L’appennino bike tour festival si prepara a partire il 20 giugno con un calendario che si estende fino al 20 luglio. Il percorso attraversa 14 tappe in varie zone dell’appennino italiano, puntando a mettere in luce le caratteristiche dei territori e a coinvolgere un vasto numero di appassionati. L’iniziativa mira a coniugare l’attività agonistica con l’esperienza turistica, proponendo un modello di vacanza basato sulla scoperta di paesaggi e comunità meno conosciute.
Il ruolo di appennino bike tour nella promozione del ciclismo
cordiano dagnoni, presidente della federazione ciclistica italiana, ha evidenziato l’importanza di allargare il numero di praticanti per sviluppare campioni nel futuro. Secondo dagnoni, eventi come questo festival rappresentano strumenti chiave per coinvolgere nuove persone e stimolare l’interesse attorno al ciclismo. La federazione ha deciso di sostenere la manifestazione per la sua capacità di combinare la competizione con la valorizzazione del territorio.
L’approccio scelto mette in primo piano l’idea che il ciclismo non è solo uno sport, ma anche un’occasione per immergersi nelle bellezze locali. Attraverso questo evento, partecipanti e comunità possono interagire in un contesto che favorisce il turismo lento e sostenibile. L’obiettivo è far percepire al pubblico il valore delle aree interne italiane, promuovendone le caratteristiche culturali e naturali.
Il festival tocca quasi 300 comuni dell’appennino
La manifestazione interessa quasi 300 comuni distribuiti lungo il sistema appenninico. Ogni tappa sarà ospitata da un diverso comune, trasformandolo in un centro di incontro tra ciclisti, residenti e turisti. Questo legame diretto con i territori è cruciale per sostenere lo sviluppo economico locale e incoraggiare pratiche di turismo responsabile.
Secondo giovanni malagò, presidente del coni, l’appennino bike tour festival si inserisce bene nel contesto attuale di crescita del cicloturismo in italia. malagò ha sottolineato che l’evento abbina l’aspetto agonistico a quello ludico e turistico, ampliando così il bacino di utenti coinvolti. La presenza in luoghi iconici dell’appennino contribuisce a fortificare il senso di comunità e a valorizzare scenari di grande pregio ambientale.
Un modello di vacanza per scoprire territori meno noti
Il festival propone una forma di vacanza che unisce sport e scoperta territoriale. I partecipanti non si limitano a gareggiare, ma esplorano scorci nascosti e ambienti che spesso sfuggono alle rotte turistiche tradizionali. Questo approccio fa emergere qualità paesaggistiche del tutto particolari.
In più, le comunità coinvolte trovano nuovi spazi di visibilità e accoglienza. L’evento crea occasioni di scambio tra ciclisti e abitanti, incentivando un turismo più consapevole e orientato verso la sostenibilità. La formula scelta combina il piacere della pedalata con l’opportunità di apprezzare il patrimonio naturale e culturale dell’appennino.
Il ciclismo come veicolo per sostenere le aree interne
dagnoni ha poi rimarcato come il ciclismo sia una disciplina capace di spingersi nei territori più impervi e lontani dalle grandi città. Questa caratteristica permette di far emergere realtà che spesso restano in ombra. Il festival sfrutta proprio questa forza per costruire un evento che connette sport e promozione territoriale.
La presenza di gare e momenti di svago accompagna i visitatori alla scoperta delle comunità montane, contribuendo al rilancio di zone con potenzialità turistiche ancora poco sfruttate. L’obiettivo è far sì che il passaggio del festival lasci un segno tangibile, sia in termini di visibilità sia di impatto diretto sulle economie locali.
