
Le finali giovanili TIM 2025 coinvolgono 36 squadre under 15 e under 17 in una competizione di calcio e futsal nel Lazio, promossa dalla FIGC e Regione Lazio per valorizzare i talenti emergenti e promuovere i valori sportivi tra i giovani. - Unita.tv
Il calendario delle finali giovanili tim prende avvio il 7 giugno 2025, coinvolgendo 36 squadre in una competizione che si protrarrà fino al 30 del mese. L’evento mette al centro due categorie di giovani calciatori: under 15 e under 17, includendo anche il futsal con semifinali e finali per il terzo posto. Questo appuntamento è promosso dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc in collaborazione con la Regione Lazio, e si svolgerà in diverse province del Lazio.
Il contributo della regione lazio e le parole delle istituzioni locali
La Regione Lazio ha affidato a Elena Palazzo, assessore allo sport, turismo e ambiente, la supervisione dell’evento. Palazzo ha definito questa manifestazione una “possibilità di accendere un faro” sulle potenzialità e i talenti emergenti del territorio. Il coinvolgimento delle istituzioni locali dimostra un interesse concreto verso la formazione e la crescita sportiva dei giovani, contribuendo a rafforzare l’importanza dell’iniziativa.
La scelta di distribuire le partite in più province testimonia l’intenzione di estendere l’evento su un’area ampia, offrendo visibilità a realtà calcistiche diverse e ampliando la partecipazione. In questo modo, anche territori con minor tradizione calcistica possono ricevere attenzione e opportunità per i propri giovani.
La struttura delle finali e le squadre in gara
Le finali giovanili prevedono 25 partite complessive, con dieci semifinali e due finali per il terzo posto riservate al futsal nelle categorie under 15 e under 17. Ad affrontare queste sfide saranno 36 squadre provenienti dai territori coinvolti, con l’obiettivo di conquistare il titolo nelle rispettive categorie. Le partite si svolgeranno fra le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Gli incontri incorneranno giovani atleti dai 5 ai 18 anni, tesserati per squadre affiliate alla Figc, ognuno con la possibilità di mettersi in mostra e confrontarsi a livello agonistico.
L’evento rappresenta la fase finale di un lavoro svolto durante tutto l’anno, che ha coinvolto oltre 800mila ragazzi. La competizione non è soltanto un momento sportivo ma anche un’occasione per valorizzare il movimento giovanile nel calcio italiano. In un contesto dove si parla spesso di sviluppare i talenti, questa manifestazione assume un ruolo decisivo per far emergere nuovi nomi nel panorama calcistico.
Il ruolo della figc e gli obiettivi educativi
Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha evidenziato l’importanza che queste finali rivestono per l’ente calcistico e per i giovani impegnati. Secondo Gravina, l’evento rappresenta “la punta terminale di un grande lavoro” che coinvolge migliaia di giovani tesserati. La Figc si considera protagonista non solo dell’attività sportiva ma anche di una funzione educativa nei confronti dei ragazzi, mirando a trasmettere valori che vanno oltre il campo da gioco.
Gravina ha messo in luce come l’appuntamento rappresenti uno “spot” per l’intera Federazione, capace di mettere in risalto l’impegno e la passione di tanti giovani atleti. Il presidente sottolinea inoltre la volontà dell’istituzione di sostenerli in un settore che non riguarda solo il futuro del calcio ma dell’intera società italiana. Il messaggio trasmesso punta a rafforzare la fiducia nei giovani come risorsa fondamentale per il domani.
Il sostegno degli ex protagonisti e il messaggio motivazionale di donnarumma
Gianluigi Donnarumma, portiere della nazionale italiana e noto per la sua ascesa attraverso il calcio giovanile, ha voluto rivolgere un messaggio ai partecipanti. Nel video rivolto ai ragazzi impegnati nelle finali nella regione Lazio, Donnarumma ha ricordato la sua esperienza particolare vissuta tra il 2014 e il 2015 durante la sua partecipazione alle competizioni giovanili. Ha descritto quei momenti come “un’esperienza unica” e ha esortato i giovani a “godere appieno” dell’occasione e a dare il massimo sul campo.
Il suo intervento si inserisce in un contesto in cui i protagonisti crescono e si affermano grazie al sostegno e alle occasioni offerte da queste competizioni. Il percorso di Donnarumma ricorda ai ragazzi la possibilità concreta di arrivare in alto partendo da queste fasi giovanili, valorizzando la competizione come momento di crescita personale e sportiva.
Queste finali giovanili tim svolgono quindi una doppia funzione: premiano i successi sportivi e rafforzano la cultura del calcio tra le nuove generazioni in diversi ambiti del territorio laziale. Il calendario offre diverse giornate di competizione nelle quali si battezza il futuro del calcio nazionale, sotto lo sguardo attento delle istituzioni e degli addetti ai lavori.