Il ministro dello Sport Andrea Abodi e il presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi hanno partecipato al talk “Sport, Crescita e Sviluppo” a Cagliari, in occasione della prima edizione del Trofeo Gigi Riva. L’evento è arrivato pochi giorni dopo alcune polemiche legate all’assenza di rappresentanti istituzionali alla finale di Wimbledon, dove Jannik Sinner ha sconfitto Carlos Alcaraz. L’incontro ha mostrato un confronto diretto e con toni leggermente ironici tra i due protagonisti.
Il contesto del trofeo Gigi Riva e la presenza di istituzioni sportive
Il Trofeo Gigi Riva, organizzato in Sardegna, rappresenta una tappa importante nello sviluppo dello sport locale e nazionale. A Cagliari si è tenuta la prima edizione dell’evento, che ha visto la partecipazione di figure di rilievo come Abodi e Binaghi, volti noti nel panorama sportivo italiano. Il talk introduttivo, intitolato “Sport, Crescita e Sviluppo”, ha affrontato tematiche riguardanti il ruolo dello sport nella crescita sociale e economica, mettendo in luce il rapporto tra istituzioni e realtà sportive. La scelta di organizzare questa iniziativa nel capoluogo sardo ha sottolineato la volontà di portare l’attenzione sulla vitalità dello sport anche nelle regioni fuori dai centri più grandi.
L’incontro è arrivato in un momento particolare, considerando le recenti discussioni scaturite dopo la finale di Wimbledon, che ha visto il successo di Sinner. Quel match avrebbe dovuto attirare figure istituzionali, ma la loro assenza ha alimentato un certo malcontento tra addetti ai lavori e appassionati. Il fatto che Abodi e Binaghi siano stati insieme a Cagliari ha restituito un’immagine di dialogo e collaborazione, almeno in questa sede, tra sport e politica.
La battuta di Binaghi sulla mancata partecipazione istituzionale a Wimbledon
Durante il talk, Binaghi ha voluto ironizzare sulla situazione creando un clima di leggerezza. Ha ricordato come, nonostante la vittoria prestigiosa di Wimbledon da parte di Sinner, il ministro Abodi non fosse presente alla finale, con un riferimento scherzoso sulla “magia di Gigi Riva” che ha permesso comunque il loro incontro a Cagliari. Binaghi ha fatto un paragone con la presenza del ministro alla vittoria di Paolini, altro tennista italiano, sottolineando con una battuta che quella assenza potrebbe rappresentare un’indebita aggravante.
La battuta, pur pungente, ha mantenuto un tono colloquiale e rispettoso, contribuendo a stemperare le tensioni sorte negli ultimi tempi tra mondo sportivo e politica. L’ironia usata ha permesso di mettere in evidenza una questione reale senza però alimentare ulteriormente lo scontro.
La risposta sportiva e amichevole del ministro Andrea Abodi
Andrea Abodi ha accolto la battuta di Binaghi con sportività, riconoscendo la correttezza dell’interlocutore che lo aveva avvertito prima della frecciatina. Il ministro ha ribadito il legame di amicizia e rispetto reciproco che lo unisce a Binaghi, definendolo un “vincente”. Questo scambio ha evidenziato un clima di fiducia e collaborazione tra le due figure, suggerendo che nonostante le divergenze possano emergere, il dialogo rimane aperto.
La scena a Cagliari ha mostrato come la politica sportiva e le federazioni possano mantenere un rapporto diretto senza chiudersi in conflitti sterili. La vicinanza tra Abodi e Binaghi durante un evento pubblico ha confermato la volontà di confrontarsi sul futuro dello sport italiano in modo costruttivo, lasciando al momento da parte le tensioni generate dai singoli episodi.
L’evento si è quindi rivelato un’occasione per mettere in luce anche il lato umano delle relazioni tra protagonisti dello sport e istituzioni, fatto di battute e riconoscimenti reciproci. Un momento raro, che ha attirato l’attenzione del pubblico e dei media, non solo per i contenuti ma anche per lo spirito con cui si è svolto.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Serena Fontana