Il Giro d’Italia numero 108 ha lasciato l’Albania e si prepara a tornare in territorio italiano con una tappa cruciale in Puglia, da Alberobello a Lecce. Questa frazione rappresenta la prima occasione per i velocisti di mostrare il loro valore e per il leader della corsa, Mads Pedersen, di rafforzare il proprio dominio. Dopo tre giorni intensi nel paese balcanico, la corsa entra in una nuova fase che potrebbe cambiare la classifica generale.
La tre giorni in albania ha segnato una sfida tra pedersen e roglíc
I giorni trascorsi in Albania hanno offerto un primo quadro delle dinamiche del giro 2025, mettendo in luce una sfida serrata tra il danese Mads Pedersen, maglia rosa attuale, e il favorito Primoz Roglíc. Quest’ultimo, pur senza indossare la maglia, è stato il corridore più convincente nella classifica generale a fine tappa. Roglíc ha infatti ottenuto vantaggi importanti su avversari come Ayuso, Bernal, Carapaz e Tiberi, confermandosi come un serio candidato alla vittoria finale. La sua condizione sembra migliore rispetto agli altri big, e questo lo rende il punto di riferimento per il gruppo.
Intanto, si attende molto dai corridori italiani che finora non hanno ancora espresso appieno il proprio potenziale. Il pubblico nazionale ha fiducia nel fatto che durante le prossime tappe, in particolare quelle italiane, alcuni di loro possano emergere con risultati significativi. La situazione in classifica è quindi aperta, anche se al momento la gara sembra concentrata attorno a Pedersen e Roglíc.
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Wout van aert affronta la carovana rosa con la condizione precaria
Wout van Aert continua a far parlare di sé, ma non per meriti atletici pienamente espressi. Il belga, uno dei corridori più attesi, ha faticato a mantenere il passo a causa di un virus contratto durante la Amstel Gold Race che ha compromesso la sua preparazione. La sua partecipazione al Giro d’Italia è stata regolata da una strategia prudente, come lui stesso ha ammesso: “ho deciso di sopravvivere”. Questo messaggio ha evidenziato la sua cautela nel gestire le fatiche del percorso.
Nonostante la condizione ridotta, van Aert si è messo in mostra già a Tirana, dove ha chiuso secondo dietro a Pedersen. Però, nella cronometro successiva, ha perso quasi 40 secondi da Tarling e nella tappa più recente a Valona è arrivato ben quindici minuti più tardi rispetto ai migliori. La sua situazione rimane preoccupante, soprattutto per chi sperava in un ritorno al massimo livello subito. Il Giro d’Italia, tuttavia, è una corsa di tre settimane in cui le sorprese non mancano mai, quindi il belga potrebbe ritrovare energia e diventare protagonista in una delle prossime tappe.
La tappa pugliese: dai trulli di alberobello al barocco di lecce, il giro si fa veloce
Dopo una giornata di riposo per trasferire la carovana rosa dall’Albania alla Puglia, la corsa riprende con una tappa ideale per gli sprinter puri. Il percorso si snoda da Alberobello, famoso per i suoi trulli, fino a Lecce, città nota per il suo barocco. In questa frazione si incontrano punti di interesse come Putignano, dove si trova l’unico GPM previsto, di quarta categoria.
Il tracciato prevede anche traguardi volanti a Polignano a Mare e San Pancrazio Salentino, oltre a un “km Red Bull” a Ostuni. Questi punti rappresentano opportunità per i corridori più aggressivi ma soprattutto preparano la volata finale. L’arrivo avverrà nella parte storica di Lecce, con un circuito che passa vicino allo stadio Via del Mare e si conclude in Via Calasso.
Questa tappa rappresenta una pausa dalle alture e dalle tappe più dure affrontate in Albania, dando agli sprinter la chance di riprendersi e di giocarsi la vittoria parziale. I velocisti, che hanno sofferto il dislivello nei giorni precedenti, sono pronti a far valere le loro qualità in questa occasione.
Il nuovo regolamento uci e i cartellini gialli: una stretta sulle infrazioni al giro 2025
Il Giro d’Italia 2025 sperimenta un regolamento UCI entrato in vigore a gennaio, che introduce un sistema di sanzioni più rigido verso certi comportamenti dei corridori. Si tratta di cartellini gialli che, a differenza delle semplici ammonizioni, portano i ciclisti in diffida. Due cartellini gialli significano l’esclusione immediata dalla corsa, senza possibilità d’appello.
Il ruolo dei cartellini è quello di scoraggiare infrazioni ripetute che potrebbero compromettere la sicurezza o il regolare svolgimento della gara. La reprimenda, cioè l’ammonizione, è un avviso formale e più leggero. Il cartellino giallo invece è una punizione vera e propria che si accompagna a una procedura di diffida per il corridore. Se un atleta ne riceve due, viene squalificato subito. Questa misura ha lo scopo di mantenere ordine e rispetto delle regole soprattutto nella corsa a tappe più celebre del calendario ciclistico.
La direzione gara ha già mostrato attenzione a questo aspetto, monitorando strettamente ogni movimento dei corridori e intervenendo appena si verifica un’infrazione grave. La novità aggiunge un livello di pressione per i ciclisti, invitandoli a controllare la loro condotta più di prima. L’applicazione del regolamento sarà un elemento decisivo nel prosieguo della competizione.