Gigi D’Alessio non è solo una voce amatissima della musica napoletana, ma anche un tifoso accanito del Napoli calcio, con un legame che attraversa decenni di emozioni. La sua passione va oltre il semplice tifo: colleziona cimeli unici, tra cui le scarpe di Diego Maradona, e trasforma le sue canzoni in cori per celebrare vittorie storiche come lo scudetto del 2023. In questo racconto, il cantautore svela momenti vissuti dentro e fuori dal campo, legami con campioni e ricordi di piazze e stadi.
L’inizio della passione per il calcio tra ricordi di famiglia e prime visite allo Stadio San Paolo
Il rapporto di Gigi D’Alessio con il calcio nasce in famiglia, trasmesso dal padre che lo portava allo stadio per vedere il Napoli. Era un rito fatto di merende e tifo, una tradizione che si è radicata nel cuore del cantautore fin dall’infanzia. La prima volta allo stadio San Paolo, all’età di dieci anni, fu un’esperienza profonda. Il colpo d’occhio sullo stadio pieno, i cori e i colori lo lasciarono senza parole e quelle sensazioni restano vive ancora oggi. Con il tempo imparò ad assaporare quel calore e a farlo parte della sua giornata, ma l’impatto di quel primo ingresso è ancora vivido.
Il primo concerto al San Paolo, invece, segnò un altro momento importante: il 7 giugno 1997 Gigi salì su quel palco davanti alla curva partenopea, provando una sensazione di orgoglio che ancora ricorda. La musica e il calcio si mescolavano così in un legame di appartenenza e identità per Gigi, narratore attraverso la sua voce della sua città e della sua squadra del cuore.
Il legame con Maradona, dall’incontro a Dubai alle scarpe simbolo di un’amicizia
Maradona, icona indiscussa del Napoli, ha scavato un solco profondo anche nel racconto personale di D’Alessio. L’arrivo di Diego, quando Gigi aveva diciassette anni, fu uno shock per la città e chi la abitava. L’impressione iniziale si confermò rapidamente: il campione argentino non era solo un giocatore, ma una leggenda in carne e ossa. Nel tempo nacque un’amicizia intensa, scandita da episodi che hanno segnato la vita del cantante.
Una canzone, “Si turnasse a nascere”, inizialmente scritta per raccontare la sua storia, divenne un omaggio per Diego grazie a una coincidenza durante un soggiorno a Dubai. Gigi mostrò il brano a Maradona, che chiese di farne il protagonista del videoclip, segnando un riconoscimento personale che rinsaldò il loro legame.
Un altro momento rimasto nei ricordi del cantautore fu una cena nel 1987, nel locale Rosolino, dove Maradona scelse di cantare con Gigi che lo accompagnò al pianoforte. Quella serata mostrò un lato più intimo e umano del campione, lontano dai riflettori e dall’epoca dorata del calcio.
Allo stesso tempo, le scarpe di Maradona rappresentano un cimelio prezioso nel suo appartamento. Il loro scambio durante un altro soggiorno a Dubai racconta con semplicità un episodio di amicizia vera. Le scarpe, oggi conservate con cura, sono un simbolo tangibile di quell’affetto e collegamento che va ben oltre il campo da gioco.
Ricordi di partite leggendarie e calciatori che hanno fatto la storia del napoli
Gigi D’Alessio è stato testimone diretto di scene che sono diventate parte della mitologia del calcio napoletano. Ricorda bene la famosa punizione di Maradona contro la Juventus, il 3 novembre 1985, quando con una pioggia battente e un campo difficile riuscì a segnare un gol incredibile all’incrocio dei pali. Era una partita importante, la Juventus inseguiva l’ottava vittoria consecutiva, ma al San Paolo quella striscia si fermò. La memoria di quel match è ancora viva per Gigi, che racconta come Maradona sapesse esaltarsi nelle condizioni più difficili.
Prima dell’era Maradona, il cantautore ricorda il Napoli guidato da Savoldi, giocatore che aveva anche un pallone a suo nome. Per i ragazzi dell’epoca calciare quel pallone era un sogno. Poi arrivò Diego e cambiò tutto, spostando il mito su un piano superiore, quasi eterno.
Nel tempo Gigi ha sviluppato un rapporto stretto con altri giocatori napoletani attuali, come Insigne, Politano, Di Lorenzo e i fratelli Cannavaro. Ciascuno di questi atleti ha lasciato una traccia personale nel suo racconto, contribuendo a creare una storia continua di una squadra amata e seguita con passione.
La musica come colonna sonora delle vittorie e dei cori da stadio per la città di napoli
Oltre a tifoso e collezionista, Gigi D’Alessio ha saputo fondere musica e calcio in modo unico. La sua canzone “Ora”, pubblicata nel 2013, ha preso nuova vita nel 2023, trasformandosi in un coro che ha accompagnato le celebrazioni dello scudetto del Napoli. Sentire la sua musica cantata da migliaia di persone nelle piazze rappresenta un’emozione speciale, una voce che unisce il pubblico e la squadra in un unico momento di festa.
Non mancano momenti divertenti, come il duetto con Benny Carbone, ex calciatore azzurro, chiamato a cantare il brano “Forza Napoli”. Quella esibizione goliardica si è incastonata nella memoria collettiva come un ricordo simpatico di un legame tra calcio e spettacolo.
La prossima importante occasione per Gigi sarà proprio a Napoli, con i concerti in Piazza del Plebiscito previsti per settembre 2025. Quella piazza rappresenta il cuore vero della città e il palco per momenti intensi dove musica, tifoseria e identità partenopea si incontrano.
Napoli oggi tra calcio e rinascita urbana, tra tifosi fedeli e nuova generazione
Napoli continua a vivere un rapporto strettissimo con il suo calcio. Secondo Gigi D’Alessio, la passione per il Napoli è sopravvissuta anche nei momenti più complessi, quando la squadra giocava in Serie C e lo stadio restava pieno. Oggi, dopo il successo dello scudetto e un’avvio convincente del campionato 2025 con la vittoria sul Sassuolo, la città ha ritrovato una gioia condivisa.
Il ruolo dei social ha dato nuova forza a questa rinascita, amplificando il legame tra squadra e tifosi, soprattutto fra i più giovani. Napoli ha cambiato anche la sua vocazione turistica: prima veniva spesso come tappa verso altre mete, oggi è invece destinazione finale, grazie anche a un crescere dell’offerta culturale e delle attrazioni urbane.
Anche la famiglia di Gigi segue il Napoli con passione. I suoi figli tifano e vivono i momenti di partita insieme a lui, trasformando la casa in un piccolo stadio. Luca, uno dei figli, è stato sempre un buon calciatore e rappresenta la continuità di questa passione che si tramanda di generazione in generazione.
Il legame tra la città, la squadra e la musica di Gigi D’Alessio resta un elemento centrale del racconto napoletano di oggi, che fonde ricordi, emozioni e progetti futuri.
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Matteo Bernardi