Berrettini racconta la sua visita al Quirinale: tra formalità e selfie con Mattarella

Matteo Berrettini racconta la sua emozionante visita al Quirinale del 15 gennaio 2025, dove ha incontrato il presidente Sergio Mattarella per celebrare i successi dell’Italia nella Coppa Davis e Billie Jean King Cup.
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Berrettini racconta la sua visita al Quirinale: tra formalità e selfie con Mattarella - unita.tv

Matteo Berrettini, tennista italiano di fama internazionale, ha condiviso aneddoti divertenti e interessanti riguardo alla sua recente visita al Quirinale, in compagnia della squadra italiana di tennis. L’incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha offerto spunti di riflessione sulla vita da atleta e sull’importanza di momenti istituzionali come questo, che celebrano i successi sportivi nazionali.

La visita al Quirinale: emozioni e formalità

Durante un episodio del podcast Tintoria, Berrettini ha descritto la sua esperienza al Quirinale, dove si è recato per celebrare i trionfi dell’Italia nella Coppa Davis e nella Billie Jean King Cup. L’atmosfera era carica di emozione, e il tennista ha rivelato di essersi sentito più a disagio rispetto a quando si trova in campo. “Mi sono vestito di tutto punto, in giacca e cravatta. È stata una mattinata diversa dalle altre, emozionante”, ha dichiarato. La formalità dell’evento ha rappresentato un cambiamento radicale rispetto al suo abbigliamento abituale, composto da tute e pantaloni comodi.

L’impatto iniziale è stato notevole, con il rigore dell’ambiente istituzionale che contrasta con la spontaneità che si è manifestata successivamente. Berrettini ha raccontato come, una volta superati i controlli di sicurezza, l’atmosfera si sia trasformata in un momento di convivialità e divertimento. “C’è questo rigore, con i corazzieri, le guardie, ma poi appena giri l’angolo senza telecamere è la sagra del selfie”, ha aggiunto, descrivendo come i presenti abbiano chiesto foto e autografi, rendendo l’incontro più informale e accessibile.

Sicurezza e sorprese al Quirinale

Un aspetto che ha colpito Berrettini è stato il livello di sicurezza riscontrato all’ingresso del Quirinale. “Sembra come a Fiumicino“, ha commentato, riferendosi ai controlli rigorosi, tra cui telecamere a infrarossi e metal detector. Questa attenzione alla sicurezza ha creato un contrasto netto con l’atmosfera più rilassata che si è respirata all’interno, dove il tennista e i suoi compagni hanno potuto scattare foto e firmare palline da tennis per i fan.

Berrettini ha sottolineato come, nonostante la formalità dell’incontro, ci siano stati momenti di leggerezza e interazione con il pubblico. “Noi tutti pronti per il discorso del presidente ed è arrivato uno con due palline da tennis per il figlio e le abbiamo firmate”, ha raccontato, evidenziando la gioia di poter interagire con i fan e di rendere il momento memorabile.

Un presidente appassionato di tennis

Durante l’incontro, Berrettini ha avuto l’opportunità di conversare con il presidente Mattarella, scoprendo con sorpresa la sua conoscenza approfondita del tennis. “Non pensavo che, in mezzo a tutti questi impegni istituzionali, seguisse il tennis così”, ha affermato. Il presidente ha dimostrato di essere un attento osservatore degli eventi tennistici, commentando partite specifiche e offrendo consigli motivazionali.

Berrettini ha ricordato un episodio in cui Mattarella ha fatto riferimento a un momento cruciale di una partita, dimostrando di essere un vero appassionato. “È stato molto carino, mi ha fatto piacere vederti tornare”, ha detto il tennista, evidenziando l’umanità e la disponibilità del presidente, che ha saputo creare un’atmosfera di sostegno e incoraggiamento.

Un incontro memorabile e divertente

L’esperienza al Quirinale si è rivelata non solo un’importante occasione istituzionale, ma anche un momento di divertimento e leggerezza. Berrettini ha raccontato un episodio curioso riguardante un corazziere, che, nonostante il suo ruolo formale, ha ceduto alla tentazione di scattare un selfie. “I corazzieri incutono molto timore, ma l’altra volta mi successe che uno di loro aveva perso completamente pure lui… selfie, cose così”, ha concluso il tennista, sottolineando come anche in un contesto così ufficiale ci sia spazio per la spontaneità e il sorriso.

La visita al Quirinale ha rappresentato un momento significativo per Berrettini e la squadra italiana, unendo sport e istituzioni in un incontro che ha celebrato i successi e la passione per il tennis nel nostro paese.

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