Il tecnico dell’Inter, Cristian Chivu, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il River Plate negli Stati Uniti, valida per il Mondiale per club 2025. Ha affrontato temi come la gestione delle pressioni dopo la finale di Monaco e l’importanza di una mentalità forte all’interno della squadra.
Prepararsi mentalmente per il mondiale per club
Cristian Chivu ha sottolineato quanto i momenti decisivi richiedano uno sforzo extra da parte dei giocatori. Ha detto chiaramente che bisogna rimboccarsi le maniche e affrontare anche situazioni sgradevoli con determinazione. La metafora usata dal tecnico è stata esplicita: “bisogna mangiare anche un po’ di m…” e accettare questa realtà guardandosi allo specchio senza nascondersi.
La fatica come parte del successo
Questa frase mette in evidenza come nel calcio professionistico non si possa evitare la fatica o i momenti difficili. Chivu invita a riconoscere queste fasi come parte integrante del percorso verso il successo. Il messaggio è rivolto soprattutto ai giocatori ma anche ai tifosi che spesso vedono solo il risultato finale senza considerare lo sforzo quotidiano richiesto.
Nel contesto del Mondiale per club, una competizione prestigiosa ma impegnativa dal punto di vista fisico e psicologico, questa preparazione mentale diventa fondamentale per mantenere alta la concentrazione e superare eventuali ostacoli.
Affrontare le critiche dopo la finale di monaco
Chivu ha fatto riferimento alla finale europea persa a Monaco quasi un mese fa, spiegando che continuare a parlarne rischia solo di bloccare l’energia positiva della squadra. Ha ammesso che spesso ci sono momenti spiacevoli nella stagione ma si superano meglio quando si ha vicino un gruppo solido.
Il tecnico ha lodato proprio questo aspetto dell’Inter: “questa squadra ha motivazione e una mentalità”, capace di reggere le pressioni grazie al legame tra i giocatori. Nei suoi ultimi anni all’interno del club nerazzurro infatti hanno disputato tre finali europee in sei anni, conquistando anche la seconda stella sul petto.
Analisi oltre i risultati immediati
La sua analisi va oltre i risultati immediati concentrandosi sul valore complessivo costruito dalla squadra nel tempo piuttosto che sulle vittorie singole o sulle sconfitte dolorose rimaste impresse sui media sportivi nazionali ed internazionali.
Il valore del percorso rispetto ai trofei
Un passaggio chiave nelle parole di Cristian Chivu riguarda proprio ciò su cui focalizzare attenzione quando si valuta una squadra come l’Inter: non tanto cosa vince ma cosa costruisce durante gli anni. Il tecnico spiega chiaramente che preferisce osservare lo sviluppo costante della mentalità vincente piuttosto che fermarsi al conteggio dei trofei portati a casa.
Questo approccio riflette una visione realistica dello sport ad alto livello dove ogni stagione porta sfide nuove da affrontare partendo dalle esperienze accumulate nei cicli precedenti. L’Inter negli ultimi tempi è riuscita a mantenere uno standard elevato partecipando regolarmente alle fasi decisive delle competizioni europee pur sapendo bene quanto sia difficile trasformarle tutte in successi tangibili immediatamente riconosciuti dai tifosi o dai media.
Apprezzare ciò che resta dentro lo spogliatoio
In sostanza Chivu invita ad apprezzare più ciò che resta dentro lo spogliatoio dopo ogni partita difficile piuttosto che inseguire ossessivamente titoli o coppe senza considerarne il prezzo umano e sportivo pagato lungo tutto il cammino competitivo.