A un mese dalle polemiche per l’assenza di rappresentanti istituzionali alla finale di Wimbledon tra Sinner e Alcaraz, il ministro dello Sport Andrea Abodi e il presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi si sono incontrati a Cagliari. Il motivo? Il talk “Sport, Crescita e Sviluppo” durante la prima edizione del Trofeo Gigi Riva. Un’occasione per confrontarsi a viso aperto, con qualche battuta a stemperare le tensioni delle settimane passate.
Trofeo Gigi Riva, lo sport che prova a unire
Il Trofeo Gigi Riva, svoltosi in Sardegna, è stato più di una semplice competizione. Dopo le polemiche per la mancata presenza del ministro alle premiazioni di Sinner a Wimbledon, questo evento ha rappresentato un momento per riflettere sul valore sociale dello sport. Andrea Abodi e Angelo Binaghi si sono seduti uno accanto all’altro, un segnale chiaro: è tempo di mettere da parte le divisioni.
Binaghi ha scherzato sulla vicenda di Wimbledon, ricordando con ironia che nemmeno la vittoria nel torneo più importante del tennis è bastata per vedere il ministro al suo fianco. “Non è bastato vincere Wimbledon per avere accanto a me il ministro”, ha detto. E ha aggiunto, sorridendo, che Abodi era invece presente quando ha vinto Paolini, una partecipazione che ha definito quasi un “aggravante”. Tra battute e sorrisi, la tensione si è sciolta, aprendo la strada a un dialogo più sereno.
Abodi: “Dialogo e collaborazione sono la strada giusta”
Il ministro Abodi ha risposto con sportività, sottolineando il rapporto di rispetto e amicizia che lo lega a Binaghi. Ha raccontato che il presidente federale gli aveva anticipato la battuta, definendolo una persona “corretta e diretta”. Così, con un sorriso, ha voluto rassicurare: le tensioni di questi ultimi tempi non hanno intaccato i rapporti personali e professionali.
Abodi ha ribadito l’impegno del governo a sostenere lo sport italiano. Ha parlato di obiettivi comuni e della necessità di far crescere il tennis, ma anche tutte le altre discipline. Il dialogo con la Federazione è aperto e punta a diventare più costruttivo. Durante il talk a Cagliari, il ministro ha mostrato la volontà di continuare a confrontarsi su politiche e progetti per valorizzare atleti e strutture sportive.
Un segnale forte nel momento giusto
La presenza insieme di Abodi e Binaghi a Cagliari ha un peso simbolico non da poco. Arriva in un periodo in cui lo sport italiano è sotto i riflettori, soprattutto grazie ai successi dei tennisti azzurri. La gestione degli eventi internazionali e la rappresentanza delle istituzioni sono temi caldi, seguiti con attenzione da tifosi e addetti ai lavori.
Questo incontro dà un segnale di distensione, prezioso per la credibilità dello sport nel nostro Paese. E non solo: è anche un modo per ricordare Gigi Riva, un campione che ha fatto dello sport passione e impegno sociale. La sua memoria viene così rilanciata da chi organizza e sostiene iniziative dedicate al benessere e alla crescita attraverso l’attività fisica.
L’ironia e la sintonia tra Abodi e Binaghi possono diventare un esempio per le relazioni tra politica e federazioni. Un rapporto fondamentale per il futuro degli atleti e per la diffusione dello sport in Italia. L’incontro di Cagliari potrebbe segnare davvero l’inizio di una nuova stagione, fatta di collaborazione e meno di schermaglie pubbliche.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Andrea Ricci