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Alessandro Magro nuovo coach del napoli basket con contratto triennale e ambizioni chiare per la squadra

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Alessandro Magro torna in Italia dopo l’esperienza in Lituania con i BC Wolves per guidare il Napoli Basket. Il tecnico fiorentino ha firmato un contratto triennale con la società partenopea, portando con sé una lunga carriera fatta di successi e esperienze importanti. La sua idea di pallacanestro, i nuovi acquisti e le aspettative per il futuro della squadra sono al centro delle sue prime dichiarazioni pubbliche.

Il ritorno in italia e la scelta di napoli come nuova sfida professionale

Dopo aver allenato lo scorso anno in Lituania, Magro ha deciso di accettare la proposta del Napoli Basket che gli ha offerto un progetto serio e stimolante. Nato a Castelfiorentino nel 1982, Magro vanta una carriera iniziata molto giovane nel mondo della pallacanestro italiana. Ha lavorato come assistente a Livorno, poi alla Mens Sana Siena dove è rimasto otto stagioni tra prima squadra e settore giovanile. Successivamente è passato alla Fulgor Omegna prima di entrare nello staff tecnico della Leonessa Brescia.

Le prime esperienze da capo allenatore

Il salto come capo allenatore arriva nel 2019 quando diventa vice allenatore alla Lokomotiv Kuban in Russia, seguito da una breve esperienza in Polonia al Dabrowa Górnicza. Nel 2021 torna da head coach a Brescia ottenendo risultati significativi: due partecipazioni ai playoff più la vittoria della Coppa Italia nel 2023 che resta uno dei momenti più importanti della sua carriera.

La decisione di trasferirsi a Napoli nasce anche da motivazioni personali oltre che professionali: “Sono stato cinquanta giorni d’inverno senza vedere il sole” racconta riferendosi all’esperienza lituana mentre qui può godere del mare ogni mattina. La città rappresenta per lui un’opportunità unica sia dal punto di vista sportivo sia umano.

L’idea di basket secondo magro: valori, lavoro quotidiano e identità

Magro sottolinea subito che il progetto parte dalle persone ancor prima dei giocatori: “Le ambizioni non devono mancare ma bisogna andare gradualmente”. Per lui vincere è fondamentale perché senza risultati concreti non si costruisce nulla; tuttavia sa bene che ci saranno momenti difficili durante la stagione.

Il suo obiettivo principale è creare un’identità chiara per la squadra attraverso lavoro costante durante tutta la settimana – visto che si gioca solo una volta – puntando sullo sviluppo dei giocatori scelti accuratamente secondo questa filosofia tecnica ed etica.

“Vogliamo fare qualcosa insieme dentro e fuori dal campo”, spiega evidenziando anche quanto conta il sostegno del pubblico partenopeo presente sempre numeroso anche nei momenti complicati dello scorso campionato al Palabarbuto sold out quasi sempre.

Mentalità e valori in campo

Magro parla apertamente dell’importanza dell’umiltà ma anche della voglia di competere seriamente rispettando le regole del gioco: “Difendere bene, passaggi precisi senza egoismi”. Vuole seminare fin dall’inizio nella squadra questa mentalità collettiva capace poi magari di regalare soddisfazioni importanti ai tifosi azzurri.

Presentazione dei nuovi arrivi ed elementi chiave per competere

Tra i volti nuovi ci sono Ed Croswell e Stefano Gentile . Gentile rappresenta quel tipo d’esperienza tecnica richiesta dal coach grazie alla sua intelligenza cestistica elevata; può ricoprire diversi ruoli sul campo ed essere legame tra vecchio stile Brescia e nuove idee tattiche applicate a Napoli.

Croswell invece porta fisicità ed energia ma deve ancora dimostrare tutto il suo potenziale; sarà importante farlo crescere insieme al club cercando stabilità più che semplicemente valorizzarlo per cederlo altrove rapidamente.

Un altro elemento su cui punta molto Magro è Leo Totè considerato uno degli italiani più forti nella scorsa stagione; c’è volontà da parte dello staff azzurro mantenerlo se possibile perché incarna perfettamente quell’atteggiamento competitivo richiesto dalla guida tecnica: automotivazione personale mista ad attaccamento agli obiettivi comuni sono fondamentali nello sport ad alto livello secondo lui.

Competizione e impegno mentale

La parola chiave resta quindi competizione intesa non solo come forza fisica ma soprattutto impegno mentale continuo verso miglioramenti individuali finalizzati alle vittorie collettive attraverso gioco pulito ed efficace basato su collaborazione reciproca dentro lo spogliatoio così come sul parquet ogni domenica sera o weekend quando si scende in campo davanti ai tifosi partenopei sempre pronti a sostenere i propri beniamini.

Cosa porta dall’esperienza estera magro? riflessioni sulla pallacanestro moderna

L’anno trascorso nei BC Wolves ha segnato profondamente Magro sotto vari aspetti tecnici e umani. Il campionato lituano propone stili diversi rispetto all’Italia, richiede adattamenti continui sia nelle strategie offensive difensive sia nell’approccio mentale alle gare.

Un’esperienza formativa

Questa esperienza difficile gli ha insegnato tanto: “Forse quella stagione è stata quella più importante fino ad ora”, ammette spiegando quanto abbia cambiato modo vedere questo sport dinamico dove oggi contano soprattutto qualità individuale dei giocatori capaci però d’incanalarsi verso schemi funzionali condivisi.

Con James hanno trovato subito sintonia sulle idee tattiche. Questo significa già anticipare novità rispetto allo stile tradizionale adottato negli anni precedenti, puntando su flessibilità ruoli, velocità decisionale, capacità adattativa continua.

Magro vuole portare queste innovazioni tecniche pur mantenendo principi solidi appresi nelle esperienze italiane precedenti. Sarà interessante osservare quale mix nascerà fra vecchio metodo Bresciano aggiornandolo alle esigenze contemporanee dettate dai cambiamenti rapidi presenti oggi nella pallacanestro europea.

Vivere napoli oltre lo sport: passioni personali tra mare cultura enogastronomia

Nonostante l’impegno intenso dovuto agli allenamenti, Alessandro Magro mostra interesse sincero verso vita sociale cittadina. A quarantadue anni ritiene fondamentale bilanciare lavoro qualità tempo libero: “Voglio godermi questa città”.

Appena arrivato qualche giorno fa racconta già entusiasmo percepito dalla gente locale calorosa nell’accogliere lui stesso come nuovo volto azzurro. Intende esplorare luoghi caratteristici vicini, immergersi nelle tradizioni popolari così diverse dalla Toscana natale o dalle fredde giornate baltiche vissute recentemente.

Differenze culturali e nuove passioni

Non manca qualche battuta sulle differenze culturali fra fiorentini tipicamente riservati o schietti napoletani pieni d’energia comunicativa spontanea; promette comunque serate fuori gustandosi vini locali accompagnati magari dai piatti tipici campani rinomati ovunque.

Questo approccio umano completa profilo professionale dando prova concreta quanto ambiente circostante influenzi positivamente rendimento mentale fisico atleti dirigenti coinvolgendo tutta comunità sportiva locale pronta finalmente ripartire dopo stagioni difficili lontane dai fastidi pandemici o crisi varie affrontate negli ultimi anni.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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