La situazione in casa Fidelis Andria si fa sempre più tesa. Il presidente Giuseppe Di Benedetto ha convocato una conferenza stampa per affrontare le crescenti preoccupazioni dei tifosi e le accuse di combine che circolano attorno alla squadra. In un clima di incertezza, il presidente ha posto una domanda provocatoria ai calciatori presenti, scatenando reazioni e interrogativi. La squadra, attualmente quarta nel girone H di Serie D, si trova a una distanza considerevole dalla vetta e i recenti risultati non hanno soddisfatto le aspettative.
La situazione attuale della Fidelis Andria
La Fidelis Andria, storica squadra pugliese, sta affrontando una stagione difficile nel campionato di Serie D. Con 50 punti, la squadra è attualmente al quarto posto, staccata di otto punti dalla capolista Casarano. Questo scarto, a sole sette partite dalla fine del campionato, rende il sogno di recuperare terreno sempre più complicato. Inizialmente considerata tra le favorite per la vittoria finale, la squadra ha deluso le aspettative, portando i tifosi a esprimere il loro malcontento attraverso striscioni e contestazioni.
Le prestazioni altalenanti della squadra hanno alimentato le critiche, e la frustrazione dei sostenitori è palpabile. La situazione è ulteriormente complicata dalla convocazione del Sindaco di Andria, Giovanna Bruno, che ha invitato la dirigenza a un incontro il 24 marzo per discutere il futuro del club. Durante questo incontro, la società dovrà presentare documentazione dettagliata riguardante la sua attuale situazione economica e sportiva.
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La conferenza stampa e le accuse di combine
Nella giornata di ieri, il presidente Di Benedetto ha tenuto una conferenza stampa per affrontare le accuse di combine che hanno colpito la squadra. La sala stampa del Degli Ulivi era affollata, con alcuni tifosi presenti all’esterno che protestavano contro la dirigenza. Le accuse mosse riguardano presunti mancati pagamenti ai calciatori, che avrebbero portato a situazioni di combine durante le partite.
Durante la conferenza, il presidente ha convocato cinque calciatori, tra cui il centrocampista tedesco Oliver Kragl, per dimostrare che la squadra è unita e che i giocatori non hanno mai accettato di vendere le partite. In un momento di tensione, Di Benedetto ha chiesto: “C’è qualcuno che avanza un euro?”, una domanda che ha lasciato Kragl visibilmente confuso. Il calciatore ha chiesto chiarimenti a un compagno, mentre il presidente cercava di rassicurare i tifosi sulla regolarità dei pagamenti.
Le parole di Di Benedetto e la risposta dei calciatori
Il presidente Di Benedetto ha voluto chiarire la situazione, affermando: “Ho chiamato questi giocatori perché mi dicono che abbiamo perso le partite e qualcuno li accusa di vendersi le partite. Ho sentito gente dire che i giocatori si sono venduti le partite perché non pagati dopo un risultato negativo”. Questa dichiarazione ha messo in evidenza la gravità delle accuse e la necessità di difendere l’integrità della squadra.
I calciatori presenti hanno prontamente smentito le voci di combine, affermando di essere stati regolarmente pagati fino a quel momento. La situazione è delicata e la tensione tra la dirigenza e i tifosi continua a crescere. La Fidelis Andria si trova ora a un bivio cruciale, con la necessità di recuperare fiducia e risultati sul campo per evitare ulteriori polemiche e contestazioni.