Giorgio Malan, giovane talento torinese del pentathlon moderno, si è raccontato a Novara durante l’apertura del nuovo centro McFit. A 25 anni, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha già conquistato una tappa di Coppa del Mondo. Ora guarda con attenzione alla parte più intensa della stagione sportiva: finale di Coppa, campionati europei e mondiali in programma entro fine agosto. Nel suo racconto emerge anche un cambiamento importante nel suo sport: l’eliminazione della prova di equitazione.
La vittoria in coppa del mondo e la stagione agonistica che si apre
Malan ha iniziato parlando della sua recente affermazione nella Coppa del Mondo. Il successo rappresenta un punto fermo per lui in vista degli appuntamenti più importanti dell’anno. La finale della competizione internazionale segna l’inizio di una fase cruciale per il pentatleta italiano che punta a confermarsi ai massimi livelli.
Il calendario prevede poi gli Europei e infine i Mondiali previsti per fine agosto 2025. Questo periodo post olimpico risulta particolarmente intenso per chi pratica uno sport complesso come il pentathlon moderno, che richiede preparazione fisica e mentale su cinque discipline molto diverse tra loro.
La concentrazione resta alta perché ogni gara rappresenta un’occasione fondamentale per accumulare esperienza ma anche punti nel ranking mondiale. Per Malan questa stagione deve servire a costruire basi solide in vista dei prossimi impegni internazionali più importanti.
Addio all’equitazione nel pentathlon: cosa cambia davvero
Una delle novità più rilevanti riguarda la sostituzione dell’equitazione con una corsa a ostacoli caratterizzata da scivoli, tratti con funi e pneumatici da superare. Questa modifica ha suscitato reazioni contrastanti soprattutto tra gli appassionati storici dello sport.
Malan non nasconde il dispiacere legato alla perdita dell’equitazione dalle cinque prove tradizionali: “È stato un duro colpo – spiega – soprattutto per chi come me si era innamorato proprio di quella disciplina”. Ricorda inoltre le origini olimpiche del pentathlon moderno ideato da Pierre de Coubertin, fondatore dei giochi moderni.
L’addio all’equitazione segna dunque una cesura rispetto al passato ma risponde anche alle esigenze attuali dello sport che cerca formule più adatte al pubblico televisivo contemporaneo ed ai giovani spettatori sempre meno attratti dalle gare classiche.
La nuova prova con ostacoli mira infatti a rendere lo spettacolo più dinamico ed accessibile pur mantenendo intatta la complessità tecnica richiesta agli atleti nelle altre discipline come nuoto o scherma.
Le sfide fisiche e mentali delle cinque discipline oggi
Il pentathlon rimane uno degli sport multidisciplinari più impegnativi sotto diversi aspetti sia fisici sia psicologici. L’atleta deve passare rapidamente da uno sforzo all’altro mantenendo elevata concentrazione ed equilibrio emotivo.
Malan sottolinea quanto siano differenti le caratteristiche richieste nelle varie prove: dalla corsa campestre al nuoto stile libero, dal tiro con pistola fino alla scherma. Ognuna mette alla prova capacità diverse, dall’esplosività muscolare fino alla precisione mentale.
Una curiosità emersa durante i test effettuati dal gruppo azzurro riguarda proprio l’adrenalina prodotta dalle singole specialità. In effetti è stata l’equitazione quella capace di far salire maggiormente le pulsazioni cardiache, probabilmente legata allo stretto rapporto uomo-cavallo nell’affrontare gli ostacoli.
Con questo cambio però Malan dovrà abituarsi ad affrontare nuovi stimoli atletici senza perdere quella tensione agonistica che caratterizza ogni gara importante.
Malan campione europeo in tutte le categorie giovanili verso nuovi traguardi
Giorgio Malan vanta risultati prestigiosi sin dai primi anni della carriera: unico atleta italiano ad aver conquistato titoli europei nelle categorie under 17, under 19, juniores oltre ovviamente ai successi nella categoria senior.
Questa continuità dimostra una crescita costante che lo porta ora ad occupare la prima posizione nel ranking mondiale maschile. Un dato significativo se si considera quanto competitivo sia questo sport a livello internazionale.
Guardando avanti Malan conferma la volontà di puntare sempre al massimo risultato ma senza trascurare il lavoro quotidiano necessario nei mesi precedenti ogni evento importante. La preparazione resta quindi fondamentale così come consolidare esperienze acquisite gareggiando contro avversari fortissimi provenienti da tutto il mondo.
Il prossimo quadriennio sarà decisivo per mettere insieme prestazioni capaci non solo di portarlo sul podio ma anche dargli stabilità tecnica necessaria nei momenti cruciali delle competizioni globali quali Olimpiadi o Mondiali futuri.