Il calcio diventa inclusione: torna il torneo per calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionali
Il torneo “Il calcio è la mia vita” a Reggio Emilia, il 24 maggio, promuove sport e inclusione sociale per giocatori con disabilità intellettivo-relazionali, coinvolgendo squadre come Feralpisalò e Reggiana.

Il 24 maggio a Reggio Emilia si svolge la quarta edizione del torneo "Il calcio è la mia vita", un quadrangolare di calcio inclusivo dedicato a giocatori con disabilità intellettivo-relazionali, promosso con il sostegno di Cattolica Assicurazioni e il coinvolgimento di squadre come Reggiana, Feralpisalò, Padova e Il Ponte. - Unita.tv
Il 24 maggio prende il via a Reggio Emilia la quarta edizione del torneo “Il calcio è la mia vita“, un quadrangolare dedicato a giocatori e giocatrici con disabilità intellettivo-relazionali. Quattro squadre si sfideranno in una competizione che unisce sport e inclusione sociale, coinvolgendo club come Feralpisalò, Padova, Reggiana e la squadra “Il Ponte“, che milita in Serie C. L’evento è promosso con il sostegno di Cattolica Assicurazioni, confermando la crescente attenzione verso attività sportive inclusive.
Il lancio della manifestazione e la conferenza stampa ufficiale
Il torneo è stato presentato ufficialmente a Reggio Emilia, dove alle 12:15 del 24 maggio si è svolta una conferenza stampa congiunta tra Lega Pro e Regione Emilia-Romagna. L’incontro ha visto la partecipazione di figure di rilievo come Matteo Marani, presidente della Serie C, e Giammaria Manghi, coordinatore delle Politiche Sportive della Regione. Con loro, Carmelo Salerno, numero uno della Reggiana, e Nicola Simonelli, membro del Consiglio della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Figc. La presenza di rappresentanti del Comune di Reggio Emilia ha sottolineato l’interesse locale verso iniziative che coniugano sport e inclusività sociale.
Dettagli dalla conferenza stampa
Durante la conferenza si è sottolineato come il torneo rappresenti una tappa importante per promuovere la partecipazione sportiva di persone con disabilità intellettivo-relazionali, rendendo il calcio un veicolo di aggregazione e inclusione. Il contesto è quello di una società in continua ricerca di modi concreti per abbattere barriere, realizzando eventi che uniscono divertimento e valori umani profondi. L’organizzazione ha intenzione di dare visibilità a queste attività, affinché diventino sempre più integrate nella programmazione sportiva tradizionale.
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Squadre in campo e spirito della competizione
A confrontarsi saranno quattro formazioni con caratteristiche molto diverse ma con un unico obiettivo: divertirsi e celebrare lo sport oltre ogni limite. La Reggiana, squadra con una storica presenza nella città emiliana, si presenta come padrone di casa e punta a fare bella figura davanti ai tifosi locali. Feralpisalò e Padova portano con sé una certa esperienza a livello di calcio giovanile e amatoriale, mentre la squadra “Il Ponte” occupa un posto speciale, essendo composta da giocatori iscritti a un campionato riconosciuto come la Serie C paralimpica.
Il valore umano delle gare
Il torneo vuole mostrare il lato umano delle gare, dove la vittoria acquista valore soprattutto quando segna un passo avanti nell’accettazione delle differenze. Ogni partita sarà un’occasione per mettere in luce non solo le capacità tecniche dei partecipanti, ma anche la loro determinazione, lo spirito di gruppo e la voglia di superare limiti personali. L’evento si annuncia ricco di momenti emozionanti, con gol, esultanze e sicuramente tanto entusiasmo sulle tribune e in campo.
Il ruolo di cattolica assicurazioni e il sostegno al progetto
L’evento gode del sostegno di Cattolica Assicurazioni Agenzia Generale Firenze, realtà che da tempo affianca iniziative con finalità sociali legate allo sport. Il patrocinio della compagnia testimonia l’interesse crescente nel dare spazio a progetti che permettono di coinvolgere chi vive situazioni di fragilità attraverso attività aggregative e motorie. Sponsorizzare il torneo significa per Cattolica Assicurazioni investire in un contesto che va oltre il semplice evento sportivo, toccando ambiti di solidarietà e coesione sociale.
Partnership e impatto territoriale
Il supporto economico e organizzativo contribuisce alla buona riuscita della manifestazione e al coinvolgimento di più realtà territoriali. In aggiunta al torneo, sono previsti momenti di confronto e sensibilizzazione rivolti a operatori, famiglie e pubblico, per rendere visibile l’importanza dello sport come strumento di inclusione. Questa partnership tra aziende private e realtà sportive si conferma un modello utile per diffondere eventi di calcio paralimpico, spesso meno conosciuti rispetto al calcio tradizionale.
La città di reggio emilia e l’impegno verso lo sport sociale
Reggio Emilia ospita ancora una volta questo appuntamento con una lunga tradizione nell’accoglienza di eventi che mettono in risalto i valori di solidarietà e partecipazione. Il Comune ha garantito la collaborazione per permettere lo svolgimento delle partite e la presenza delle diverse squadre, mettendo a disposizione strutture idonee e favorendo la promozione dell’iniziativa sul territorio. La politica locale manifesta attenzione nel favorire la crescita di eventi dedicati a persone con disabilità, sia per il loro valore sociale sia per quello sportivo e culturale.
Sostegno e politiche locali
L’attenzione dell’amministrazione si traduce in iniziative che incoraggiano la responsabilità collettiva e la diffusione di attività sportive per tutte le fasce di età e condizioni. Durante la conferenza, i rappresentanti del Comune hanno espresso la volontà di sostenere ancora queste manifestazioni, ritenute cruciali per sensibilizzare la cittadinanza e rafforzare reti di sostegno dedicate. Il torneo di maggio si inserisce dunque in un percorso consolidato che punta a dare spazio a ogni forma di partecipazione nel contesto sportivo locale.
L’appuntamento al campo è fissato per il 24 maggio. Si prospetta una giornata intensa di partite e momenti di incontro, dove il calcio racconta storie di impegno e voglia di mettersi alla prova, dentro e fuori dal rettangolo verde.