Il trasferimento di Shon Weissman al Fortuna Düsseldorf, club tedesco di seconda divisione, è saltato. L’attaccante israeliano aveva già superato le visite mediche, ma i suoi post a favore della guerra a Gaza hanno bloccato tutto. I messaggi controversi pubblicati dal giocatore hanno scatenato una forte reazione tra i tifosi e messo in dubbio la chiusura dell’affare.
Post contro la pace, il club ritira l’offerta
Il Fortuna Düsseldorf ha deciso di fermare la trattativa dopo aver dato un’occhiata più attenta ai contenuti social di Weissman. In un comunicato ufficiale, il club ha annunciato la decisione, senza però chiarire se ci siano state pressioni esterne. L’attaccante, 29 anni e con 33 presenze nella nazionale israeliana, aveva espresso il suo sostegno alla campagna militare israeliana contro Gaza con messaggi durissimi, arrivando a invocare misure estreme come la cancellazione della regione e l’uso massiccio di bombe. I post sono stati poi cancellati dallo stesso Weissman, che ha ammesso di aver sbagliato, parlando di una reazione emotiva.
Ma cancellare quei messaggi non è bastato a spegnere le polemiche. Il tabloid Bild aveva appena annunciato il suo arrivo in Germania e i tifosi del Fortuna si sono subito divisi, con molti che si sono detti contrari alla sua presenza in squadra. Il conflitto israelo-palestinese, tema caldo e delicato, ha pesato molto nella scelta del club, anche se ufficialmente non si è parlato di pressioni da parte dei sostenitori.
Weissman si difende, ma i tifosi restano contrari
Dopo la notizia del ritiro dell’offerta, Weissman ha usato i social per commentare. Ha detto di accettare le critiche, ma si è detto deluso perché il contesto dei suoi messaggi non sarebbe stato capito. Ha ribadito che quelle parole non rappresentano il suo vero pensiero e che non voleva creare tensioni, ma solo reagire in un momento di grande emotività.
Intanto i tifosi del Fortuna Düsseldorf hanno mantenuto una posizione netta contro il suo arrivo. La guerra tra Israele e Palestina si è fatta sentire anche nel calcio, dimostrando che certe prese di posizione possono influire molto sulla carriera di un giocatore. Il club ha preferito evitare problemi e rinunciare a un attaccante che sembrava ormai in dirittura d’arrivo.
Quando la politica entra in campo: il calcio alle prese con le tensioni internazionali
Il caso Weissman fa riflettere su quanto le opinioni politiche degli sportivi possano pesare, soprattutto oggi che i social amplificano ogni parola. Le squadre non guardano più solo alle abilità sul campo, ma devono anche considerare le ripercussioni di certe dichiarazioni, specialmente in conflitti delicati come quello israelo-palestinese.
Questa vicenda mostra che l’opinione dei tifosi e del pubblico può condizionare anche le scelte di mercato. Un giocatore rischia di perdere occasioni importanti per quello che dice, anche se a distanza di tempo. Trovare il giusto equilibrio tra libertà di espressione e rispetto delle sensibilità sociali è una sfida sempre più difficile nel calcio moderno.
Resta aperto il tema, complesso, del rapporto tra sport e politica. I club dovranno fare molta attenzione, soprattutto quando si tratta di giocatori coinvolti in questioni internazionali delicate. Per Weissman, invece, si apre un periodo difficile nella sua carriera in Europa.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Luca Moretti