Caduta multipla al giro d’italia, tappa potenza-napoli neutralizzata per asfalto viscido e pioggia
La sesta tappa del Giro d’Italia 2025 è stata neutralizzata a causa di una caduta collettiva, coinvolgendo Jai Hindley e altri corridori, mentre le condizioni meteo hanno reso l’asfalto scivoloso.

La sesta tappa del Giro d’Italia 2025, da Potenza a Napoli, è stata neutralizzata a causa di una caduta collettiva provocata dall’asfalto scivoloso; tra i ritirati anche Jai Hindley, vincitore 2022. - Unita.tv
La sesta tappa del Giro d’Italia 2025, partita da Potenza e diretta a Napoli, ha subito un arresto improvviso a causa di una caduta collettiva nel gruppo principale. Le condizioni meteo hanno reso l’asfalto scivoloso, causando diverse cadute che hanno costretto la giuria a neutralizzare la corsa. Tra i corridori coinvolti anche Jai Hindley, vincitore dell’edizione 2022, costretto al ritiro.
Dinamiche della caduta e condizioni della strada
L’incidente è avvenuto poco prima del punto centrale della tappa, quando la pioggia ha reso l’asfalto particolarmente insidioso. Il gruppo principale si muoveva compatto, ma la combinazione di velocità elevata e fondo bagnato ha fatto perdere il controllo a più corridori, provocando una caduta a catena. Diverse biciclette si sono scontrate e alcuni atleti sono rimasti a terra. La situazione ha richiesto un pronto intervento medico. I tratti di strada interessati risultavano in discesa, amplificando la pericolosità, soprattutto in curva.
Il caso di jai hindley
Jai Hindley è stato tra i più sfortunati. Il campione australiano ha mostrato segni di shock e, dopo aver ricevuto assistenza, ha deciso di abbandonare la gara salendo sull’ambulanza presente sul posto. Altri corridori sono riusciti a rialzarsi, ma la maggiore cautela è stata imposta per la sicurezza. Le condizioni meteo hanno influenzato anche le strategie di gara, ma al momento dell’incidente la priorità è stata garantire l’incolumità degli atleti.
Decisione della giuria e gestione della tappa
Dopo la caduta, la giuria ha valutato la situazione e ha deciso di neutralizzare la tappa. La misura consiste nel far proseguire il gruppo a velocità controllata, dietro la vettura della direzione corsa, per evitare ulteriori rischi. Fino a quel momento, erano in fuga Paleni e Van der Hoorn, distanti circa 50 secondi dal gruppo principale. L’attività agonistica si è quindi temporaneamente sospesa, lasciando i corridori a una andatura moderata, senza l’obiettivo di guadagnare tempo.
La neutralizzazione consente di gestire le operazioni di soccorso e sicurezza ma blocca ogni iniziativa di attacco degli atleti. La direzione gara mantiene il monitoraggio costante del gruppo per tutelare la salute dei corridori e potrebbe valutare modifiche al percorso o ulteriori sospensioni in caso di peggioramento del maltempo. La scelta ha creato un clima di attesa tra i tifosi e i partecipanti, una pausa forzata in questa frazione impegnativa di 227 chilometri tra le due città del sud Italia.
Impatti sullo svolgimento del giro e reazioni dei protagonisti
La neutralizzazione della sesta tappa ha avuto risvolti rilevanti nella cronaca del Giro 2025. Il ritiro di un campione come Jai Hindley rappresenta una perdita importante per la competizione, dato il suo ruolo da protagonista nelle ultime edizioni. La caduta ha spezzato la continuità del gruppo e potrebbe influire sulle tattiche delle squadre nei giorni a venire. Visti i rischi ancora presenti sulle strade bagnate, i direttori sportivi e i corridori dovranno valutare con attenzione ogni mossa.
La situazione dei fuggitivi
Paleni e Van der Hoorn, fino a quel momento in testa alla gara, si sono trovati privi di vantaggio competitivo a causa della neutralizzazione. Il gruppo, smorzando ogni iniziativa, ha ristabilito un equilibrio temporaneo. Le condizioni atmosferiche rappresentano un fattore determinante e rischiano di condizionare ulteriormente la fase centrale del Giro. La sicurezza degli atleti rimane l’obiettivo prioritario per tutti gli organizzatori, considerando la delicatezza di una gara che attraversa spesso territori con strade strette e impegnative.
Nei prossimi giorni sarà importante seguire l’evoluzione delle condizioni meteo e l’andamento della corsa nelle tappe successive, nonché monitorare eventuali effetti fisici subiti dai corridori coinvolti nella caduta di oggi. L’attenzione resta puntata sulle scelte tecniche e sulla gestione della sicurezza da parte degli organizzatori, chiamati a bilanciare ritmo e tutela degli atleti fino alla fine del Giro.