La cessione di Dan Ndoye dal Bologna al Nottingham Forest per 40 milioni più 5 di bonus ha scatenato un acceso dibattito sulle valutazioni dei giocatori oggi. Franco Causio, ex campione del mondo e storico esterno offensivo, ha giudicato la cifra esagerata. Intanto si parla anche di altri giovani e di strategie di mercato in vista della nuova stagione.
Ndoye al Nottingham Forest, una cifra che fa rumore
Il Bologna ha chiuso per Ndoye a un totale di 45 milioni, bonus compresi. Una cifra alta, che colloca il ragazzo tra i più pagati nella sua posizione. Ma in tanti si chiedono se il valore corrisponda davvero alle sue qualità e alla sua crescita fin qui.
Ndoye ha mostrato tecnica e velocità, elementi che hanno spinto il prezzo verso l’alto. Il Bologna ci guadagna, certo, ma resta il dubbio che il mercato stia gonfiando troppo le richieste per giovani non ancora affermati a livello internazionale. Il Nottingham Forest, che punta a consolidarsi in Premier, ha deciso di investire forte sul suo talento, vedendolo come una pedina importante per il futuro.
Causio: “40 milioni per Ndoye? Troppi”
Franco Causio, ex esterno di Juventus e Udinese, non ha usato mezzi termini su Radio Kiss Kiss. Secondo lui, spendere 40 milioni per Ndoye è un’esagerazione. Ricordando i tempi suoi e di Bruno Conti, ha sottolineato come certi prezzi oggi siano impensabili allora.
Non ha messo in dubbio le qualità del ragazzo, ma ha osservato come spesso i numeri del mercato siano scollegati da quello che i giocatori dimostrano in campo, specie quando sono ancora agli inizi. Un confronto tra epoche diverse che mette in evidenza quanto siano cresciute le cifre e l’importanza degli investimenti sui giovani.
Napoli cambia mira, Chiesa nel mirino
Il Napoli, che aveva seguito Ndoye, ora sembra guardare altrove. Dopo la cessione al Nottingham Forest, gli azzurri potrebbero puntare su nomi più esperti. Causio ha indicato Federico Chiesa come un’opzione valida per rinforzare le fasce.
Chiesa, secondo lui, ha qualche pecca nel gioco difensivo e nel cross, ma resta un attaccante capace di calciare bene e di saltare l’avversario uno contro uno. Il suggerimento è che Spalletti lavori su questi aspetti per tirare fuori il meglio dall’ex Fiorentina.
La scelta di un giocatore già affermato come Chiesa riflette la necessità di non affidarsi solo ai giovani, ma di bilanciare la squadra con elementi più rodati e affidabili.
Giovani da seguire e speranze per la Nazionale
Durante l’intervista, Causio ha parlato anche di altri giovani promettenti. Tra questi, Lorenzo Lucca, attaccante con buona fisicità e corsa decisa. L’ex campione spera che Lucca riesca a diventare un titolare della Nazionale.
Ha sottolineato come Lucca possa imparare molto da giocatori esperti come Romelu Lukaku, soprattutto nel modo di gestire il corpo e i movimenti in area. Il ragazzo ha qualità tecniche, ma deve ancora fare esperienza sul campo per crescere.
Questo fa capire come il calcio italiano guardi con attenzione ai nuovi talenti, ma sappia anche che per emergere serve tempo e un percorso guidato da allenatori e compagni esperti.
Le parole di Causio ricordano che, alla fine, il valore di un calciatore si misura in campo, con i risultati e la capacità di adattarsi alle diverse situazioni.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Andrea Ricci