
Roma ha celebrato il centenario del primo Reale Premio Roma con una rievocazione storica che ha visto sfilare auto e moto d’epoca lungo il circuito originale, onorando la vittoria di Carlo Masetti del 1925 su Bugatti Tipo 35 e valorizzando il patrimonio motoristico e culturale della città. - Unita.tv
La Capitale ha ospitato una rievocazione straordinaria per celebrare il centenario del primo Reale Premio Roma, gara automobilistica che ha segnato un’epoca. L’evento ha visto sfilare auto e moto d’epoca lungo il circuito originale, riportando in vita la vittoria di Carlo Masetti del 1925 su Bugatti Tipo 35. Il corteo ha attraversato strade storiche di Roma, offrendo un’occasione unica per ammirare modelli storici dei grandi protagonisti del motorismo.
Rievocazione storica: la bugatti tipo 35 torna sul circuito di monte mario
Il 7 e 8 giugno 2025 Roma ha rivissuto un momento cruciale della sua storia motoristica, con una rievocazione che ha riportato la Bugatti Tipo 35 a correre lungo il leggendario circuito di Monte Mario. La scelta della vettura non è casuale: quella stessa Bugatti vinse il primo Reale Premio Roma il 22 febbraio 1925 grazie al pilota Carlo Masetti. La manifestazione, organizzata dall’Automobile Club Roma in collaborazione con Prisca Taruffi e il suo “Volpe Argentata Invitational”, ha visto un corteo di oltre 30 automobili storiche, affiancate da una decina di motociclette d’epoca, partire da Piazza dei Quiriti. La Polizia Locale di Roma Capitale ha assicurato scorta d’onore, a testimonianza del rilievo attribuito all’evento.
Il percorso ha seguito fedelmente le strade utilizzate cento anni fa, coprendo zone come viale delle Milizie, Monte Mario, via della Camilluccia, via Cassia e il Lungotevere, fino a raggiungere il Parco di Roma Golf Club. Qui, i veicoli sono rimasti esposti tutto il giorno dell’8 giugno, permettendo ai visitatori di osservare da vicino macchine di diversi decenni, ognuna con la propria storia da raccontare. L’evento ha rappresentato un ritorno alla tradizione e un momento di grande interesse per appassionati e pubblico romano.
Le auto e le moto storiche protagoniste della manifestazione
Tra gli esemplari più ammirati c’è stata la Bugatti T35, la vettura con il maggior numero di vittorie nella storia delle corse. Accanto a questa auto iconica sono state presentate modelli significativi come la Ginetta G4 Sport del 1966, vincitrice di due campionati europei FIA GT, e la Fiat 508 Balilla Coppa d’Oro del 1934, appartenuta al pilota Claudio Maglioli. Ogni vettura era un pezzo di storia, testimonianza della tecnologia e del design del proprio tempo.
Altri modelli di rilievo includevano l’Itala 65 Sport 2000 del 1930, con cui Piero Taruffi conquistò la Coppa del Cimino nel 1931, la Lancia Aurelia B24 del 1957 e l’Alfa Romeo GTA 1600 del 1965. Non sono mancati pezzi di prestigio come la Ferrari 275 GTB del 1966, l’Ermini Spider 1100 Sport Competizione e la Jaguar D Type 4200cc del 1968, vettura celebre per la sua aerodinamica e potenza. Questi modelli sono stati messi in mostra per far rivivere le grandi sfide che hanno fatto la storia del motorismo italiano e internazionale.
Anche le due ruote sono state al centro dell’attenzione. Sono state esposte moto emblematiche come la Guzzi Sidecar Sport 13 del 1928, la Bianchi Freccia d’Oro del 1934, la Gilera 500 quattro cilindri del 1950, la Norton 650 del 1962 e l’AJS 350 con cui Piero Taruffi ottenne la sua prima vittoria nella salita di Monte Mario nel 1925. Questa selezione ha messo in luce l’importanza del motosport nel contesto storico romano, sottolineando le radici profonde che legano la città a questa passione.
Il valore culturale e storico della rievocazione per roma
Giuseppina Fusco, presidente dell’Automobile Club Roma, ha sottolineato il valore della manifestazione. Ha evidenziato come la presenza di questi veicoli storici, mantenuti da collezionisti e musei, rappresenti un patrimonio culturale da conservare e trasmettere alle nuove generazioni. L’evento ha celebrato non solo la competizione del 1925, ma ha anche ricordato il legame tra la città e la passione per le corse e la meccanica.
La rievocazione ha coinciso con l’anno del Giubileo, dando ulteriore spessore alla commemorazione. Nel 1925, infatti, il successo del Reale Premio Roma si legò all’entusiasmo legato all’Anno Santo, tanto da ricevere questo soprannome dai cittadini. La manifestazione ha rinnovato questo spirito, contribuendo a valorizzare la storia sportiva e tecnologica di Roma, trasmettendo un senso di continuità tra passato e presente.
Il coinvolgimento del pubblico romano è stato ampio, con molti visitatori incuriositi dalla bellezza delle vetture e dal contesto storico. L’evento ha unito ricordo, passione e cultura motoristica, richiamando l’attenzione su un aspetto spesso trascurato del patrimonio cittadino. Ha inoltre stimolato l’interesse verso la conservazione delle auto e moto d’epoca come testimonianze materiali di un’epoca.
Radici e ricordi della prima edizione del reale premio roma
Il Reale Premio Roma prese vita grazie all’Automobile Club Roma, fondato nel 1922. La prima gara si svolse il 22 febbraio 1925 su un circuito cittadino lungo 10,625 chilometri. Il via fu dato dalla principessa Mafalda di Savoia e Carlo Masetti conquistò la vittoria con la Bugatti T35, impiegando poco meno di quattro ore per completare 40 giri. La media di 97,287 km/h rappresentava un risultato eccezionale, soprattutto considerando le condizioni delle strade e della tecnologia disponibile all’epoca.
Il tracciato, concepito per offrire uno spettacolo intenso, comprendeva salite e rettilinei, attraversando viale delle Milizie, Monte Mario, via Cassia e il Lungotevere, zone affollate di pubblico e appassionati. La gara fu così apprezzata che venne soprannominata “gara da Anno Santo” per la sua coincidenza con il Giubileo indetto da papa Pio XI. I romani accolsero la competizione con entusiasmo, riconoscendo il suo rilievo sportivo e sociale.
Le edizioni successive si svolsero su vari percorsi cittadini fino al 1932. Nel 1947 la gara riprese con il nome di Gran Premio Roma nella zona di Caracalla, segnando la prima vittoria della Ferrari nella sua storia. La manifestazione ospitò campioni come Tazio Nuvolari, Louis Chiron e Luigi Fagioli, insieme a marchi prestigiosi come Bugatti, Alfa Romeo e Maserati, consolidando Roma come tappa importante per le corse.
Il concorso d’eleganza e la chiusura della manifestazione
La rievocazione del 2025 ha coinvolto anche il concorso d’eleganza “Volpe Argentata Invitational”, curato da Prisca Taruffi, giornalista e pilota, figlia di Piero Taruffi. Questa iniziativa ha portato un elemento di riflessione sulla bellezza delle auto come opere d’arte, combinando la passione sportiva con la valorizzazione estetica dei veicoli storici.
Il concorso ha riscosso consensi tra il pubblico e gli esperti, con la premiazione finale che ha riconosciuto i veicoli più rappresentativi della rievocazione. Sono state assegnate medaglie celebrative per il centenario, titoli come “Best of Show” e riconoscimenti speciali per le moto di maggior rilievo storico.
L’evento ha sottolineato come la memoria delle corse e delle vetture protagoniste continui ad affascinare, richiamando attenzione sulla conservazione del patrimonio motoristico. La partecipazione numerosa e appassionata dimostra che il valore di queste manifestazioni resta vivo e capace di raccontare ancora tanto della storia italiana e romana.