Ernesto Torregrossa, attaccante di 32 anni, ha ritrovato la gioia di segnare e la fiducia in se stesso dopo un periodo difficile trascorso a Salerno. Oggi, indossando la maglia della Carrarrese, il calciatore si sente rinato e pronto a contribuire alla salvezza della sua nuova squadra. La sua esperienza e le sue abilità in campo sono state fondamentali per il recente successo, culminato in un gol spettacolare contro il Sudtirol. Scopriamo insieme il percorso di Torregrossa e le sue riflessioni su questa nuova avventura.
Un nuovo inizio a Carrara
Dopo mesi di difficoltà, Ernesto Torregrossa ha trovato un ambiente accogliente e stimolante a Carrara. “Devo solo dire grazie al direttore, mi ha aiutato a ritrovare me stesso”, afferma il calciatore, sottolineando l’importanza del supporto ricevuto. L’ultimo periodo a Salerno è stato caratterizzato da una perdita di stimoli e fiducia, ma l’approdo alla Carrarrese ha rappresentato una vera e propria rinascita. Torregrossa ha dimostrato di avere ancora molto da offrire, come dimostra il suo recente gol al novantesimo minuto, un colpo di tacco che ha regalato un punto prezioso alla squadra. “Il gol mi mancava da un po’. Trovarlo all’ultimo minuto, per giunta di tacco, è stato speciale”, commenta con entusiasmo.
La squadra e il gruppo
Torregrossa ha trovato a Carrara un gruppo di giocatori di grande qualità, con un forte spirito di squadra. “Sono rimasto sinceramente impressionato. Penso che sia un gruppo che merita la Serie B anche per valori individuali”, afferma. La determinazione di tutti i membri della squadra è palpabile e l’attaccante è convinto che lotteranno fino alla fine per mantenere la categoria. La sua esperienza e il suo approccio al gioco, che privilegia il lavoro di squadra, si rivelano fondamentali per il successo collettivo.
Un attaccante versatile
La carriera di Torregrossa è stata caratterizzata da una notevole versatilità. Nato come trequartista, ha poi evoluto il suo ruolo in attaccante centrale, ma non disdegna di giocare come seconda punta. “Mi piace giocare con un attaccante vicino”, spiega, ricordando le sue esperienze passate con calciatori come Alfredo Donnarumma e Mario Balotelli. Questo approccio gli consente di adattarsi alle diverse esigenze tattiche della squadra, rendendolo un elemento prezioso per il mister Calabro.
I ricordi di Brescia e l’influenza di Balotelli
Il periodo trascorso a Brescia ha lasciato un segno indelebile nella carriera di Torregrossa. Ricorda con affetto la promozione in Serie A e i momenti condivisi con i compagni di squadra. “L’anno prima ci eravamo salvati all’ultimo, poi abbiamo fatto una cavalcata da vera underdog”, racconta. Tra i ricordi più vividi c’è anche la figura di Mario Balotelli, descritto come un ragazzo solare e generoso. “A volte lo vedevo in allenamento e pensavo: ‘Ma che c’entra questo con noi?’”, scherza Torregrossa, evidenziando il talento straordinario del suo ex compagno.
L’esperienza con la nazionale venezuelana
Nel 2022, Torregrossa ha accettato la chiamata della nazionale venezuelana, un passo che ha suscitato curiosità. “Vorrei precisare che io ovviamente sono italiano e mi sento italiano”, afferma, ma sottolinea anche l’importanza dell’esperienza vissuta con la squadra sudamericana. L’integrazione è stata rapida, grazie alla sua conoscenza dello spagnolo e ai legami con alcuni compagni di squadra. “Mi sono sentito davvero a casa fin da subito”, racconta, evidenziando il suo entusiasmo per l’avventura con il Venezuela.
Ernesto Torregrossa, con la sua determinazione e il suo talento, continua a scrivere la sua storia nel mondo del calcio, pronto a dimostrare il suo valore con la Carrarrese e a lasciare un segno indelebile nel cuore dei tifosi.