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Atleti special olympics e ministra locatelli insieme per promuovere inclusione attraverso il canottaggio a roma

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La promozione dello sport unificato come veicolo di inclusione sociale ha trovato una vetrina importante a Roma, nell’impianto sportivo Acqua Acetosa del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo. Qui, atleti con e senza disabilità intellettive si sono riuniti per una prova di canottaggio che ha voluto sottolineare il valore dell’attività sportiva come strumento di confronto e crescita personale. L’evento, sostenuto da Special Olympics Italia e da importanti rappresentanti istituzionali e internazionali, ha mostrato come il canottaggio unificato possa avvicinare realtà diverse dando vita a un’esperienza reale di inclusione.

Il ruolo del team special olympics rcc tevere remo nel canottaggio unificato

Il team Special Olympics Rcc Tevere Remo rappresenta una realtà consolidata nel panorama sportivo per atleti con disabilità intellettive in Italia. Attivo da circa vent’anni, questo gruppo nasce dall’impegno di Paolo Ramoni, coordinatore tecnico nazionale per Special Olympics e referente della Federazione Italiana Canottaggio . Con circa 70 atleti iscritti, il team lavora con regolarità sotto la guida della coach Livia Ravoni.

Gli allenamenti si svolgono in un ambiente dove la determinazione e la passione si uniscono alla voglia di migliorarsi. Il team racconta così una storia di costante dedizione che ha portato il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo a diventare un punto di riferimento per il canottaggio unificato. Daniele Masala, presidente del circolo, ha più volte ribadito come questa iniziativa rispecchi la Carta Olimpica, ricordando l’impegno preso fin dal 1894 per eliminare le discriminazioni nello sport.

La collaborazione con la Federazione Italiana Canottaggio ha tracciato un percorso di regolarizzazione per la partecipazione di atleti con disabilità intellettive sia agli allenamenti sia alle gare, non solo nell’ambito di Special Olympics. Questo ha aperto la strada a più circoli italiani che ora accolgono queste attività, promuovendo il canottaggio in barche da due, quattro e singole e incentivando l’autonomia degli atleti. Così è nato uno spazio dove persone con capacità diverse remano insieme, creando un valore sociale che va oltre la semplice competizione.

La partecipazione attiva della ministra alessandra locatelli e il significato dello sport unificato

Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, ha preso parte all’evento rompendo gli schemi della semplice presenza istituzionale. Per la prima volta si è cimentata in un’esperienza di canottaggio insieme agli atleti, provando direttamente le emozioni e le difficoltà di uno sport che unisce persone con background diversi.

La ministra ha raccontato di aver sentito il sostegno e l’incoraggiamento del gruppo durante la remata, sottolineando il clima positivo che si crea grazie allo sport unificato. “La sua partecipazione non è stata solo simbolica, ma ha rappresentato un gesto di vicinanza ai temi dell’inclusione, ampliando l’attenzione pubblica su una disciplina che può offrire nuove opportunità di aggregazione e crescita.”

Lo sport unificato, nella pratica vista quel pomeriggio sul Tevere, ha mostrato una dimensione umana forte, capace di mettere insieme capacità diverse attraverso un obiettivo comune. Locatelli ha messo in evidenza questa caratteristica, evidenziando come il canottaggio possa coinvolgere tutti in una sfida condivisa, fatta di ritmo, forza e complicità.

La presenza internazionale e la crescita del canottaggio in special olympics italia

L’evento romano ha attirato l’attenzione di figure di rilievo nel movimento Special Olympics a livello globale ed europeo. Tra loro Shawn Ferguson, Chief Global Government Relations Officer di Special Olympics International, e David Evangelista, presidente di Special Olympics Europe Eurasia, hanno partecipato attivamente alla giornata.

Ferguson ha definito l’esperienza “fantastica”, sottolineando come la pratica diretta con gli atleti abbia offerto una nuova prospettiva sul valore di Special Olympics. Ha anche messo in luce lo spirito di accoglienza tipico di questa comunità, dove si valorizzano lo sforzo e il divertimento sopra ogni risultato tecnico.

David Evangelista ha invece richiamato l’importanza di ampliare l’offerta sportiva per gli atleti con disabilità intellettive. Il canottaggio rappresenta, secondo lui, una disciplina chiave per dare più opportunità di allenamento e competizione. Ha ringraziato Special Olympics Italia e la ministra Locatelli per aver organizzato una manifestazione sul Tevere, fiume ricco di storia e simboli, auspicando un futuro in cui il canottaggio possa entrare tra le discipline ufficiali dei Giochi Mondiali Estivi di Special Olympics.

Un evento per il futuro del canottaggio unificato

L’evento ha quindi rappresentato una tappa significativa nella diffusione del canottaggio unificato, definito non solo come attività sportiva ma come strumento per promuovere rispetto e amicizia fuori da ogni barriera. Grazie a questa iniziativa, il movimento italiano punta a consolidare una disciplina in crescita e a diffonderla a livello internazionale, favorendo così nuove alleanze e momenti di incontro.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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