Il mondo di fede e passione che ruota intorno alla curva sud della Roma si svela in un libro scritto da Mauro de Cesare, giornalista e tifoso storico. Quest’opera raccoglie emozioni, momenti storici e personaggi leggendari del club giallorosso, narrando come la curva sia stata molto più di un semplice settore dello stadio: un vero e proprio tempio di fede romanista. La prefazione di Carlo Zampa, voce nota nel mondo del tifo capitolino, completa questo ritratto sincero e appassionato.
La curva sud tra riti, coreografie e avventure
Nel racconto di De Cesare, la curva sud emerge come luogo d’incontro e di storie condivise tra generazioni di tifosi. Gli striscioni, i tamburi e le coreografie assumono il valore di veri e propri riti: strumenti con cui si vive il tifo come esperienza collettiva, unica. Non mancano aneddoti che descrivono la nascita del CUCS , la composizione di cori, e le giornate di partita trascorse sulle panche di legno o sugli stand dove la pioggia e i cori si mescolano nelle emozioni di gioia e dolore. Questo racconto restituisce un’immagine reale e concreta della curva come spazio emozionale e di appartenenza.
Le imprese della roma viste dalla curva
Dentro questo fermento si intrecciano le tante imprese della Roma, vissute con passione intensa: vittorie, scudetti, ma anche delusioni profonde. Il libro non si limita a descrivere quei momenti ma racconta la partecipazione attiva dei tifosi, il loro legame con la squadra che va oltre il campo di gioco. La curva sud, dunque, non è solo uno sfondo ma un protagonista vivo della storia giallorossa.
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Una storia di campioni e partite memorabili nella roma
Il volume ripercorre anche i momenti più iconici del club, partendo dal gol di Pierino Prati durante un derby sotto la pioggia, soprannominato “la peste” per la sua capacità di cambiare il corso della partita. Quel gesto è simbolo della passione antica che la curva ha sempre accompagnato. Ricordando eroi come Francesco Rocca detto “Kawasaki”, la trasformazione della Rometta in una squadra capace di sfidare le grandi potenze del calcio italiano, l’autore ripercorre le stagioni più significative.
Glorie e protagonisti nel racconto
Non mancano le glorie: due scudetti, la Coppa dei Campioni sfiorata, e grandi protagonisti come Nils Liedholm, Falcao, e, più recentemente, Totti, Carletto Magara Mazzone e Josè Mourinho. Anche la stagione con la “Joya” Dybala viene raccontata, inserendola nel filone di un racconto che coniuga passato e presente. Attraverso questi passaggi si crea un quadro profondo della Roma, sfidante e spesso vittima di un’amarezza insopportabile, ma sempre ricca di carattere.
Il ruolo di dino viola e la svolta del 1979 nella storia romana
Una parte cruciale del racconto è dedicata al passaggio dalla Rometta alla Roma, evento che risale all’estate del 1979 con l’arrivo di Dino Viola. Una figura destinata a cambiare il volto della squadra. Viola, come lo descrive De Cesare, era determinato, testardo e non disposto a lasciare spazio alle vecchie potenze del calcio italiano. Con la sua guida la Roma raggiunse un nuovo status, entrando stabilmente nel gotha del calcio nazionale e europeo.
La crescita della roma sotto viola
Subito dopo l’arrivo di Viola, la Roma tornò ad avere Liedholm come tecnico e vinse la Coppa Italia nel primo anno. Il progetto portò grandi giovani a emergere, come Agostino Di Bartolomei, Bruno Conti, Carlo Ancelotti e Roberto Pruzzo. Nella stagione 1980-81 iniziò un duello lungo e accesissimo con la Juventus, ancora oggi ricordato per controversie come “il gol di Turone era bono”, che ha marcato per tanti la stagione e la rivalità tra le squadre. Questi episodi restano impressi nei ricordi della tifoseria e segnano la crescita della Roma sotto la guida di Viola.
Il libro di Mauro de Cesare si presenta così come un archivio prezioso per chi segue la Roma, specialmente da chi ha vissuto in prima persona luoghi e momenti ormai parte della leggenda. Una narrazione che unisce la cronaca sportiva all’esperienza del tifo e del sentimento, tracciando un percorso fatto di passione e memoria.