
Cristiano Giuntoli lascia la Juventus dopo una gestione segnata da risultati deludenti e tensioni, mentre anche Francesco Calvo si dimette per accettare un nuovo ruolo all’Aston Villa, segnando una fase di profondo cambiamento dirigenziale nel club bianconero. - Unita.tv
Cristiano Giuntoli ha lasciato la Juventus dopo mesi di tensioni e risultati deludenti. L’addio, atteso da settimane, è stato ufficializzato dal club in serata con una nota che parla di “risoluzione consensuale” del contratto, frutto di una valutazione concordata sulle future necessità di entrambe le parti. Il percorso dell’ex direttore tecnico sotto la Mole ha avuto momenti importanti e passi falsi evidenti.
L’arrivo di cristiano giuntoli alla juventus e le aspettative iniziali
Giuntoli è arrivato alla Juventus nell’estate 2023 con un biglietto da visita importante. Proveniva dal Napoli, dove, assieme a luciano spalletti, aveva contribuito a riportare il club partenopeo al tricolore dopo 33 anni di attesa. Questa esperienza aveva acceso grandi speranze in casa bianconera, che gli affidò ampi poteri decisionali.
Il suo compito non era facile. Il club soffriva di vincoli finanziari che limitarono l’azione sul mercato. Nel primo periodo Dirigente e squadra dovettero fare i conti con una gestione oculata dei costi. Le operazioni realizzate furono quelle per l’ingaggio di weah e milik, scelte sensate per contenere le spese iniziali. A gennaio, invece, arrivarono djalò e alcaraz, altri acquisti fatti con attenzione al bilancio più che alla ricerca di colpi clamorosi.
Sul campo, i risultati non premiano pienamente il dirigente. La stagione si chiude senza scudetto per la Juve ma con l’aggancio alla Coppa Italia, trofeo firmato anche da Giuntoli. Questo crea un primo bilancio misto, tra segnali incoraggianti e limiti evidenti.
Il mercato estivo 2024 e la scelta di thiago motta come allenatore
L’estate successiva è stata quella decisiva. Giuntoli ha preso decisioni coraggiose. L’esonero di massimiliano allegri ha segnato l’avvio di un progetto ambizioso con thiago motta alla guida tecnica. Il direttore tecnico ha investito parecchio su giocatori potenti, facendo acquisti definiti faraonici dalla stampa.
I colpi di maggior rilievo sono stati teun koopmeiners e douglas luiz, due centrocampisti che insieme hanno inciso per oltre 100 milioni di euro sulle casse societarie. Questi investimenti hanno acceso grandi aspettative tra tifosi e addetti ai lavori, pensando a un rilancio immediato della squadra.
La realtà, però, è stata più amara. Nonostante le cifre spese, le prestazioni dei nuovi arrivati non hanno convinto e si sono rivelate deludenti. Le ambizioni si sono infrante sul campo già nelle prime tornate di campionato.
Il tracollo tecnico con thiago motta e le conseguenze sulla dirigenza
I problemi non si sono limitati solo ai giocatori. Thiago Motta, chiamato a rifondare la squadra, non ha mai mostrato segni di lotta per lo scudetto. La sua avventura si è chiusa bruscamente a metà febbraio con un’esclusione dal gruppo.
Il tecnico si è visto rimproverare particolari presenze negative, come l’eliminazione dalla Champions League ai playoff contro il PSV, il mancato accesso alla Supercoppa Italiana e soprattutto la sconfitta umiliante in Coppa Italia contro l’Empoli, squadra poi retrocessa. Questi risultati hanno pesato sulla dirigenza.
Giuntoli, come direttore tecnico, ha sentito il contraccolpo. La sua posizione si è indebolita progressivamente fino alla decisione di interrompere il rapporto con la Juventus. Il mancato raggiungimento degli obiettivi ha reso inevitabile la separazione.
Le dimissioni di francesco calvo e il suo nuovo incarico all’aston villa
Contemporaneamente a questa svolta, un altro protagonista della società bianconera, francesco calvo, ha scelto di lasciare il club. Il dirigente ha rassegnato le dimissioni con effetto dal 16 giugno 2025.
Calvo ha già trovato una nuova collocazione. L’Aston Villa, squadra inglese di Premier League, lo ha annunciato come presidente delle operazioni commerciali. Questa mossa mostra come la Juve stia vivendo una fase di trasformazioni non solo tecniche ma anche dirigenziali, con figure chiave che cercano nuove strade nel mondo del calcio.
Il cambiamento in casa Juventus segna un’epoca che si chiude dopo un periodo di tentativi falliti di rilancio. La squadra guarda già avanti per costruire nuovi equilibri dentro e fuori dal campo.