La questione dell’America’s Cup 2027 a Napoli torna al centro del dibattito dopo il no della Camera agli emendamenti che avrebbero inserito un rappresentante della Regione Campania nel comitato organizzatore. Il presidente Vincenzo De Luca non le manda a dire: critica duramente la gestione dell’evento, denuncia l’esclusione delle istituzioni locali e mette in guardia sui rischi ambientali nell’area di Bagnoli. Nel frattempo, la politica si scalda con le reazioni di Forza Italia.
De Luca: “La Campania tagliata fuori dalla gestione dell’America’s Cup”
De Luca si dice stupito e amareggiato per essere stato tenuto fuori dalla preparazione dell’America’s Cup. “L’iniziativa è nata in modo riservato, decisa a livello governativo senza coinvolgere la Regione”, ha detto. Una scelta che definisce “irresponsabile”, soprattutto perché la Regione ha competenze dirette sul territorio e avrebbe dovuto essere parte attiva, anche solo per rispetto del ruolo istituzionale.
Non solo: neppure l’Autorità portuale, che gestisce direttamente le aree costiere interessate, è stata chiamata a partecipare alle decisioni. Per De Luca questa esclusione rischia di complicare tutto. L’America’s Cup, sottolinea, è una grande occasione per Napoli dal punto di vista turistico e di sviluppo, ma va gestita con la giusta attenzione e responsabilità. La Regione avrebbe dovuto coordinare soprattutto gli aspetti legati a sicurezza e ambiente.
L’allarme di De Luca: “A Bagnoli c’è il rischio amianto”
Un altro punto caldo è l’area di Bagnoli, dove la Regione ha competenze sulle questioni ambientali delicate, come l’inquinamento e la presenza di amianto. De Luca lancia l’allarme: i lavori e le attività legate all’evento potrebbero far sollevare polveri pericolose. Serve un controllo rigoroso da parte delle istituzioni sanitarie e di Arpac per evitare rischi alla salute pubblica.
L’ex sito industriale di Bagnoli è da tempo un terreno delicato, contaminato e a rischio. Il presidente della Regione avverte che la mancanza di confronto e l’esclusione della Regione potrebbero mettere a rischio la stessa riuscita della manifestazione. Con un’amara battuta, ha detto che, se va male, la coppa “potrebbe finire a Poggioreale”, il carcere di Napoli.
Forza Italia contro De Luca: “Toni allarmistici che danneggiano Napoli”
Le parole di De Luca hanno scatenato subito le reazioni politiche. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha attaccato il governatore per aver evocato il carcere come possibile destino dell’America’s Cup. Secondo Gasparri, questi toni allarmistici danno un’immagine di Napoli poco sicura e rischiano di mettere a repentaglio l’evento. Ha anche ironizzato sull’emendamento bocciato in Parlamento, presentato da un esponente della famiglia De Luca, paragonando la vicenda alla favola della volpe e l’uva.
Anche Gianfranco Librandi, vice segretario regionale di Forza Italia in Campania, ha bollato le dichiarazioni del presidente come “gravissime”. Ha detto che attaccare l’organizzazione neozelandese rischia di danneggiare la reputazione internazionale di Napoli e il futuro dell’evento. Librandi ha fatto notare un possibile movente politico dietro la posizione di De Luca, ipotizzando un certo risentimento del governatore, originario di Salerno, nei confronti di Napoli.
Il confronto tra De Luca e Forza Italia mette in luce uno scontro netto sulla gestione dell’America’s Cup e sulla comunicazione istituzionale, con tensioni che rischiano di influenzare il percorso verso la regata.
L’America’s Cup resta un evento di grande portata, con ricadute importanti per Napoli e la Campania. Ma tra tensioni politiche e preoccupazioni ambientali, la strada verso il 2027 si fa sempre più complicata.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Matteo Bernardi