Il calcio femminile in Italia continua a crescere, guadagnando attenzione e risultati importanti ma resta ancora molto da fare per riconoscere il valore delle giocatrici e dare loro il giusto spazio. Recentemente, le azzurre, appena rientrate dall’Europeo, sono state ricevute al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella. La capocannoniere Cristiana Girelli ha espresso con forza le esigenze di rispetto e visibilità del movimento, sottolineando il peso che questa realtà sportiva ha sulle nuove generazioni di ragazze.
Cristiana Girelli e l’emozione al Quirinale: un appello per il valore del calcio femminile
L’incontro al Quirinale, avvenuto poco dopo la conclusione dell’Europeo femminile 2024, ha visto protagoniste le calciatrici della nazionale italiana. Cristiana Girelli, attaccante e miglior marcatrice della squadra, non ha nascosto l’emozione durante il suo discorso. “Meritiamo rispetto e visibilità”, ha detto con voce rotta dal pianto. Girelli ha ricordato che il calcio femminile ha fatto passi avanti, ma resta una “fame” di riconoscimento negli ambienti sportivi e nel pubblico.
La giocatrice ha voluto sottolineare un concetto chiave: le atlete portano con sé il sogno di tante bambine in tutta Italia. “Ogni bambina con un pallone in mano ha diritto a sognare”, ha detto. Questo significa che il loro lavoro non è solo per loro stesse, ma anche per ispirare nuove generazioni, spingere il movimento ad ottenere più attenzione e far capire che quello femminile è uno sport pieno di possibilità e crescita.
Il cammino delle azzurre all’Europeo: la semifinale sfiorata e la forza del collettivo
Parlando della recente esperienza all’Europeo, Cristiana Girelli ha ricordato la semifinale contro l’Inghilterra, persa di misura al 90’. La perdita di quel match è stata dura, ma l’attaccante ha voluto mettere in evidenza che non è quel singolo minuto a definire il valore della squadra. “Non è quel minuto che ci qualifica: è il cammino”, ha spiegato.
Il vero valore della nazionale, ha detto, sta nella tenuta del gruppo e nella capacità di ripartire dopo le difficoltà. “Questa non è una squadra, ma un collettivo che sa cadere senza spezzarsi”, ha aggiunto Girelli. Queste parole raccontano la resilienza dimostrata dalle azzurre durante tutto il torneo, dove hanno affrontato avversarie di alto livello mantenendo compattezza e determinazione fino all’ultimo istante della semifinale. Le capacità e i risultati ottenuti rappresentano un punto di partenza importante per il futuro del calcio femminile in Italia, che vuole crescere sostenuto da pubblico e media.
Il ruolo del Presidente Della Repubblica e l’importanza del riconoscimento istituzionale
La visita al Quirinale ha avuto un forte significato simbolico. Il Presidente Sergio Mattarella ha accolto le calciatrici italiane per riconoscere il valore della loro impresa e sostenere il movimento. Questo tipo di attenzione da parte delle istituzioni può contribuire a far emergere sport e atlete femminili in un contesto più ampio.
Il supporto istituzionale non si limita all’apparenza formale. Al contrario, crea un’occasione per valorizzare un percorso sportivo che è anche culturale. Mattarella ha sottolineato come il movimento abbia guadagnato terreno e si stia affermando su scala europea, contribuendo a cambiare l’immagine dello sport al femminile nel nostro Paese. La ricezione al Quirinale rappresenta una tappa significativa, destinata a lasciare un segno nella storia del calcio femminile italiano.
Il messaggio lanciato da Girelli e dalle azzurre trova eco nelle parole del Capo dello Stato e rappresenta una spinta ulteriore per chi, in campo e fuori, lavora per garantire pari opportunità e visibilità nel mondo dello sport e in particolare in questo gioco amato da milioni di ragazze e ragazzi in tutto il paese.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Luca Moretti