Zbigniew Boniek, vicepresidente dell’Uefa ed ex giocatore della Roma, ha espresso il desiderio di tornare a collaborare con la società giallorossa. Intervistato da Rete Sport, ha parlato delle prospettive del club e dei cambiamenti in corso a Trigoria. Il suo interesse però è legato alle decisioni della proprietà e alle regole del Fair Play Finanziario. Boniek si è inoltre soffermato sul ruolo degli attuali dirigenti e sull’allenatore Claudio Ranieri.
Il desiderio di boniek di tornare alla roma tra possibilità e condizioni
Boniek non nasconde la volontà di rientrare nella famiglia della Roma per contribuire al progetto sportivo. L’ex centrocampista polacco sottolinea che ogni sviluppo dipende però dall’approvazione della proprietà americana guidata dai Friedkin. Questo perché l’attuale scenario impone rigidi paletti economici dettati dal Fair Play Finanziario Uefa, che condizionano le mosse societarie.
Nel frattempo l’ex romanista segue con attenzione le evoluzioni interne al club capitolino: “Sto guardando con curiosità ciò che sta accadendo”, ha detto in un’intervista rilasciata ai microfoni di Rete Sport. Pur riconoscendo i vincoli normativi economici, Boniek si mostra ottimista sulla competitività della squadra per la nuova stagione: “Sono convinto che a inizio campionato la squadra sarà forte”.
Questo interesse nasce anche da un legame personale profondo con il club giallorosso dove ha lasciato un segno negli anni ’80 come calciatore tra i più amati dai tifosi romanisti.
Valutazioni sui dirigenti attuali e sull’impatto di ranieri sulla roma
Boniek evidenzia come oggi la Roma sia gestita da una triade considerata capace di mettere al centro dell’attenzione l’amore verso la maglia giallorossa. In particolare sottolinea il lavoro svolto dall’allenatore Claudio Ranieri definito “un amico” oltre che un romanista vero.
Secondo lui Ranieri è riuscito a cambiare radicalmente l’atmosfera nello spogliatoio ma anche nei confronti dei tifosi: “Ha cambiato l’atteggiamento dei giocatori e quello dei sostenitori”. Un risultato importante soprattutto dopo stagioni turbolente sotto diversi punti vista.
Quanto ai dirigenti societari Boniek cita Daniele Massara come esempio positivo nel ruolo ricoperto: lo descrive come un dirigente silenzioso ma capace, destinato ad ottenere risultati se gli verrà data piena libertà operativa all’interno dello staff tecnico ed esecutivo.
Infine menziona Gian Piero Gasperini definendolo “uno tosto” apprezzandone dedizione e metodo d’allenamento rigoroso. Ciò testimonia attenzione verso figure chiave nel futuro tecnico giallorosso anche se non direttamente coinvolte nella gestione quotidiana attuale.
I rapporti tra boniek e i friedkin nell’ambito europeo
Interpellato sulle relazioni personali con Dan Friedkin, presidente della Roma dal 2020, Zbigniew Boniek chiarisce che all’interno dell’Eca gode di buona stima generale. Friedkin viene descritto come una persona rispettata dai principali club europei per correttezza professionale e serietà umana.
A riprova del rapporto civile resta vivo il ricordo condiviso subito dopo la finale dell’Europa League disputata a Budapest nel maggio 2023 contro il Siviglia. Durante quel viaggio in aereo insieme, secondo quanto riferito da Boniek, Friedkin mostrava dispiacere per aver perso quella partita decisiva: sarebbe stata una vittoria storica utile anche per qualificarsi automaticamente alla Champions League.
Questo episodio conferma lo stretto legame fra ex giocatore ormai dirigente internazionale ed uno degli uomini chiave dietro le strategie societarie romaniste. La loro collaborazione futura resta tuttavia sospesa fino alle prossime decisioni ufficiali provenienti dalla dirigenza americana presente sul mercato calcistico italiano ed europeo.