Bologna vince la coppa italia 2025 battendo il Milan dopo 51 anni di attesa
Il Bologna conquista la Coppa Italia dopo oltre cinquant’anni, battendo il Milan 1-0 all’Olimpico di Roma, segnando una rinascita per il club e garantendosi un posto in Europa League.

Il 18 maggio 2025 il Bologna ha vinto la Coppa Italia dopo oltre 50 anni, battendo il Milan 1-0 all'Olimpico di Roma, segnando una storica rinascita del club e conquistando l'accesso all'Europa League. - Unita.tv
Domenica 18 maggio 2025 Bologna ha scritto una pagina storica del calcio italiano. Dopo più di mezzo secolo, la squadra rossoblù è tornata a sollevare la coppa italia grazie a una finale combattuta all’Olimpico di Roma, dove ha piegato il Milan per 1-0. La vittoria non rappresenta solo un trofeo, ma un segnale chiaro della rinascita di un club che ha sofferto negli ultimi anni, scacciando una lunga assenza dai palcoscenici più alti del calcio italiano e garantendosi un posto in Europa League. La sfida è stata seguita con passione da trentamila tifosi provenienti da Bologna, protagonisti di un viaggio che resterà nella memoria.
La partita all’olimpico e il pubblico: una festa di fede rossoblù
Lo stadio Olimpico di Roma ha ospitato una finale intensa e carica di emozioni. I tifosi del Bologna, arrivati in massa con un esodo record per la città, hanno colorato metà settore e hanno sostenuto la squadra per tutti i novanta minuti. Questo numero rappresenta un aumento notevole rispetto alle partecipazioni precedenti, a testimonianza dell’attaccamento della città verso la propria compagine dopo un’assenza così lunga da podio. L’intensità e il calore dei sostenitori hanno contribuito a mantenere alta la tensione agonistica, trasformando la partita in un evento vissuto in modo collettivo e sentito.
Sul prato, il Bologna ha dimostrato la sua volontà fin dai primi minuti, con una fase offensiva accorta ma senza rinunciare al coraggio. Lo spirito di squadra è stato evidente, frustrando la manovra dei rossoneri, apparsi nervosi e poco efficaci rispetto alla loro fama recente. La presenza di una figura come Vincenzo Italiano in panchina ha dato alla squadra un punto di riferimento solido. La partita si è svolta sotto gli occhi di moltissimi appassionati oltre a Jannik Sinner, tifoso milanista noto e presente in tribuna, che ha seguito la partita senza potersi godere un esito favorevole per i suoi.
I momenti salienti della partita
L’intensità del match ha mantenuto la tensione alta per tutti i novanta minuti, con il Bologna che ha saputo gestire la pressione e il Milan a cercare il pareggio senza riuscire a creare vere occasioni da gol.
Il percorso della stagione: i fattori dietro la vittoria del bologna
Questa vittoria arriva dopo un anno complicato per il Milan, alle prese con una gestione societaria traballante e un caos tecnico che ha portato a risultati insoddisfacenti. La recente conquista della Supercoppa Italia a gennaio aveva infuso entusiasmo, ma quello slancio si è presto spento. I problemi interni e la mancanza di coesione tecnica hanno impedito ai rossoneri di sviluppare un gioco fluido.
Per il Bologna, invece, la stagione si è articolata intorno alla capacità di tenere alta la concentrazione nonostante le difficoltà, aggrappandosi a giocatori chiave e a una strategia tattica chiara. Il tecnico italiano, che aveva accumulato esperienza e diverse finali perse con la Fiorentina, ha raccolto i frutti dello sforzo, conquistando il primo trofeo importante dopo diverse sfide infruttuose. I rossoblù hanno giocato con testa e muscoli, sapendo gestire la pressione e sfruttare le occasioni con prontezza. A differenza del Milan, il Bologna non ha subito la pressione, dando prova di solidità sottoporta e resistenza difensiva.
Il ruolo della guida tecnica
La strategia di Vincenzo Italiano si è rivelata fondamentale per la conquista della coppa, grazie a una gestione equilibrata della squadra e dei momenti chiave in campo.
Analisi della finale: turni chiave, protagonisti e cambi decisivi
Sin dall’avvio, la squadra di Italiano ha mostrato un atteggiamento aggressivo, spingendo nella metà campo avversaria e cercando di tenere sotto controllo il gioco. Le prime azioni hanno visto qualche tentativo rossonero con Jovic e Leao ma senza concretezza. L’attaccante Ndoye si è messo in luce con un gol tempestivo poco dopo l’inizio della ripresa, sfruttando una palla vagante tra i difensori milanesi.
Il Milan ha provato a reagire, ma i cambi fatti da Conceiçao non hanno prodotto l’effetto sperato. Joao Felix, Gimenez e Walker sono entrati nel tentativo di rompere l’equilibrio, ma la fase difensiva e il portiere Skorupski sono rimasti padroni della situazione, limitando le occasioni avversarie. Solo nell’ultimo minuto di gioco sono arrivati alcuni pericoli, comunque mai concreti a sufficienza per impedire al Bologna di controllare il vantaggio fino al triplice fischio.
Gestione dei cambi e dinamiche di gioco
A sottolineare la differenza di energia tra le due squadre anche le scelte in campo: Italiano ha attuato una gestione equilibrata dei cambi per mantenere freschi i suoi uomini chiave, tra cui Orsolini e Castro, fondamentale nel legare centrocampo e attacco. Per il Milan, invece, la girandola di cambi e l’incapacità di ricreare pericoli concreti ha tradito una squadra già in affanno da tempo.
Le ripercussioni per milan e bologna dopo la finale
La sconfitta segna un punto di svolta per il Milan. Una stagione trascorsa tra scossoni interni e risultati altalenanti apre la necessità di una nuova fase, tra riflessioni sulle scelte tecniche e una possibile ristrutturazione della rosa nel prossimo mercato estivo. A Milanello si profila un deciso cambiamento, mentre la società dovrà ritrovare equilibrio per provare a tornare competitiva.
Bologna, invece, raccoglie i frutti di anni di lavoro sul campo con giocatori che hanno mostrato determinazione e una guida tecnica capace di trarre il meglio dal collettivo. Il trofeo rappresenta un ritorno alla ribalta per il club, un segnale che la squadra può ambire a nuovi traguardi. La qualificazione all’Europa League conseguita con questo successo dovrebbe garantirgli maggiore visibilità e un’occasione per rafforzarsi nel corso del 2025.
Un successo storico per il tecnico e la città
Il tecnico Italiano entra nella storia del club, portando finalmente in alto il trofeo più ambito nel calcio nazionale, aggiungendo un capitolo importante alla sua carriera e alla storia del Bologna. La città, i tifosi e la squadra si preparano a vivere nuove sfide, con lo spirito di chi sa di aver superato un traguardo atteso da decenni.