Il calcio giovanile italiano è al centro di un dibattito acceso grazie a cristian brocchi, ex allenatore delle giovanili del milan, che ha deciso di raccontare le difficoltà e le sfide che i giovani calciatori devono affrontare nel loro cammino verso il professionismo. Attraverso una serie di nove episodi disponibili su spotify e youtube, brocchi punta a far emergere problemi radicati nel sistema sportivo dilettantistico e a coinvolgere genitori, educatori e dirigenti in una riflessione necessaria.
Il podcast “brocchi si nasce, campioni si diventa”: un viaggio dentro il calcio giovanile
Il progetto audio-video “brocchi si nasce, campioni si diventa” propone un racconto dettagliato sul mondo del calcio dilettantistico italiano. In nove puntate pubblicate due volte alla settimana ogni mercoledì e venerdì, brocchi condivide la sua esperienza diretta come tecnico delle squadre under del milan. L’obiettivo è mettere in luce gli ostacoli che rallentano o bloccano la crescita dei giovani atleti nonostante la presenza di talento naturale.
Brocchi sottolinea come spesso i percorsi formativi siano poco adeguati alle esigenze reali dei ragazzi. Nel suo discorso emerge una critica forte verso modelli obsoleti o poco attenti allo sviluppo globale dell’atleta giovane. Il podcast vuole diventare uno strumento utile per chiunque ruoti intorno al mondo del settore giovanile: dalle famiglie ai tecnici fino ai dirigenti sportivi.
Problemi strutturali dietro il calo dei giocatori italiani in serie a e nazionale
Cristian Brocchi evidenzia come negli ultimi anni sia diminuita drasticamente la presenza di giocatori italiani titolari nelle squadre di serie A così come nella nazionale maggiore. Questo fenomeno indica non solo una crisi quantitativa ma anche qualitativa nel processo formativo calcistico locale.
Secondo l’ex allenatore rossonero molte cause sono legate proprio alle lacune nei percorsi dedicati ai giovani: mancanza di continuità tecnica, scarsa attenzione alla crescita mentale oltre che fisica ed emotiva degli atleti e difficoltà nell’inserimento progressivo nei contesti professionistici più elevati.
Questa situazione ha portato ad invertire quel trend positivo osservato in passato quando molti talenti nati nelle scuole calcio italiane riuscivano ad affermarsi stabilmente nei grandi club nazionali ed europei. Brocchi invita quindi a riflettere su questi aspetti senza nascondere le criticità accumulate negli anni.
Numeri importanti ma sfide ancora aperte per il sistema dilettantistico italiano
Il mondo dilettantistico rappresenta uno degli ambiti più estesi dello sport italiano con dati impressionanti forniti dalla figc: oltre 11 mila società affiliate con quasi 60 mila squadre impegnate nelle varie categorie amatoriali; più di un milione tra tesserati totali; circa 670 mila ragazzi coinvolti direttamente nel settore giovanile scolastico; quasi mezzo milione di partite ufficiali disputate annualmente.
Nonostante questa mole enorme d’attività lo sviluppo tecnico-tattico-educativo sembra faticare a tenere passo con i cambiamenti richiesti dal gioco moderno. Le realtà locali spesso mancano delle risorse necessarie o della formazione adeguata per supportare pienamente i ragazzi durante tutte le fasi della loro crescita sportiva ed umana.
In questo senso il podcast assume valore anche sociale perché restituisce voce ad un universo molto vasto ma troppo spesso ignorato dai media principali o relegato ai margini dell’attenzione pubblica pur rappresentando la base fondamentale da cui dovrebbe partire ogni processo virtuoso legato al futuro del calcio nazionale.