha fissato una richiesta iniziale pari a circa 17 milioni ma il Napoli non intende superare i 15 milioni nella trattativa finale; questa differenza rappresenta ancora uno scoglio da superare nei prossimi giorni se si vorrà chiudere l’affare entro l’inizio del ritiro estivo previsto sulle Dolomiti.

Approccio equilibrato della dirigenza del Napoli nel mercato estivo con focus su acquisizioni chiave e strategie di squadra

Cristiano Manna mantiene aperti diversi tavoli contemporaneamente cercando soluzioni equilibrate sia sul piano tecnico sia economico; questo approccio dimostra come il club voglia prepararsi al meglio senza affrettare scelte decisive ma senza perdere occasioni importanti sul mercato.

Dan Ndoye confermato obiettivo principale del Napoli per la fascia offensiva sinistra

Dopo aver sistemato alcune posizioni fondamentali in difesa e porta, ora tocca puntare sull’attacco laterale mancino dove manca ancora una pedina capace di alternarsi o affiancarsi a Eljif Elmas Lang. Il primo nome rimane Dan Ndoye, attaccante svizzero classe ’99 sotto contratto col Bologna.

La valutazione iniziale dei rossoblù supera i 45 milioni ed era salita quasi fino ai cinquanta nelle ultime settimane; cifre elevate dovute alla giovane età, alle qualità tecniche evidenti oltre che alla completezza tattica dimostrata dall’esterno svizzero. Ndoye segna gol ed offre assist, ha corsa esplosiva ed esperienza internazionale giovanile.

Stallo nella trattativa tra Napoli e Bologna su Ndoye, si valutano piste alternative sul mercato

Questa situazione crea uno stallo perché Bologna non ha necessità impellente di vendere mentre Napoli cerca condizioni più vantaggiose o almeno sostenibili rispetto alle richieste iniziali. Nel frattempo però resta viva anche una pista alternativa meno scontata: Jack Grealish.

L’inglese ex Manchester City rappresenterebbe una soluzione diversa sotto molti aspetti ma continua ad essere considerato dalla dirigenza partenopea come possibile opzione qualora non si trovasse accordo definitivo con Bologna. Grealish era stato accostato al club già dopo lo scorso campionato e quella suggestione non sembra tramontata completamente.

Le prossime settimane saranno decisive perché dovranno definire nuovi equilibri nella rosa azzurra prima dell’avvio degli allenamenti ufficiali; ogni mossa sarà osservata attentamente dagli addetti ai lavori così come dai tifosi ansiosi delle novità sul fronte calciomercato napoletano.

Fonte articolo: corrieredellosport.it.

Chi è Conte?

Conte rappresenta un titolo nobiliare di grande rilievo nella storia europea, con una collocazione precisa nell’ordine gerarchico dei titoli aristocratici. Esso si posiziona infatti al di sopra del visconte e al di sotto del marchese, delineando una fascia intermedia di prestigio e autorità. Questa posizione ne ha determinato nel corso dei secoli un ruolo significativo nelle strutture sociali e politiche del continente.

L’origine storica del titolo Conte risale all’epoca carolingia, periodo cruciale per la formazione degli assetti feudali europei. In quel contesto, il termine non designava semplicemente un rango nobiliare ereditario, ma indicava piuttosto una funzione amministrativa specifica. Il conte veniva infatti identificato come un funzionario pubblico investito dell’incarico di governatore civile su uno specifico territorio. Ciò significava che il suo ruolo andava ben oltre l’onorificenza: era responsabile della gestione politica, economica e giuridica delle zone a lui affidate.

Le fonti storiche testimoniano come questa figura fosse spesso associata a compiti di controllo su regioni strategiche quali le marche o i ducati. Tali territori rivestivano importanza militare e politica considerevole per la stabilità dell’impero carolingio e successivamente per i regni medievali che ne sono derivati. È interessante notare che non solo esponenti aristocratici ma anche funzionari con funzioni pubbliche potevano assumere il titolo di comes, termine latino da cui deriva l’attuale “conte”. Questo riflette la natura ibrida della carica tra autorità civile e nobiltà.

Nel corso del tempo il significato originario si è progressivamente trasformato fino a diventare esclusivamente un segno distintivo della nobiltà ereditaria europea. L’evoluzione ha segnato il passaggio da una funzione pratica ad una dimensione più simbolica legata allo status sociale. Tuttavia, le radici amministrative rimangono fondamentali per comprendere appieno il valore storico e culturale associato al titolo.

Oggi, quando si parla di Conte in ambito storico o culturale si richiama implicitamente questa lunga tradizione che combina potere territoriale con prestigio nobiliare. La diffusione del titolo in vari Paesi europei sottolinea inoltre come questa istituzione abbia saputo adattarsi alle diverse realtà politiche mantenendo comunque intatta la sua rilevanza nel sistema feudale prima e nell’aristocrazia poi.

In sintesi, analizzare la figura del Conte significa immergersi in uno spaccato significativo della storia europea dove potere politico ed eredità culturale convergono in modo emblematico all’interno della struttura sociale medievale ed oltre. Comprendere questo connubio è essenziale per apprezzare appieno l’importanza storica dietro a questo antico ma ancora evocativo titolo nobiliare.

Jack Grealish

Chi è Jack Grealish? il centrocampista inglese da 100 milioni di sterline del Manchester City e vincitore del Torneo di Tolone con l’ Under 21

Jack Peter Grealish, nato a Birmingham il 10 settembre 1995, è uno dei protagonisti più discussi e talentuosi del calcio inglese contemporaneo. Con doppia cittadinanza inglese e irlandese, Grealish si è affermato come centrocampista offensivo versatile, capace di interpretare anche ruoli da attaccante. La sua carriera ha raggiunto una svolta significativa con il trasferimento al Manchester City, club di primo piano della Premier League.

Il passaggio di Grealish dall’Aston Villa al Manchester City nell’estate del 2021 ha rappresentato un momento storico per il campionato inglese. La cifra pagata dal City per assicurarsi le sue prestazioni sportive ammonta a 100 milioni di sterline (circa 117 milioni di euro), stabilendo così un nuovo record nella storia della Premier League in termini di costo fisso per un trasferimento. Questo investimento sottolinea non solo il valore tecnico del giocatore ma anche la sua importanza strategica all’interno della rosa guidata da Pep Guardiola.

Prima dell’affermazione definitiva nel calcio inglese, Jack Grealish aveva intrapreso un percorso internazionale particolare: pur avendo militato nelle rappresentative giovanili irlandesi grazie alla cittadinanza acquisita dai suoi genitori, ha scelto successivamente di rispondere alle convocazioni della nazionale inglese. Questa scelta si è rivelata vincente dal punto di vista sportivo e mediatico. Con la selezione Under 21 dell’Inghilterra, infatti, Grealish ha conquistato il prestigioso Torneo di Tolone nel 2016, manifestazione riconosciuta come trampolino ideale per giovani talenti emergenti.

Sul campo, lo stile di gioco di Jack Grealish si distingue per creatività e imprevedibilità: abile nel dribbling stretto e nella gestione palla in spazi ridotti, riesce a creare occasioni da gol sia agendo dietro le punte che come ala o trequartista avanzato. La sua capacità tecnica viene spesso esaltata dalla visione tattica che gli consente non solo finalizzazioni personali ma anche assist decisivi ai compagni d’attacco.

Oltre alle prestazioni sportive, l’immagine pubblica del calciatore è diventata rilevante nell’ambito culturale e sociale legato al mondo dello sport britannico. Jack Grealish incarna infatti una figura simbolo delle nuove generazioni calcistiche caratterizzate da talento naturale ma anche da una forte esposizione mediatica dovuta al suo trasferimento record e alla presenza costante sotto i riflettori internazionali.

Nel complesso panorama calcistico attuale che vede emergere sempre più figure poliedriche capaci di combinare qualità tecniche elevate con personalità distintive dentro e fuori dal campo, Jack Grealish rappresenta senza dubbio uno degli esempi più emblematici tra i calciatori britannici nati negli anni ’90 destinati a lasciare un segno duraturo nella storia recente della Premier League e del calcio internazionale in generale.

Lucca

Chi è Lucca? storia millenaria, centro storico fortificato e antica repubblica indipendente della Toscana

Lucca è un comune italiano situato nella Toscana settentrionale, con una popolazione di circa 88.495 abitanti. È il capoluogo dell’omonima provincia, che prende il nome dalla vasta piana circostante. Questa città si distingue per la sua ricchezza storica e culturale, rappresentando uno dei centri urbani più affascinanti e ben conservati d’Italia.

Il centro storico di Lucca è uno dei suoi tratti distintivi più apprezzati. A differenza di molte altre città italiane, qui si conserva intatto l’impianto urbanistico antico, caratterizzato da monumenti che risalgono a diverse epoche storiche. La città è completamente circondata da una cinta muraria cinquecentesca, tra le meglio preservate del Paese. Queste mura non solo costituiscono un’importante testimonianza architettonica, ma anche un elemento identitario che conferisce a Lucca un’atmosfera unica e suggestiva.

Le origini di Lucca sono ufficialmente attribuite all’epoca romana; tuttavia, gli studi suggeriscono la presenza di insediamenti precedenti a questa datazione. Nel corso della storia, la città ha avuto un ruolo rilevante come centro commerciale e manifatturiero: mercanti e tessitori hanno contribuito a rendere Lucca un fulcro economico strategico in Toscana.

Per diversi secoli Lucca ha mantenuto una forte autonomia politica ed è stata governata come Stato indipendente sotto forma di Repubblica fino alla fine del XVIII secolo. Questo lungo periodo autonomo terminò nel 1799 con la conquista francese guidata dalle truppe napoleoniche, evento che segnò la fine dell’antica Repubblica lucchese. Successivamente nacque il Principato di Lucca; poi subentrò il ducato borbonico prima dell’integrazione definitiva nel Granducato di Toscana.

Oggi Lucca si presenta non solo come una meta turistica privilegiata per chi desidera immergersi nell’arte e nella storia italiana ma anche come una realtà vivace dove tradizione e modernità convivono armoniosamente. La sua fama internazionale deriva proprio dall’eccellente stato di conservazione delle strutture storiche e dal patrimonio culturale che racconta i molteplici volti della città attraverso i secoli.

La posizione geografica favorevole nella regione toscana settentrionale rende inoltre Lucca facilmente accessibile sia da importanti centri urbani limitrofi sia dai principali snodi infrastrutturali nazionali ed europei. Questo fattore contribuisce ulteriormente alla crescita turistica ed economica locale senza compromettere l’identità storica così attentamente preservata.

In sintesi, Lucca rappresenta un esempio esemplare della ricchezza artistica italiana racchiusa in uno spazio urbano compatto ma straordinariamente vivo dal punto di vista culturale e sociale: dagli antichi mercati ai monumenti millenari fino alle mura possenti che ancora oggi raccontano le vicende della città in modo tangibile ed emozionante per residenti e visitatori provenienti da tutto il mondo.

Chi è Lukaku? attaccante belga del Napoli, miglior marcatore della nazionale con 83 gol e vincitore di due scudetti in serie a

Romelu Menama Lukaku Bolingoli, nato ad Anversa il 13 maggio 1993, rappresenta una figura di spicco nel panorama calcistico internazionale. Attaccante di grande valore tecnico e fisico, attualmente veste la maglia del Napoli e della nazionale belga, portando con sé un bagaglio ricco di esperienze maturate in alcune delle principali leghe europee.

La carriera professionale di Lukaku ha avuto inizio precocemente: già a sedici anni ha debuttato con l’Anderlecht nella massima divisione belga. Qui ha mostrato subito le sue qualità realizzative contribuendo al successo del club nel campionato 2009-2010. Questo exploit iniziale gli ha aperto le porte verso palcoscenici più prestigiosi, tanto che nel 2011 è stato acquistato dal Chelsea. Tuttavia, la giovane età e la forte concorrenza all’interno della rosa londinese ne hanno limitato le presenze; per questo motivo la stagione successiva è stato ceduto in prestito al West Bromwich Albion, dove si è messo in evidenza con una stagione convincente.

Il vero salto di qualità Lukaku lo compie con il trasferimento all’Everton nel 2013. Rimanendo quattro stagioni sotto contratto con il club inglese, si afferma come uno degli attaccanti più prolifici della Premier League grazie alla sua capacità di segnare gol importanti e costanti. Nel 2017 raggiunge un altro importante traguardo economico diventando l’acquisto più costoso mai effettuato da un calciatore belga quando viene ingaggiato dal Manchester United.

Dopo due stagioni a Manchester arriva il passaggio all’Inter: qui Lukaku diventa il trasferimento più oneroso nella storia dei nerazzurri milanesi e contribuisce in modo decisivo alla conquista dello scudetto nella stagione 2020-2021, riportando così il titolo italiano a Milano dopo diversi anni. Il ritorno al Chelsea nell’estate del 2021 segna un’altra pietra miliare dal punto di vista finanziario sia per i Blues che per i club italiani coinvolti; inoltre con i londinesi vince anche la Coppa del Mondo per club FIFA nello stesso anno.

Nel corso del biennio successivo continua a collezionare trofei grazie alle esperienze in prestito prima all’Inter – dove conquista Supercoppa italiana (2022) e Coppa Italia (2022-2023) – e poi alla Roma tra il 2023 e il 2024. Infine passa definitivamente al Napoli contribuendo nuovamente al successo nel campionato italiano nella stagione 2024-2025.

Parallelamente agli impegni nei club, Lukaku è una colonna portante della nazionale belga fin dal suo ingresso nelle selezioni giovanili intorno al 2010. Ha partecipato a tre edizioni consecutive dei Mondiali (2014, 2018 e 2022) oltre che a tre Campionati Europei (2016, 2020 e l’edizione più recente del 2024). Con ben ottantatré reti realizzate con la maglia della sua Nazionale detiene tuttora il record assoluto come miglior marcatore nella storia dei Diavoli Rossi.

A livello individuale Romelu Lukaku può vantare numerosi riconoscimenti: capocannoniere sia della Pro League belga nelle sue prime stagioni professionistiche sia della UEFA Europa League durante l’annata sportiva 2014-2015; medaglia di bronzo come miglior marcatore ai Mondiali del 2018; inserimenti nelle squadre dell’anno stilate dalla PFA inglese (stagione ’16-’17), dall’AIC italiana (stagione ’20-’21) nonché dalla UEFA Europa League sempre per l’annata ’19-’20. È stato inoltre premiato come miglior giocatore sia dell’edizione ’19-’20 dell’Europa League che della Serie A nella stagione successiva (‘20-‘21), ottenendo anche il titolo individuale AIC come miglior calciatore italiano nello stesso periodo.

Lukaku si conferma così non solo come un bomber d’esperienza ma anche come uno degli interpreti offensivi più completi ed apprezzati nel calcio contemporaneo europeo ed internazionale grazie alla sua capacità tecnica abbinata ad una forza fisica notevole ed una tenacia agonistica rara da trovare ai massimi livelli dello sport mondiale.

Chi è Reina? Il monarca sovrano che unisce poteri legislativo, esecutivo e giudiziario nello Stato

Reina rappresenta una figura di rilievo nell’ambito della sovranità e del governo statale, incarnando il concetto antico e profondo di monarca. Il termine “monarca” deriva dal latino tardo monarcha(m), a sua volta tratto dal greco monárchìs, composto da mónos, che significa “solo” o “unico”, e da -árchìs, derivato da árchein, ovvero “governare” o “comandare”. Questa etimologia sottolinea la centralità del ruolo ricoperto: un capo di Stato che detiene l’autorità suprema.

Storicamente, prima dell’affermarsi delle monarchie costituzionali moderne, il monarca accumulava su di sé i tre poteri fondamentali dello Stato: legislativo, esecutivo e giudiziario. Ciò significava che Reina non solo emanava le leggi ma aveva anche la responsabilità della loro esecuzione e dell’amministrazione della giustizia. Questo concentramento di potere rendeva la figura del monarca assolutamente centrale nella gestione politica e sociale dei suoi territori.

Il termine “sovrano”, associato alla figura di Reina nel contesto più ampio delle monarchie mondiali, ha invece un’accezione più generica. Include infatti tutti i titoli usati nelle diverse forme di governo monarchiche – re, imperatore, principe ereditario – senza limitarsi strettamente all’idea tradizionale del monarca assoluto. Questa distinzione lessicale evidenzia come Reina possa essere interpretata in molteplici modi a seconda delle specifiche strutture istituzionali in cui opera.

Nel panorama attuale delle monarchie costituzionali o parlamentari, dove il potere reale è spesso limitato dalla legge fondamentale dello Stato o condiviso con altri organi governativi eletti democraticamente, la figura come quella di Reina assume una valenza simbolica forte ma meno autoritaria rispetto al passato. Nonostante ciò rimane un punto focale per l’identità nazionale e culturale dei Paesi in cui tali istituzioni sono presenti.

Analizzare il ruolo storico e contemporaneo di personaggi come Reina significa dunque comprendere le evoluzioni politiche che hanno portato alla trasformazione dei sistemi statali occidentali ed extraeuropei. La transizione dalla concentrazione assoluta del potere verso modelli costituzionali riflette profonde dinamiche sociali ed economiche che influenzano ancora oggi il modo in cui percepiamo autorità e legittimità governativa.

In definitiva Reina incarna una tradizione millenaria che affonda le radici nel linguaggio antico greco-latino ma si proietta costantemente verso nuovi orizzonti politici e culturali. Il suo ruolo testimonia l’importanza storica della sovranità individuale quale fulcro intorno a cui ruotano le vicende degli Stati e delle società umane lungo i secoli.

Nel leggere delle strategie di mercato del Napoli, io penso che la società stia dimostrando una visione ambiziosa ma ponderata, cercando di costruire una squadra equilibrata e competitiva su più fronti. La scelta di puntare su un portiere esperto e tecnicamente dotato come Milinkovic-Savic, insieme alla ricerca di un esterno sinistro di spessore, evidenzia una volontà di rinforzare sia la solidità difensiva sia la creatività offensiva. Secondo me, mantenere un dialogo aperto e valutare più opzioni senza fretta è la strada giusta per evitare scelte affrettate che potrebbero compromettere la qualità della rosa. La mia riflessione è che un mercato ben gestito come questo può non solo migliorare le prestazioni sul campo, ma anche rafforzare il senso di appartenenza e fiducia nei confronti di una squadra che vuole crescere e competere ai massimi livelli.

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Elisa Romano

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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