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Fortunato conquista il secondo posto nei 20 km agli europei a squadre di marcia a podebrady

L’Italia conquista 12 medaglie ai campionati europei di marcia a Podebrady, con Francesco Fortunato secondo nei 20 chilometri e una prestazione collettiva che evidenzia la competitività della nazionale.

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L’Italia ha conquistato 12 medaglie ai campionati europei di marcia a squadre a Podebrady, con Francesco Fortunato secondo nei 20 km e ottime prestazioni degli altri azzurri, che hanno contribuito al secondo posto nella classifica a squadre dietro la Spagna. - Unita.tv

L’Italia si è distinta nei campionati europei a squadre di marcia svoltisi a Podebrady, Repubblica Ceca, raccogliendo un bottino complessivo di 12 medaglie tra ori, argenti e bronzi. Al centro della scena, Francesco Fortunato ha ottenuto un risultato importante nella gara finale di 20 chilometri, confermando la sua posizione di rilievo nella marcia continentale. L’evento ha raccolto atleti di alto livello che hanno contribuito a una prestazione collettiva significativa per la nazionale italiana.

Francesco fortunato e la conferma del podio europeo nella 20 km di marcia

Francesco Fortunato ha raggiunto un altro traguardo nella sua carriera piazzandosi secondo nei 20 chilometri di marcia durante gli europei a squadre di Podebrady. Dopo il bronzo conquistato a Roma 2024, Fortunato ha confermato la sua crescita agonistica con una gara solida e decisa. L’atleta pugliese ha chiuso dietro lo spagnolo Paul McGrath e davanti al francese Gabriel Bordier, segnando una rimonta costante nel corso della competizione. Il tempo finale di 1h18:16 rappresenta il suo best personale e lo posiziona come secondo italiano di sempre in questa specialità.

Questa prestazione ha fornito la prova di una preparazione attenta e di una capacità di mantenere ritmi elevati per tutta la durata della prova, elementi che hanno contribuito in maniera decisiva al risultato sia individuale sia di squadra. Fortunato è stato protagonista di una gara molto tattica, gestendo bene le energie e mantenendo una marcia regolare e veloce, capace di recuperare posizioni nella fase finale. “Una dimostrazione di forza e costanza che si lega alla tradizione di atleti italiani nella marcia, che da anni garantiscono presenza di rilievo nelle competizioni internazionali.”

L’ottima prova degli altri azzurri e i miglioramenti personali

Non solo Fortunato: anche gli altri marciatori italiani hanno mostrato segnali di crescita e risultati importanti nella stessa gara. Andrea Cosi ha chiuso al quarto posto con un tempo di 1h18:43, migliorandosi di un minuto rispetto alle sue prestazioni precedenti. Questo risultato lo colloca al quarto posto nella lista degli italiani più veloci di sempre nella specialità. L’aspetto del progresso personale buttato in campo dai due atleti è emerso in modo chiaro nel confronto con le precedenti misure cronometriche.

Michele Antonelli si è piazzato decimo con 1h20:43, mentre all’esordio assoluto in nazionale c’era il giovane Nicola Lomuscio, ventunenne che ha chiuso dodicesimo con un tempo di 1h21:03. Per entrambi si tratta di risultati che sottolineano un inserimento in crescita all’interno della squadra italiana, con margini di miglioramento futuri. La qualità generale della prestazione di squadra si vede quindi non solo nelle posizioni ma anche nei tempi personali, con ogni atleta che ha limato il proprio record.

La classifica a squadre e il confronto con la spagna

La competizione si è decisa anche nella classifica a squadre, dove l’Italia ha stampato un secondo posto con 16 punti. La disputa per l’oro si è giocata con la Spagna, che ha ottenuto identico punteggio ma si è aggiudicata la vittoria grazie a un piazzamento migliore del terzo atleta nelle posizioni di arrivo. “Questo dettaglio ha fatto la differenza in una gara equilibrata, dove ogni punto ha avuto un peso decisivo.”

Il risultato non fa che sottolineare quanto la marcia italiana resti competitiva nel contesto europeo. Ogni atleta ha contribuito a mantenere elevata la prestazione di gruppo, senza lasciare spazi agli avversari. La coesione e la capacità di portare al traguardo tempi di rilievo hanno reso la squadra un punto di riferimento per questa disciplina in Europa. Podebrady ha rappresentato così un banco di prova significativo in vista delle prossime competizioni internazionali.