
Cento tifosi della Triestina hanno manifestato a Trieste per protestare contro il rischio di fallimento del club, che affronta gravi difficoltà economiche e scadenze imminenti per l'iscrizione al campionato di Serie C. - Unita.tv
Un gruppo di circa cento tifosi della triestina ha manifestato durante la serata a Trieste, in segno di protesta contro il pericolo concreto che la storica società calcistica fallisca. Il movimento popolare è nato allarmato dalla situazione economica critica del club, in un momento in cui la sopravvivenza stessa della squadra si gioca su decisioni imminenti. La protesta ha coinvolto il centro cittadino con striscioni, fumogeni e slogan che richiedevano attenzione e rispetto per la compagine biancorossa.
La manifestazione e il corteo nell’area centrale di trieste
Le vie del centro a Trieste si sono animate con un corteo composto da una centinaia di tifosi della Triestina, riconoscibili dalle bandiere biancorosse che hanno sventolato per tutto il percorso. Il corteo era guidato da un grande striscione con la scritta “trieste merita rispetto”. La testa della manifestazione ha condotto i partecipanti fino alla piazza Unità d’Italia, una delle zone più simboliche della città, proprio davanti alla sede del Comune.
Presenza dei rappresentanti del comune
Qui, i tifosi hanno acceso alcuni fumogeni rossi mentre intonavano ripetutamente che la Triestina non può fallire, sottolineando così la loro preoccupazione verso la possibile scomparsa del club. Dal palazzo comunale sono usciti diversi rappresentanti della maggioranza di centrodestra, impegnati subito prima in una seduta del consiglio comunale attorno a una variante al piano regolatore legato a un progetto di ovovia cittadina. Questi esponenti hanno mostrato vicinanza ai tifosi, confermando solidarietà pubblica rispetto alle difficoltà del club.
Situazione economica e scadenze in vista per la triestina
La Triestina ha evitato la retrocessione nel campionato di Serie C, ma la vera minaccia non va ricercata nel campo sportivo bensì nelle difficoltà economiche che sta affrontando. Il presidente Ben Rosenzweig, che ha legami statunitensi, insieme all’amministratore delegato Sebastiano Stella, si trovano a un punto critico. Entro la giornata di domani, dovranno ultimare l’iscrizione della squadra al campionato di Serie C per la stagione in corso.
Obblighi per l’iscrizione
Insieme all’iscrizione, devono completare l’adempimento di diverse formalità fiscali e contrattuali. Tra queste spicca la firma di una nuova convenzione per l’utilizzo dello stadio, la presentazione di una fideiussione pari a 700 mila euro e l’accordo per la rateizzazione dei debiti pregressi con l’erario. Questi passaggi sono indispensabili per mantenere attiva la squadra nei campionati professionistici e dimostrare la capacità di gestire il club anche dal punto di vista finanziario.
Possibili scenari per la triestina e l’insolvenza imminente
Le voci più vicine all’interno della società descrivono due strade possibili per superare l’attuale crisi. La prima è un prestito consistente, intorno ai 5 milioni di euro, indispensabile per coprire i debiti e sostenere i costi di gestione. In alternativa, si sta valutando la cessione del club a un nuovo soggetto imprenditoriale che possa assumersi le responsabilità economiche della Triestina, della squadra e di tutti i suoi obblighi in sospeso.
La storia di crisi ricorrente della triestina
La Triestina non è nuova a periodi difficili di questo tipo. La società ha una storia lunga e radicata nel calcio italiano, ma da anni deve affrontare problemi economici gravi e ricorrenti. Questi momenti di crisi stanno diventando quasi una costante, mettendo più volte a rischio la continuazione delle attività sportive della squadra. Le prossime ore saranno decisive, per capire se il club riuscirà a salvaguardare la sua presenza nel mondo del calcio professionistico o se si aprirà una fase nuova di gestione o, peggio, di fallimento.