Il board dell’associazione delle leghe, che raggruppa oltre 40 leghe calcistiche mondiali, ha scelto Luigi De Siervo come nuovo vicepresidente. L’elezione è avvenuta durante la riunione tenutasi a Londra e segna un cambiamento importante nella governance di questo organismo. De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, succede a Enrique Bonilla della Liga MX e entrerà nel management board affiancando figure di spicco come Richard Masters della Premier League e Don Garber della MLS.
Composizione e ruolo del board dell’associazione delle leghe
L’associazione delle leghe è formata da più di quaranta organizzazioni calcistiche nazionali sparse in tutto il mondo. Il suo board principale conta dodici membri rappresentativi dei principali campionati: Saudi Pro League , Liga Pro , Ligue de Football , Bundesliga , J League , Premier League , Lega Serie A , Liga MX , La Liga , Premier Soccer League , Swiss Football League e MLS degli Stati Uniti.
Questo organismo funge da piattaforma per confrontare le esigenze comuni delle varie competizioni professionistiche. I membri collaborano per tutelare i diritti dei club e dei giocatori, discutere regolamenti condivisi ed affrontare questioni internazionali che impattano sul calcio moderno. Il management board svolge un ruolo chiave nelle decisioni strategiche dell’associazione, definendo le linee guida da proporre agli organi internazionali.
Elezione di luigi de siervo a vicepresidente
Luigi De Siervo è stato eletto all’unanimità come nuovo vicepresidente del board durante l’incontro londinese del 2025. La sua nomina segue le dimissioni di Enrique Bonilla dalla carica ricoperta fino ad oggi. De Siervo porta con sé l’esperienza maturata alla guida della Lega Serie A italiana, uno dei campionati più seguiti al mondo.
Nel suo intervento dopo l’elezione ha sottolineato la necessità che le leghe abbiano una voce forte nei tavoli decisionali globali del calcio in un momento segnato da cambiamenti continui negli equilibri sportivi ed economici internazionali. Ha ribadito la volontà di promuovere innovazione attraverso tecnologie avanzate capaci di valorizzare contenuti sportivi e rafforzare il ruolo centrale delle competizioni nazionali nella crescita complessiva del gioco.
Sfide attuali affrontate dal calcio professionistico globale
Durante la riunione il board ha analizzato alcune difficoltà che pesano sul calcio professionistico nel contesto mondiale attuale. Tra queste spicca la gestione sempre più complessa del calendario internazionale dovuta all’espansione continua delle competizioni tra club nazionali ed eventi FIFA o UEFA.
Le numerose partite impongono richieste elevate ai calciatori sotto forma di impegni ravvicinati spesso insostenibili per salute fisica e rendimento sportivo. Inoltre questa congestione rischia anche effetti negativi sui bilanci economici dei singoli campionati coinvolti, creando tensione tra i vari soggetti interessati al rispetto degli accordi sulle date ufficiali.
Per questo motivo il gruppo europeo membro insieme a Fifpro Europe ha presentato una denuncia formale alla Commissione Europea contro alcune decisioni prese unilateralmente dalla FIFA riguardo al calendario internazionale e alla programmazione futura del Mondiale per Club senza consultazioni adeguate con le parti coinvolte direttamente nel lavoro quotidiano dello sport professionistico.
Aggiornamenti su regole del gioco e protocolli medici
Un altro tema discusso riguarda gli ultimi aggiornamenti sulle regole ufficialmente adottate o proposte relative allo svolgimento degli incontri calcistici nelle varie federazioni aderenti all’associazione.
In particolare il consiglio ha deciso chiedere formalmente a FIFA ed IFAB una revisione migliorativa dei protocolli riguardanti gli infortuni cerebrali causati dalle commozioni subite dai giocatori durante i match ufficiali o allenamenti intensivi.
La sicurezza fisica degli atleti resta prioritaria sia sul piano medico sia regolamentare; pertanto si richiede attenzione crescente verso sistemi diagnostici rapidi ed efficaci oltre ad intervento tempestivo per prevenire danno permanente derivante dagli impatti traumatici ripetuti tipici nello sport agonistico ad alto livello competitivo internazionale.