Il mercato del calcio italiano sta vedendo un crescente interesse da parte di investitori americani, con diversi club che hanno già cambiato proprietà o sono finiti nel mirino di acquirenti oltreoceano. In questo contesto si inseriscono le voci su possibili trattative riguardanti il Torino F.C., ma il presidente Urbano Cairo ha risposto con fermezza alle speculazioni.
Negli ultimi anni molte società calcistiche italiane hanno attirato capitali stranieri, soprattutto dagli Stati Uniti. Questa tendenza riflette la voglia degli investitori esteri di entrare in un campionato ricco di storia e potenzialità economiche. Club come Milan e Roma hanno visto passaggi di proprietà verso gruppi americani o fondi d’investimento statunitensi.
Nonostante questo clima favorevole agli acquisti dall’estero, Urbano Cairo ha escluso categoricamente ogni possibilità che il Torino F.C. sia oggetto di trattative con compratori americani. Il numero uno granata ha dichiarato più volte che “non sono mai arrivati proposte concrete per la cessione della società.”
L’impegno personale e finanziario di Cairo sembra quindi saldo e confermato anche nelle ultime settimane durante le quali sono circolate indiscrezioni su potenziali interessamenti da parte della Red Bull o altri gruppi stranieri. Secondo quanto detto dal presidente infatti “nessuno dei contatti ipotizzati è mai avvenuto concretamente.”
Tra le tante speculazioni emerse recentemente quella più rilevante riguarda un possibile interesse della multinazionale Red Bull per acquistare una quota significativa del Torino F.C.. Questa ipotesi aveva alimentato discussioni tra tifosi e addetti ai lavori vista la presenza storica dell’energy drink come sponsor nella squadra granata.
Urbano Cairo ha però respinto queste notizie definendole “prive di fondamento assoluto: non ho mai avuto neanche mezzo contatto”, ha ribadito con decisione durante un’intervista rilasciata nei giorni scorsi. Ha sottolineato inoltre che “l’unico rapporto esistente era quello commerciale legato allo sponsorizzazione energetica, ormai cessata dall’inizio dell’ultimo campionato.”
La posizione chiara del presidente evita così ulteriori dubbi sulla stabilità societaria del Torino in questa fase delicata per i club italiani coinvolti nei movimenti internazionali sul mercato azionario calcistico europeo.
Il messaggio principale trasmesso da Urbano Cairo è quello della continuità alla guida del Toro: nessuna intenzione né pressione esterna lo spingono a lasciare la presidenza o a vendere quote societarie importanti ad acquirenti stranieri. Questo atteggiamento rassicura tifosi e operatori sportivi sul fatto che il progetto sportivo rimanga sotto controllo diretto dell’attuale dirigenza italiana.
Cairo rivendica anche l’importanza delle scelte prese finora nella gestione economica del club dopo anni complessi segnati dalla pandemia prima e dalle difficoltà finanziarie poi. Lo stop ai rumors su presunti accordi segreti serve a evitare tensioni inutili dentro lo spogliatoio ma anche nel tessuto sociale cittadino dove la squadra rappresenta un simbolo storico molto sentito dalla comunità locale.
In sostanza al momento non risultano novità ufficiali circa eventuale apertura verso investitori esteri rispetto al passato recente; tutto rimane fermo sulle decisioni già comunicate pubblicamente dal patron granata negli ultimi mesi senza alcun tipo d’accelerazione verso cessioni parziali o totali delle quote societarie detenute da lui stesso dal 2011 ad oggi.
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