Il mese trascorso dall’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina della nazionale brasiliana ha segnato un cambiamento significativo nell’opinione pubblica del paese. Per la prima volta, più della metà dei tifosi verdeoro accoglie con favore l’idea di un allenatore straniero alla guida della seleção. Un sondaggio recente dell’istituto Datafolha fotografa questo mutamento, indicando come l’italiano abbia saputo conquistare la fiducia di molti appassionati e rompere con una tradizione che fino a poco tempo fa privilegiava esclusivamente tecnici locali.
Il sondaggio datafolha e il nuovo sentimento verso i tecnici stranieri
L’indagine condotta tra il 10 e l’11 giugno su un campione rappresentativo di 2.004 persone rivela che il 52% dei brasiliani sostiene ora la presenza di un commissario tecnico non brasiliano alla guida della nazionale. Si tratta di una maggioranza significativa, specie se confrontata con i dati raccolti solo pochi mesi prima. Solo il 31% degli intervistati si mostra contrario a questa prospettiva, mentre una quota rimanente rimane indecisa o neutrale.
Questo risultato indica una svolta nel modo in cui gli appassionati guardano al calcio nazionale: per decenni infatti l’identità del ct è stata strettamente legata al fatto che fosse sempre qualcuno proveniente dal Brasile stesso. Il dato assume ancora più rilievo se si considera che appena dopo il mondiale in Qatar del 2022 solo il 41% degli intervistati era favorevole a nomi esterni, mentre alcuni mesi prima quella percentuale scendeva addirittura al 30%. Il graduale aumento nella fiducia verso allenatori stranieri riflette probabilmente anche le difficoltà incontrate dalla seleção negli ultimi anni.
Le prime sfide ufficiali di carlo ancelotti sulla panchina verdeoro
Carlo Ancelotti ha debuttato come commissario tecnico del Brasile lo scorso cinque giugno nelle qualificazioni ai mondiali del 2026 affrontando l’Ecuador in casa propria. La partita si è chiusa senza reti da entrambe le parti ma ha mostrato subito alcune novità nello stile e nell’approccio tattico rispetto alle gestioni precedenti.
Dopo quel pareggio iniziale, Ancelotti ha guidato la squadra verso una vittoria importante contro il Paraguay , risultato decisivo per assicurarsi matematicamente un posto nella prossima fase mondiale. Questi primi incontri ufficiali hanno contribuito a rafforzare l’immagine positiva dell’ex allenatore italiano agli occhi dei tifosi brasiliani e degli addetti ai lavori.
La capacità dimostrata nel mantenere equilibrio tra solidità difensiva ed efficacia offensiva sembra aver dato nuova linfa alla squadra dopo mesi segnati da risultati altalenanti e prestazioni poco convincenti sul piano internazionale.
Instabilità tecnica nella seleção prima dell’arrivo di ancelotti
Negli ultimi due anni la selezione brasiliana aveva attraversato un periodo complicato sotto molti punti di vista soprattutto riguardo alla gestione tecnica. Dopo l’addio definitivo all’esperienza biennale targata Tite, considerato uno dei migliori allenatori nazionali recenti, si sono succeduti quattro diversi tecnici in tempi molto brevi senza riuscire a dare continuità né risultati soddisfacenti.
Ramon Menezes e Fernando Diniz hanno faticato ad ottenere punti significativi; insieme hanno raggiunto appena un rendimento pari al 37%, segno delle difficoltà tattiche ed emotive vissute dalla squadra durante quegli incontri ufficiali o amichevoli disputate sotto le loro direzioni temporanee.
Con Dorival Júnior invece è arrivata qualche stabilità maggiore: nelle sedici partite giocate sotto la sua guida sono arrivate sette vittorie ma anche sette pareggi oltre a due sconfitte; tuttavia questo bilancio non è stato sufficiente per garantire sicurezza sulla sua permanenza come ct visto che i vertici federali cercavano risposte più concrete sia nei risultati sia nel gioco espresso sul campo.
L’ingresso di ancelotti e la nuova fase della seleção
L’ingresso poi dell’esperto Carlo Ancelotti sembra aver interrotto questa serie negativa riportando serenità almeno sul fronte tecnico-tattico grazie all’esperienza maturata negli anni nei club europei più importanti dove ha vinto trofei prestigiosi con squadre diverse.