Home Il Brescia calcio denuncia una società milanese per crediti d’imposta inesistenti da oltre un milione di euro

Il Brescia calcio denuncia una società milanese per crediti d’imposta inesistenti da oltre un milione di euro

Il Brescia Calcio è coinvolto in un contenzioso sui crediti d’imposta non riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate, con indagini della Procura di Brescia e denuncia contro una società milanese.

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Il Brescia Calcio è coinvolto in un contenzioso per crediti d’imposta contestati, con indagini della Procura su possibili irregolarità fiscali e rischi sportivi per il club. - Unita.tv

Il caso dei crediti d’imposta contestati coinvolge il Brescia calcio e una società con sede in via Montenapoleone, Milano. La squadra lombarda ha scoperto che i crediti acquistati per coprire contributi previdenziali di diversi mesi non risultano riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate. La vicenda ha già prodotto una denuncia e coinvolge anche la procura locale nel tentativo di chiarire eventuali responsabilità.

I crediti d’imposta al centro del contenzioso

Il Brescia calcio sostiene di aver acquistato da una società milanese crediti d’imposta scontati del 20%. Questi crediti sono stati utilizzati per pagare i contributi ai dipendenti relativi ai mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio. L’importo complessivo dichiarato supera un milione e 400mila euro. Tuttavia, secondo l’Agenzia delle Entrate, i crediti dichiarati non esistono. Questa discrepanza ha innescato un’indagine a livello giudiziario.

Rischio finanziario e fiscale per il club

La partita si gioca tutta sul riconoscimento di queste somme che, se confermate inesistenti, rappresenterebbero un danno finanziario diretto per il club e la possibile violazione di norme fiscali. Il meccanismo della cessione dei crediti d’imposta permette alle aziende di utilizzare crediti fiscali per compensare debiti tributari o contributivi. In questo caso, secondo quanto denunciato, la società della quale non è stato specificato il nome avrebbe garantito crediti pronti e scontati per facilitare il pagamento dei contributi.

L’acquisto dei crediti a prezzo inferiore al loro valore nominale rappresenta una prassi comune ma la loro effettiva validità fiscale deve essere certificata dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso del Brescia calcio, questa certificazione manca, aprendo una questione legale sulla regolarità della procedura.

La reazione del brescia calcio e la denuncia alla procura

Davide contro Golia. Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ha annunciato la denuncia querela contro la società milanese responsabile della vendita dei crediti. Cellino ha dichiarato di essersi sentito truffato e di aver dato mandato ai legali per tutelare il club in ogni sede.

I legali del Brescia stanno preparando un ricorso da presentare alla Procura federale. L’obiettivo è evitare sanzioni sportive che potrebbero tradursi in penalizzazioni in classifica e, nel peggiore dei casi, nella retrocessione in Serie C. Il club sostiene di avere le prove di tutti i pagamenti effettuati, documenti contabili in grado di dimostrare la buona fede nella transazione e la regolarità degli adempimenti amministrativi.

È una situazione delicata perché, se confermata la truffa, la società milanese avrebbe creato un danno economico e un rischio sportivo rilevante per Brescia. I tempi per risolvere la questione saranno fondamentali per l’andamento della stagione calcistica.

Possibile impatto sulla stagione del brescia

Indagini della procura di brescia sulle compensazioni irregolari

Nel frattempo la Procura di Brescia ha aperto una verifica per valutare se ci siano elementi di una indebita compensazione. Questa ipotesi si basa sul fatto che i crediti utilizzati per il pagamento dei contributi potrebbero non essere stati legittimi e quindi il club avrebbe operato una compensazione non permessa dalla legge.

Una indebita compensazione può esporre a sanzioni amministrative e penali, che coinvolgono sia chi ha fornito i crediti, sia chi li ha utilizzati in buona o cattiva fede. Le indagini mirano a ricostruire il percorso amministrativo e finanziario che ha portato a questa situazione.

Non è ancora chiaro se la società milanese agirà per giustificare la propria posizione o se interverranno altri enti di controllo. La vicenda dimostra come il mondo del calcio, spesso solo sotto i riflettori per i risultati sportivi, possa trovarsi coinvolto in questioni finanziarie complesse con risvolti concreti sulle sorti dei club.

Verifiche decisive per la responsabilità di club e società

Le verifiche della Procura di Brescia e l’esame della documentazione da parte della Procura federale saranno decisive per stabilire la responsabilità e le eventuali conseguenze a livello sportivo e giudiziario dell’intera vicenda.