L’evento più atteso di pallacanestro femminile europeo torna in Italia dopo quasi vent’anni. Dal 18 al 21 giugno il paladozza di Bologna diventerà il teatro di uno dei gironi finali degli europei, in una competizione che per la prima volta si svolge contemporaneamente in quattro paesi: Italia, Grec, Repubblica Ceca e Germania. Il girone b, quello che ospita l’Italia, propone sfide di alto livello con avversarie come Serbia, Slovenia e Lituania. Le azzurre puntano a conquistare almeno uno dei primi due posti per andare avanti nel torneo.
Il ritorno degli europei di pallacanestro femminile in italia dopo diciotto anni
L’Italia non ospita un girone finale degli europei di pallacanestro femminile dal 2007, quando l’evento si svolse in Abruzzo. Questa volta si rompe la tradizione di una singola nazione organizzatrice e il torneo si allarga a quattro paesi europei. L’iniziativa mira a coinvolgere più città e ampliare l’attenzione per la pallacanestro femminile.
Bologna e il suo paladozza, conosciuto come il tempio del basket della città, sono stati scelti come sede italiana. Questo impianto ha una lunga storia e una passione radicata per lo sport del canestro. Il pubblico locale potrà assistere a uno dei gironi più impegnativi, detto girone di ferro, perché vede scontrarsi squadre con esperienza e talento.
Il fatto che il torneo tocchi anche la Grec, Repubblica Ceca e Germania sottolinea la crescente attenzione verso il basket femminile in vari contesti europei. Ogni sede presenta impianti e organizzazioni con caratteristiche diverse, necessario per sostenere le esigenze tecniche e logistiche della manifestazione.
Le avversarie delle azzurre nel girone b e sfide decisive per il passaggio del turno
Il girone b mette l’Italia davanti a tre avversarie di livello: Serbia, Slovenia e Lituania. Queste squadre hanno giocatrici con esperienza internazionale e risultati importanti alle spalle. Ogni partita rappresenta un banco di prova per le azzurre, chiamate a dimostrare la propria forza fisica e tattica.
La Serbia, reduce da risultati positivi nei recenti tornei europei, si presenta come una rivale temibile sia sotto canestro che nella gestione dei momenti chiave. La Slovenia è salita in evidenza negli ultimi anni grazie a un gruppo giovane con buone capacità tecniche. La Lituania propone un mix di esperienza e freschezza, con giocatrici capaci di cambiare ritmo nella gara.
Per l’Italia riuscire a piazzarsi nei primi due posti significa garantirsi l’accesso alla fase a eliminazione diretta, l’obiettivo minimo per continuare la propria corsa nel torneo. Ogni incontro richiederà concentrazione e organizzazione. La pressione cresce a ogni minuto, specie perché competere davanti al proprio pubblico aggiunge una spinta emotiva forte.
Il roster dell’italia: un gruppo giovane con qualche eccezione e motore emotivo
La squadra italiana è composta principalmente da giocatrici under 30. Un segnale di fiducia verso il ricambio generazionale e una strategia di investire sulle giovani promesse del basket femminile nazionale. L’unica giocatrice con più esperienza è la capitana 34enne Laura Spreafico, al suo primo europeo, nonostante l’età.
La presenza di Spreafico, anche se esordiente a questo livello, aggiunge un elemento di maturità e guida dentro e fuori dal campo. Il fatto che l’esordio avvenga in Italia, davanti a un pubblico di casa, rende tutto più intenso e carico di significato per lei e le compagne.
Il gruppo si è radunato già da metà maggio per lavorare insieme, affinare schemi e costruire intesa. La squadra punta a sfruttare la spinta del paladozza, il sostegno dei tifosi e la volontà di dimostrare il proprio valore tra le migliori d’Europa. La composizione del roster racconta anche una scelta tecnica precisa: un equilibrio tra corsa, agilità e determinazione.
Presentazione ufficiale a bologna con autorità sportive e figura simboliche del basket italiano
L’inizio del torneo a Bologna è stato annunciato in una conferenza stampa nella sede della Regione Emilia-Romagna. Erano presenti il governatore Michele De Pascale, l’assessora regionale allo sport Roberta Frisoni e la collega del comune di Bologna Roberta Li Calzi. La partecipazione delle autorità locali riflette l’importanza dell’evento per il territorio.
Il presidente della federazione italiana pallacanestro Gianni Petrucci ha sottolineato come lo sport riservi sempre sorprese. Ha ricordato un episodio calcistico degli europei del 1992, quando la Danimarca sostituì all’ultimo momento la Jugoslavia e raggiunse risultati inaspettati. Petrucci ha parlato anche della sua esperienza e delle vittorie ottenute a vari livelli, ma ha detto che una gioia come quella di vincere un europeo di basket femminile manca ancora.
Ha citato poi la storica medaglia d’argento ottenuta dall’Italia a Brno nel 1995 e il successo del bronzo a Cagliari nel 1974. Questa stagione vuole rappresentare un’occasione di riscatto e crescita. La squadra e lo staff tecnico sono apparsi motivati davanti ai media, pronti a dare il massimo.
Andrea Capobianco, allenatore del team, e il capo delegazione Roberto Brunamonti, volto storico della pallacanestro italiana, hanno trasmesso volontà e determinazione. Brunamonti ha ricordato che il gruppo ha lavorato tanta tempo insieme, trasformandosi da un semplice insieme di atlete a una squadra coesa capace di sfide importanti. Il torneo a Bologna si preannuncia così un appuntamento cruciale per il basket femminile italiano.