Il Comitato Olimpico Internazionale si prepara a prendere decisioni fondamentali riguardo al pugilato, in vista delle Olimpiadi di Los Angeles del 2028. Durante una recente conferenza stampa, il presidente del Cio, Thomas Bach, ha annunciato che la boxe sarà inclusa nel programma olimpico, un passo significativo per gli atleti di questo sport. La questione sarà discussa ulteriormente durante la sessione del Cio che si svolgerà in Grecia, dove si procederà anche all’elezione del nuovo presidente.
La conferenza stampa di Thomas Bach
Nel corso della conferenza stampa tenutasi a margine della riunione del Consiglio esecutivo del Cio, Thomas Bach ha affermato: “Abbiamo preso solo una vera decisione, ovvero quella di inserire la boxe nel programma delle Olimpiadi di Los Angeles“. Questa affermazione segna un momento cruciale per il pugilato, che ha visto la sua presenza nel programma olimpico messa in discussione negli ultimi anni. Con l’Olimpiade di Parigi 2024 che si avvicina, il pugilato è stato l’ultimo evento in cui era previsto il suo svolgimento, ma la conferma per il 2028 rappresenta una buona notizia per i pugili di tutto il mondo. Bach ha espresso ottimismo riguardo alla partecipazione degli atleti, affermando di essere “molto fiducioso” sul fatto che i pugili avranno la certezza di poter competere a Los Angeles.
La questione della federazione di pugilato
La decisione di includere la boxe nel programma olimpico è stata influenzata dal riconoscimento “provvisorio” della World Boxing, una federazione internazionale giovane e in crescita, avvenuto a febbraio. Questa nuova organizzazione ha preso il posto dell’Iba, l’International Boxing Association, che ha subito un forte ridimensionamento a causa della sua influenza russa. Fondata nel 2023, la World Boxing ha già registrato 78 federazioni affiliate, un numero che, sebbene inferiore rispetto ad altre organizzazioni, rappresenta un passo importante nel panorama pugilistico. Secondo quanto riportato dal Cio, il 62% dei pugili e il 58% dei medagliati alle Olimpiadi di Parigi sono affiliati a queste nuove federazioni, evidenziando una crescente adesione e supporto per la nuova struttura.
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Le prospettive future e le scadenze
In merito alle tempistiche per l’adesione alla nuova federazione, Thomas Bach ha risposto che “dipende dai requisiti”. Ciò implica che le qualificazioni olimpiche possono variare a seconda del Paese e potrebbero svolgersi anche poco prima dei Giochi olimpici. Il Cio ha stabilito come condizione fondamentale il riconoscimento di un “partner affidabile” per supervisionare il pugilato, un elemento essenziale affinché questo sport possa rimanere nel programma olimpico. Negli ultimi due eventi olimpici, il Cio ha dovuto gestire direttamente l’organizzazione del torneo di pugilato, prima a Tokyo 2020, a seguito della sospensione dell’Iba, e successivamente a Parigi 2024, dopo l’esclusione definitiva dell’associazione dal movimento olimpico. Queste misure sono state adottate per garantire la regolarità e la trasparenza delle competizioni, elementi cruciali per il futuro del pugilato alle Olimpiadi.
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