Home Aurelio de laurentiis su il Napoli: tra il quarto scudetto, i progetti per il Maradona e il futuro di Conte

Aurelio de laurentiis su il Napoli: tra il quarto scudetto, i progetti per il Maradona e il futuro di Conte

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, discute ambizioni europee, progetti per lo stadio Maradona e conferma Antonio Conte come allenatore, sottolineando l’importanza di un legame forte con la città.

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, riflette sul quarto scudetto, i progetti per lo stadio Maradona, la conferma di Conte e i prossimi festeggiamenti, sottolineando l’importanza di continuità, innovazione e legame con la città. - Unita.tv

Il presidente del Napoli, aurelio de laurentiis, ha parlato su radio CRC nei giorni successivi alla vittoria del quarto scudetto. Tra riflessioni sulla storica stagione, le ambizioni europee e gli interventi sullo stadio Maradona, ha illustrato i piani per la squadra e la città. Le sue parole sono arrivate tra commenti sul rapporto con il tecnico Conte e la voglia di mantenere alta la tensione anche dopo il successo.

L’incredibile record di de laurentiis: 400 film e nessun insuccesso

De laurentiis ha messo subito in luce la sua esperienza pluridecennale da produttore cinematografico, ricordando come in quaranta anni abbia realizzato circa 400 film senza mai registrare un insuccesso. Ha sottolineato che, analogamente con il Napoli, la sua filosofia si basa sull’essere sempre affamati di risultati nuovi, evitando la noia della continuità. Secondo lui, bisogna creare un senso di novità e imprevedibilità, come se ogni stagione rappresentasse un debutto, mantenendo viva l’attenzione di tifosi e pubblico. Questa mentalità non riguarda soltanto il cinema, ma anche la gestione della squadra.

Pensieri sul futuro del napoli

De laurentiis ha insistito sull’importanza di non fermarsi al successo appena raggiunto, ma di progettare sempre una crescita costante. Il Napoli, nella sua visione, dovrà spingersi oltre la dimensione locale e cercare risultati anche nelle competizioni europee. L’identità del club, per il presidente, è intrecciata a questa idea di fame e impegno continuo, che non deve mai lasciar spazio alla rilassatezza o all’abitudine.

Il maradona tra problemi di distanza e progetti di restyling

Uno dei temi affrontati con precisione riguarda il San Paolo, oggi intitolato a Diego Armando Maradona. De laurentiis ha riconosciuto un problema fondamentale nel suo funzionamento: la distanza tra il pubblico e il campo di gioco. Parlando da napoletano, ha evidenziato che i tifosi al Maradona valgono quasi come il dodicesimo o anche quattordicesimo uomo in campo, per il calore che riescono a trasmettere alla squadra.

Eppure questa forza potrebbe aumentare se gli spettatori fossero più vicini al terreno di gioco, come accade negli stadi più moderni e funzionali. Il presidente ha spiegato che sta valutando i costi per riattivare il terzo anello dello stadio e per prevedere la realizzazione di 45 salottini, ambienti più riservati che potrebbero ospitare gruppi di tifosi in modo confortevole. Questi interventi dovrebbero migliorare l’atmosfera e rafforzare il legame tra squadra e pubblico.

Attenzione al legame con la città

Questo progetto implica scelte precise sulla ristrutturazione dell’impianto e riflette un lavoro di grande attenzione per mantenere vivo lo spirito napoletano. Nel contesto di una città che vive il calcio come un evento collettivo e viscerale, il Maradona resta un simbolo centrale e si sta cercando di renderlo più funzionale senza perdere la sua identità.

Il futuro di conte e la conferma del presidente

I giornalisti hanno inevitabilmente domandato a de laurentiis quale sarà il destino di Antonio Conte sulla panchina del Napoli. La risposta è stata chiara e senza ambiguità: Conte rimarrà. Il presidente ha definito l’allenatore “un grandissimo tecnico e un uomo straordinario”, sottolineando che ha continuato a stupirlo con il suo atteggiamento dentro e fuori dal campo.

Un episodio personale ha colpito de laurentiis: Conte, quella mattina, probabilmente si sarebbe recato a pregare per il piccolo Daniele, gesto che il presidente ha commentato con gioia. Questo particolare, più umano che tecnico, ha rafforzato l’immagine di un allenatore impegnato non solo nello sport, ma nella comunità.

Contratto e stabilità

Conte ha ancora un contratto di tre anni, qualcosa di solido che dovrebbe evitare speculazioni. Sul futuro non sono previste sorprese, almeno per ora. Questo elemento offre stabilità al progetto Napoli e conferma la scelta di puntare su una guida tecnica competente e motivata.

Festeggiamenti e viaggi istituzionali: la sfilata e l’incontro con il papa

De laurentiis ha svelato due appuntamenti importanti per i prossimi giorni. Intanto lunedì è prevista una parata con la squadra a bordo di un bus scoperto, un momento di festa per fare sfoggio del titolo conquistato e per coinvolgere direttamente i tifosi napoletani. Questa iniziativa era già stata chiesta durante il terzo scudetto proprio per portare la squadra a contatto con la città in maniera diretta e spontanea.

Il bus scoperto rappresenta un’immagine molto cara a Napoli, perché permette al pubblico di vedere bene i giocatori e partecipare attivamente al raduno festoso. De laurentiis ha fatto notare che questa scelta dimostra il rapporto speciale tra squadra e città, un legame che si nutre di presente e di memoria.

Visita a roma e incontro con papa francesco

Il giorno successivo la delegazione del Napoli, insieme al presidente e ad altri componenti, andrà a Roma per un incontro con Papa Francesco. Una visita formale che il presidente ha preferito tenere riservata ai giocatori fino a poco prima della partenza. L’appuntamento ha un significato di alto valore morale e sociale: il Napoli si presenta come una realtà capace di unire sport, fede e comunità, dando così un’immagine più ampia del club.

Il messaggio finale di de laurentiis verte sulla sicurezza durante i festeggiamenti. Ha invitato tutti ad affrontare i momenti di gioia in modo responsabile, tenendo presente che la salute resta il bene più prezioso per ciascuno. Questo richiamo arriva in un momento in cui la città celebra con entusiasmo, ma non può trascurare l’attenzione per il bene comune.