Il 10 giugno 2025 il tecnico Carlo Ancelotti ha vissuto il suo 66mo compleanno nel contesto di un match cruciale per la nazionale brasiliana di calcio. La squadra verdeoro affrontava il Paraguay all’arena Neo Química di San Paolo, partita valida per le qualificazioni ai mondiali 2026. Questa gara rappresentava un punto chiave per la seleçao, che cercava di consolidare il proprio posto nel prossimo torneo iridato davanti a un pubblico noto per la sua passione e severità.
La pressione sui brasiliani all’arena neo química di san paolo
San Paolo è spesso teatro di partite particolarmente sentite dal pubblico brasiliano. L’arena Neo Química è uno stadio noto per ospitare tifoserie appassionate e spesso impazienti, soprattutto quando si parla della nazionale, la cosiddetta Amarelinha. Il 10 giugno 2025 si è svolta qui una gara decisiva non solo per la qualificazione ma anche per il morale della squadra e la posizione del ct Carlo Ancelotti, alla sua prima sfida ufficiale in Brasile davanti ai suoi tifosi.
Il peso dei risultati è stato avvertito fin dall’inizio, a causa della necessità di vincere contro il Paraguay e dell’impossibilità di perdere terreno nelle qualificazioni sudamericane. La combinazione di una partita da dentro o fuori e di un pubblico esigente ha creato un’atmosfera tesa, che veniva vissuta anche come un test per la leadership di Ancelotti, arrivato a gestire la squadra in un momento delicato.
La situazione nelle qualificazioni sudamericane ai mondiali 2026
Al 10 giugno 2025, la nazionale brasiliana occupava la quarta posizione nel girone di qualificazione FIFA sudamericano, sommando 22 punti con tre partite ancora da giocare. La concorrenza si faceva serrata con Uruguay e Colombia a 21 punti, e il Venezuela ancora in piena corsa con 18 punti. La squadra verdeoro doveva vincere contro il Paraguay e sperare in una sconfitta venezuelana contro l’Uruguay per garantire una qualificazione anticipata.
Il primo posto di fatto era già nelle mani dell’Argentina, campione del mondo, che aveva raggiunto i 34 punti con largo vantaggio. Il Brasile, nonostante fosse favorito per la qualificazione, doveva evitare passi falsi: un risultato che lasciasse la selecao in bilico avrebbe spostato la decisione del passaggio matematico ai prossimi incontri, in particolare contro il Cile, previsto per il 4 settembre.
Il derby tra Venezuela e Uruguay a Montevideo assumeva quindi grande importanza per le sorti dei verdeoro, che a quel punto potevano ritrovarsi a dover aspettare quell’ultima partita decisiva per la certezza della qualificazione. In questo scenario la vittoria contro il Paraguay all’arena Neo Química aveva il compito di mettere pressione sugli avversari.
Le scelte tattiche e la probabile formazione di ancelotti contro il paraguay
Carlo Ancelotti ha mantenuto un profilo prudente sulla formazione da schierare per la sfida del 10 giugno. Non era stata resa nota la squadra definitiva, ma fonti affidabili indicavano alcune certezze. In porta avrebbe dovuto esserci Alisson, punto fermo tra i pali brasiliani.
La linea difensiva includeva i nomi di Vanderson, Marquinhos, Alex e Alex Sandro, giocatori con esperienza internazionale. A centrocampo Ancelotti avrebbe puntato su Casemiro e Bruno Guimarães, capaci di garantire equilibrio tra fase offensiva e difensiva.
L’attacco avrebbe avuto una configurazione pensata per sfruttare la velocità e le capacità tecniche degli esterni, con Vinícius Jr e Raphinha, quest’ultimo di ritorno dopo una squalifica, a supporto di Gabriel Martinelli e Matheus Cunha. Questo assetto avrebbe dovuto mettere in difficoltà la difesa del Paraguay, organizzata per contenere le incursioni rapide di una selecao spasmodica nel trovare la vittoria.
Il tecnico italiano, insomma, ha concentrato le energie su una squadra che potesse garantire solidità a centrocampo e rapidità nelle avanzate, indispensabile per una partita così delicata sia in termini di punti sia per la tensione emotiva percepita dai giocatori e dai tifosi.
La giornata di compleanno intrecciata alla sfida decisiva
In questo contesto, la giornata del compleanno di Ancelotti si è intrecciata con una lotta decisiva per la continuità del cammino brasiliano verso i mondiali. Lo stadio di San Paolo era dunque un teatro di festa sportiva ma anche di grande attesa, in cui ogni dettaglio avrebbe potuto spostare gli equilibri del girone sudamericano.
“Una sfida che va oltre il semplice risultato, è un test per la nostra determinazione e per il futuro della nazionale” aveva più volte sottolineato il tecnico.