Con la sessione finale che assegna ben 26 titoli, la giornata di atletica in programma ha visto sfidarsi i migliori atleti italiani in gare che hanno confermato tendenze e lanciato nuovi protagonisti. Tra conferme e prestazioni che ribadiscono il valore degli specialisti, spiccano nomi noti ma anche rientri importanti, con gare seguite da un pubblico attento e appassionato.
Doppietta dei carabinieri nei 400 metri: scotti e polinari dominano la pista
La gara dei 400 metri ha registrato un netto dominio per i Carabinieri, con Edoardo Scotti e Anna Polinari in testa fin dall’inizio. Scotti ha chiuso in 45.79, una misura che sottolinea la continuità nelle sue performance degli ultimi mesi. Alle sue spalle, Vladimir Aceti delle Fiamme Gialle ha ottenuto 46.40, mentre Brayan Lopez delle Fiamme Azzurre ha chiuso terzo con 46.74.
Polinari ha approcciato la gara con una partenza decisa e ha mantenuto il ritmo forte per completare il giro in 51.77, staccando con una certa distanza Alessandra Bonora. La vittoria di entrambi conferma la solidità degli atleti del reparto sportivo dell’Arma, capaci di gestire la pressione in una giornata cruciale del campionato.
Gli ostacoli: Sibilio e Muraro si aggiudicano le finali con tempi di rilievo
La gara dei 400 ostacoli maschile ha visto ancora una volta Alessandro Sibilio delle Fiamme Gialle confermarsi protagonista assoluto. Il suo tempo di 48.95 rappresenta un passo avanti importante, abbassando ulteriormente il muro dei 49 secondi, mantenendo così la sua leadership stagionale. Vittorio Ghedina dell’Atletica Meneghina ha difeso con forza il secondo posto, fermando il cronometro a 49.96, un risultato che segna un progresso rispetto alle scorse gare.
Nella competizione femminile, la valdostana Alice Muraro dell’Aeronautica ha dominato la scena, migliorando il suo personale di tre centesimi con 54.57. Questo successo arriva dopo il suo recente trionfo al mondiale universitario di Bochum, dimostrando la sua crescita costante in questa specialità.
800 metri donne e uomini: gare combattute e ritorni importanti in pista
Netta la scena negli 800 metri femminili, dove Laura Pellicoro ha dettato il ritmo per 700 metri, ma è stata superata da Eloisa Coiro sull’ultimo rettilineo. La svolta si è vista negli ultimi 60-70 metri con Marta Zenoni della Luiss, che ha confermato un ritorno brillante sul palcoscenico italiano prendendosi il titolo che dieci anni fa conquistò per la prima volta da giovanissima a Torino, a soli 16 anni.
La gara maschile degli 800 metri ha mostrato un susseguirsi di cambi di ritmo. Catalin Tecuceanu ha accelerato a 300 metri dal traguardo. Poi Francesco Pernici ha risposto con un altro sprint a 200 metri dalla fine, seguito da Giovanni Lazzaro. Nonostante le variazioni nel passo, le posizioni finali sono rimaste stabili fino alla conclusione della prova.
I 200 metri: Desalu e Kaddari si confermano protagonisti nella velocità
Nel secondo giro dei 200 metri, Fausto Desalu ha messo a segno un’altra vittoria dopo il successo nei 100 metri, fermando il cronometro a 20.66. Il risultato conferma il suo livello nei due traguardi veloci della pista.
Tra le donne, Dalia Kaddari si è imposta con un tempo di 23.23, rafforzando il suo ruolo di riferimento in questa distanza. La specialista sarda ha mostrato decisione e buon controllo durante la finale, tagliando il traguardo davanti alle avversarie.
Salto In Lungo, peso e 1500: Larissa Iapichino, Fabbri e Battocletti si distinguono
Larissa Iapichino ha ottenuto il quarto titolo italiano all’aperto nel salto in lungo, con una misura di 6,78 metri al quarto tentativo. La fiorentina ha confermato di mantenere una certa costanza nei risultati dopo una stagione ricca di impegni.
Daisy Osakue ha aggiunto al titolo del disco, conquistato il giorno prima, quello del lancio del peso. Si tratta di una disciplina in cui non gareggia abitualmente, ma che le ha permesso di ampliare il proprio palmarès nazionale.
Leonardo Fabbri si è imposto nel peso maschile con la miglior prestazione stagionale di 22,82 metri. Ha preceduto Chris Weir, secondo a 21,02, e Marco Ponzio, terzo con 20,38. Nei 1500 metri uomini, Pietro Riva ha battuto Pietro Arese con un tempo di 3:41.53 contro 3:42.58.
Nella stessa distanza al femminile, Nadia Battocletti ha esercitato un netto dominio, confermando la sua supremazia sulle medio-lunghe distanze italiane.
Incidente A Tamberi e sviluppo della gara del salto in alto
Il campione Gianmarco Tamberi ha vissuto una giornata complicata durante la finale del salto in alto. Ancora lontano dalla forma ottimale, ha commesso tre errori consecutivi a 2,16 metri, segnando così l’uscita di scena dalla gara. La sua assenza dal podio ha lasciato spazio ai contendenti come Sioli, Fassinotti, Lando e Meloni, che hanno preso in mano la situazione fino alla fine.
Landa e gli altri si sono così alternati nelle posizioni davanti, dando vita a una competizione intensa, che ha tenuto alta l’attenzione fino all’ultimo salto disputato.
Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2025 da Rosanna Ricci