Alice Söndergaard: la calciatrice svedese che ha trovato casa a Bologna
Alice Söndergaard, attaccante svedese in prestito al Bologna dalla Sampdoria, si distingue per le sue performance e il supporto familiare, affrontando sfide fisiche e personali nel calcio femminile italiano.

Alice Söndergaard: la calciatrice svedese che ha trovato casa a Bologna - unita.tv
Alice Söndergaard, attaccante svedese classe 2003, ha trovato la sua dimensione nel Bologna, club con cui è in prestito dalla Sampdoria. Dopo una stagione straordinaria con l’Hellas Verona, dove ha segnato 11 gol in 12 partite, la giovane calciatrice ha portato il suo talento in Emilia Romagna, contribuendo con 6 reti e 2 assist in 15 gare ufficiali. La sua esperienza al Bologna si sta rivelando fondamentale per la sua crescita professionale e personale.
Un ambiente familiare e stimolante
Alice ha descritto Bologna come una vera e propria casa. La calciatrice ha sottolineato il supporto che riceve dal club e dallo staff tecnico, che la aiutano a migliorare le sue abilità. “Qui si vive il calcio come una grande famiglia”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza del legame tra le atlete e il personale del club. Essere una delle calciatrici più giovani della rosa le consente di apprendere dai compagni più esperti, creando un ambiente di apprendimento continuo. Questo scambio di esperienze è cruciale per la sua formazione e per il suo sviluppo come giocatrice.
Affrontare le sfide fisiche
Il 26 gennaio 2025, durante una partita contro la Res Roma, Alice ha subito un infortunio alla spalla che ha interrotto il suo brillante stato di forma. “È stato un brutto colpo per il mio morale”, ha confessato, evidenziando come la pausa forzata abbia influenzato il suo spirito competitivo. Dopo un periodo di inattività, ha iniziato a riprendere gradualmente l’attività fisica, dedicando tempo al recupero. A metà marzo, è tornata in campo, riprendendo confidenza con il gioco e assaporando nuovamente il piacere di competere.
Leggi anche:
Nutrizione e preparazione mentale
La calciatrice ha parlato dell’importanza di un regime alimentare equilibrato, fondamentale per mantenere alte le prestazioni. Con un piano nutrizionale ben definito, Alice si assicura di avere l’energia necessaria per affrontare le partite. In particolare, il giorno della gara, predilige piatti come riso e prosciutto per garantire un adeguato apporto proteico.
Dal punto di vista mentale, Alice ha una routine ben strutturata. Prima delle partite, si dedica a visualizzazioni che la preparano psicologicamente, immaginando i movimenti e le azioni che dovrà compiere in campo. La meditazione è un altro strumento che utilizza per mantenere la calma e la concentrazione. Il giorno della partita, ascolta musica e discorsi motivazionali di atleti di successo, aiutandola a isolarsi e a prepararsi mentalmente per la sfida.
Gestire la pressione e le aspettative
Alice ha spiegato come affronta la pressione derivante dal giocare ad alti livelli. Fin da giovane, ha imparato a gestire le aspettative, comprendendo che il duro lavoro durante la settimana è fondamentale per ottenere risultati. “Non sento pressione, ma emozione”, ha affermato, sottolineando come la preparazione la renda più sicura di sé quando scende in campo.
Superare le difficoltà personali
La calciatrice ha condiviso un capitolo difficile della sua vita, quando a 18 anni ha sofferto di depressione, che l’ha portata a interrompere la sua carriera calcistica per tre mesi. “Non avevo motivazioni”, ha ricordato, spiegando come la sua famiglia l’abbia supportata in quel periodo buio. Grazie all’aiuto dei genitori, è riuscita a ritrovare la passione per il calcio e a tornare in campo più forte di prima.
L’importanza della famiglia nel suo percorso
Alice ha riconosciuto il ruolo fondamentale della sua famiglia, composta da calciatori, nel suo sviluppo come atleta. Ogni estate, quando torna in Svezia, trascorre tempo con loro, discutendo di calcio e analizzando le sue prestazioni. Questo scambio di opinioni è essenziale per il suo miglioramento e la sua crescita.
Esperienze internazionali e futuro nel calcio
A 15 anni, Alice è stata convocata per la prima volta nella nazionale svedese, un’esperienza che ha segnato profondamente la sua carriera. Ha descritto il momento come un’opportunità per apprendere dai migliori, e ora si impegna per tornare a vestire quella maglia.
Dopo un anno di studi negli Stati Uniti, dove ha seguito un corso di comunicazione e ha migliorato la sua preparazione fisica, Alice ha acquisito nuove competenze che la aiutano nel suo percorso calcistico.
Il calcio femminile in evoluzione
Infine, Alice ha espresso la sua opinione sul calcio femminile in Italia, sottolineando i progressi significativi degli ultimi anni. Ha notato un mix interessante tra le filosofie di allenamento italiane e quelle svedesi, evidenziando l’importanza di un approccio globale per lo sviluppo delle atlete. Con la sua determinazione e il supporto del Bologna, Alice Söndergaard continua a scrivere la sua storia nel mondo del calcio, pronta a affrontare nuove sfide e a lasciare il segno.