Nel match decisivo per il quarto posto di Serie A, l’Atalanta ha superato la Roma con un 2-1 che vale la qualificazione alla prossima Champions League. La squadra di Gasperini ha sfruttato al meglio le occasioni, mentre i giallorossi hanno perso l’imbattibilità che durava da 19 turni e ora rimangono dietro Lazio e Juventus in classifica. Un risultato che segna una svolta importante nella lotta per l’accesso alla massima competizione europea per club.
La partita si decide negli ultimi momenti grazie a sulemanà , riserva che segna il gol della vittoria
La sfida si è giocata senza esclusione di colpi, con un ritmo sostenuto e diversi capovolgimenti di fronte. Il primo gol è arrivato già nei primi minuti grazie a Ademola Lookman, bravo a girarsi e calciare sul secondo palo dopo un assist di De Ketelaere. La Roma però ha risposto alla mezzora con Bryan Cristante, che di testa ha pareggiato sfruttando un cross dalla destra di Soulé. I giallorossi hanno avuto diverse occasioni per ribaltare il risultato, ma alcune manovre non hanno avuto esito per errori o parate decisive di Carnesecchi, che si è dimostrato attento.
La panchina atalantina fa la differenza nel secondo tempo
Nel secondo tempo è proprio la panchina atalantina a fare la differenza. Ibrahim Sulemanà , centrocampista arrivato dal Cagliari e con appena otto presenze stagionali, ha trovato la rete del 2-1 poco dopo il 30’. Il suo destro lungo linea ha superato Svilar, portiere della Roma, confermando la capacità dell’Atalanta di mettere in campo soluzioni alternative capaci di decidere partite importanti. La rete è stata soggetta a breve verifica per un presunto tocco di mano, ma alla fine è stata convalidata.
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Il var e le decisioni arbitrali al centro delle polemiche per la roma, che recrimina un rigore tolto
La gara però non è stata priva di contestazioni. Al 18’ del secondo tempo l’arbitro Sozza ha fischiato un calcio di rigore favorevole all’Atalanta per un presunto fallo di Pasalic su Koné, ma dopo la revisione Var ha annullato la decisione. La moviola ha dunque inciso su un momento cruciale della partita, alimentando lo sfogo finale di Claudio Ranieri, tecnico della Roma, che si è dichiarato amareggiato per questo episodio, considerandolo determinante nella dinamica del match. La tensione è salita anche nel finale, quando una mini rissa ha coinvolto entrambe le squadre durante l’ultimo calcio d’angolo a favore dei nerazzurri.
Amarezza e sanzioni disciplinari per la roma
Questa scelta arbitrale ha lasciato l’amaro in bocca alla Roma, soprattutto perché il rigore avrebbe potuto cambiare il destino della partita. Al contempo, i giallorossi hanno dovuto fare i conti anche con sanzioni disciplinari. Al termine del match Djimsiti ha ricevuto un cartellino giallo che farà saltare la prossima partita al giocatore, mentre la Roma si prepara a una corsa serrata per mantenere vivo il sogno di Champions nelle ultime due giornate.
La classifica e le prospettive dopo il match: atalanta ormai matematicamente in champions, roma ancora in cerca
Con questo successo, l’Atalanta sale a quota 71 punti, piazzandosi stabilmente al terzo posto e conquistando la qualificazione diretta alla fase a gironi di Champions League per la quinta volta in sette anni. La squadra bergamasca ha così confermato il proprio rango nelle posizioni che contano, mantenendo una stagione positiva nonostante qualche difficoltà di organico e qualche infortunio.
La Roma, invece, resta dietro la Lazio e la Juventus e vedrà impegnate le ultime due giornate come un test senza più vere speranze per la qualificazione. La sconfitta non solo ha interrotto la striscia di imbattibilità che andava avanti da 19 partite, ma ha anche complicato le ambizioni europee. I giallorossi cercano di riorganizzarsi in vista del futuro, con un impegno ridotto negli ultimi turni e la volontà di evitare guai maggiori.
Intensità e determinazione decidono la sfida
Gasparini e Ranieri hanno così visto una partita intensa e combattuta, decisa alla fine dalla determinazione di giocatori chiamati a incidere in ruoli di secondo piano. L’Atalanta si assicura un posto importante in Europa e chiude la lotta per il quarto posto lasciando la Roma a un passo dal traguardo ma ancora fuori.