Keila Mehani Gallina ha solo dodici anni, ma si sta già preparando a scrivere una pagina importante nella storia del surf. Parteciperà alla tappa tahitiana della World Surf League, una delle più prestigiose del circuito. Figlia di un hawaiano e di una tahitiana, è cresciuta davanti all’oceano Pacifico, dove ha imparato a domare onde impressionanti. La sua giovane età, unita a una grinta fuori dal comune, la rende un nome da seguire con attenzione nel mondo degli sport acquatici.
La piccola grande promessa di Teahupo’o che affronta le onde più pericolose del mondo
Keila ha appena dodici anni eppure ha già raggiunto un traguardo che molti surfisti sognano per anni: qualificarsi alla gara della World Surf League a Teahupo’o. Questa località, sulla costa sud-occidentale della Polinesia francese, è famosa per le sue onde enormi e spietate. Keila ha conquistato il posto vincendo i Trials proprio lì, nello spot che conosce come le sue tasche e dove è cresciuta a stretto contatto con il mare.
Le onde di Teahupo’o sono tra le più temute e amate al mondo. Nel 2024 hanno ospitato il surf alle Olimpiadi e continuano a essere teatro di eventi internazionali di alto livello. L’onda nasce lontano, nel mezzo del Pacifico, e si rompe su una barriera corallina bassissima, rendendo ogni caduta un rischio serio. In passato le gare femminili qui sono state spesso cancellate per motivi di sicurezza, con discussioni anche legate al trattamento delle atlete. Dal 2022, però, la World Surf League ha deciso di far tornare le donne a sfidare questo mare estremo. E Keila sarà la più giovane a provarci.
Tra famiglia, surf e coralli: così cresce una campionessa
Il surf è nel sangue di Keila. Il padre, Ryan Gallina, è hawaiano, la madre è di Tahiti. Due culture che vivono e respirano l’oceano e il surf come parte della loro identità. Ryan racconta che la figlia ha iniziato a salire sulla tavola a soli quattro anni. Da allora, la sua vita è cambiata poco: passa le giornate tra amici conosciuti in acqua e interminabili sessioni di surf.
Il profilo Instagram di Keila, con più di 13mila follower, racconta la sua vita in mare con naturalezza, spesso accompagnata dalla musica dei Red Hot Chili Peppers. Nonostante l’età, affronta le onde più spaventose con una sicurezza che sorprende. Ma anche in famiglia non mancano le preoccupazioni: Ryan ammette di sperare che le condizioni siano sempre dure ma non troppo pericolose. La paura è quella normale di ogni genitore.
Keila dice di non provare paura, almeno non in modo evidente. Per lei il surf non è solo una gara, ma uno stile di vita, un momento di gioia condiviso con gli amici. Anche se la sfida che l’aspetta è impegnativa, il suo sguardo è rivolto soprattutto alle emozioni positive che il mare le regala e alla possibilità di misurarsi con surfiste più grandi e famose.
Teahupo’o, tra onde da brivido e il ritorno delle donne in gara
Teahupo’o non è una spiaggia come le altre. Le sue onde sono potenti e possono superare i sette metri, un vero banco di prova per ogni surfista. Per anni le donne sono state escluse dalle competizioni qui per motivi di sicurezza. Questa scelta ha scatenato molte polemiche, giudicata ingiusta da atlete e appassionati.
Dal 2022 la World Surf League ha riaperto le porte alle donne a Teahupo’o, dopo una pausa di quindici anni. Un passo importante, che permette a giovani talenti come Keila di farsi notare davanti a un pubblico mondiale. La tappa di quest’anno è una sfida decisiva per chi vuole entrare nel surf professionale di alto livello.
Nonostante il mare pericoloso, il padre di Keila si fida del team di soccorso presente durante le gare, considerato tra i migliori al mondo. Il loro lavoro è fondamentale per ridurre i rischi quando il mare si fa duro. Giudici e spettatori seguono con attenzione questa edizione che vede in acqua atlete molto giovani pronte a confrontarsi con onde maestose e spettacolari come quelle della Polinesia.
Il sogno di Keila Mehani Gallina: vivere il surf, non solo gareggiare
Keila non nasconde le sue ambizioni: vuole entrare stabilmente nel circuito mondiale di surf nei prossimi anni. L’esperienza a Teahupo’o è solo il primo passo di un cammino che sta già entrando nella storia di questo sport. La giovane guarda avanti, ma con i piedi ben saldi sulla tavola e gli occhi sempre puntati sull’oceano.
Ryan, suo padre, la sostiene con affetto e ricorda che il surf non deve essere solo un risultato sportivo, ma uno stile di vita da vivere fino in fondo. Questa idea accompagna Keila ogni giorno, tra un’onda e l’altra, alimentando la passione e il rispetto per il mare. Il loro legame con l’oceano, fatto di esperienze familiari e radici profonde, dà forza a una ragazza destinata a diventare un punto di riferimento nel surf femminile internazionale.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi