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Arensman sorprende nel tappone pirenaico, Pogacar tiene il comando con calma

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Arensman trionfa nel tappone pirenaico, Pogacar resta leader. - Unita.tv
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Nel tappone pirenaico del Tour de France 2025, tra le montagne leggendarie come il Tourmalet, è stato il giovane olandese Thyman Arensman a prendersi la scena con una fuga solitaria che nessuno si aspettava. Il campione sloveno Tadej Pogacar ha preferito non forzare troppo, battendo il rivale Jonas Vingegaard in volata per il secondo posto e consolidando un vantaggio importante in classifica. La tappa ha visto anche il ritiro a sorpresa di Remco Evenepoel, mentre il tedesco Florian Lipowitz si è preso il terzo posto provvisorio.

Pogacar controlla senza strafare nel giorno più duro

Nel tappone pirenaico, la tappa più tosta finora, Pogacar ha scelto la strada della prudenza. Sul traguardo di Luchon-Superbagnères ha mantenuto un ritmo calcolato, tenendo dietro Vingegaard solo allo sprint per il secondo posto, dietro ad Arensman. Così ha guadagnato qualche secondo in più, portando il vantaggio in classifica generale a 4’13” sul danese.

Con decine di chilometri di salite alle spalle e montagne come il Tourmalet che tolgono il fiato, Pogacar ha preferito tenere energie da parte e non rischiare più del necessario. Le dure pendenze e la fatica accumulata richiedono un equilibrio tra spingere e amministrare. Qualche giorno fa aveva già mostrato di avere la gamba, ma oggi è sembrato più attento a gestire il vantaggio invece che a spingere a tutta.

Il ritmo lo hanno imposto anche i compagni di Pogacar, che hanno tenuto sotto controllo il gruppo degli inseguitori. Il confronto diretto con Vingegaard è arrivato quando il danese ha provato due volte a metterlo in difficoltà, senza riuscirci. Questo ha mostrato chiaramente chi sta meglio: Pogacar ha ancora margine, Vingegaard cerca di rompere la leadership senza successo.

L’uscita di scena di Evenepoel cambia la corsa per il podio

Remco Evenepoel, uno dei favoriti, ha sorpreso tutti ritirandosi durante la tappa. Dopo una prova deludente nella cronoscalata di venerdì, definita “pessima” dallo stesso corridore, ha perso terreno già all’inizio delle salite del Tourmalet. A cento chilometri dall’arrivo, ormai staccato, ha deciso di abbandonare la gara.

La decisione ha lasciato di stucco pubblico e addetti ai lavori. Evenepoel, una volta salito sull’ammiraglia, ha tolto la sua firma dalla corsa, aprendo la strada a nuovi nomi per la lotta al terzo posto. Questo cambiamento ha stravolto la classifica provvisoria e le prospettive per il podio, togliendo un protagonista che fino a pochi giorni fa sembrava in gran forma.

Al suo posto è spuntato Florian Lipowitz, tedesco che ora occupa stabilmente la terza posizione virtuale. Con quasi otto minuti di ritardo da Pogacar, ha mostrato una buona tenacia, chiudendo quinto nella tappa di oggi e guadagnandosi i complimenti dello sloveno al traguardo. Tenere quella posizione non sarà facile, ma la sua prova invita a non escluderlo dalla lotta finale.

La fuga vincente di Arensman regala il primo successo a Ineos Grenadiers

La tappa si è accesa con la fuga solitaria di Thyman Arensman, giovane olandese al debutto al Tour. Dopo essersi staccato dagli altri fuggitivi sul Col de Peyresourde, ha affrontato da solo la parte finale della corsa. Il suo attacco ha pagato, e ha tagliato il traguardo a Luchon-Superbagnères con un vantaggio di 1’08” su Pogacar.

La vittoria è un bel traguardo non solo per Arensman ma anche per la squadra Ineos Grenadiers, che trova così il primo successo in questo Tour. Arensman ha raccontato di essere venuto qui più per fare esperienza che per puntare al risultato, sorprendendo se stesso e il pubblico con questa prova inattesa. Ha ammesso di non aspettarsi di tenere quel ritmo fino in fondo, ma la condizione è stata eccezionale.

Prima della sua azione, la maglia a pois Lenny Martinez aveva provato a fare la differenza in solitaria, conquistando momentaneamente la testa sul Tourmalet e portando una ventata di coraggio nella corsa. Il pubblico sulle montagne ha dato energia agli attaccanti, alzando il livello nella sfida sulle grandi salite. Il tentativo di Martinez è stato neutralizzato dal gruppo, dove c’erano anche Arensman, Simon Yates, Sepp Kuss, Carlos Rodriguez, Tobias Halland Johannessen e Valentin Paret-Peintre. Ma proprio Arensman è riuscito a staccarsi e a vincere.

La squadra di Pogacar ha gestito bene le forze, controllando gli inseguitori e mantenendo una buona posizione dietro al vincitore. Le salite hanno spezzato il gruppo, ma il leader non ha ceduto nemmeno quando Vingegaard ha provato due volte a staccarlo, senza riuscirci.

Il risultato di oggi conferma che, nel Tour 2025, pochi dubbi restano sul favorito alla vittoria. La lotta per gli altri posti sul podio però è ancora aperta e potrebbe riservare sorprese. La solidità di Pogacar fa pensare che saprà gestire anche le prossime tappe più dure. Arensman invece dimostra che il futuro può riservare colpi di scena e fughe solitarie indimenticabili su queste montagne.

Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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