Zoe Saldana, premiata con l’Oscar per il ruolo in Emilia Pérez, ha svelato i dettagli della sua preparazione vocale per doppiare Olga Solis nel nuovo film Pixar Elio. In un’intervista a Collider, l’attrice ha spiegato come alcune scelte insolite abbiano aiutato la sua voce durante le registrazioni. Il racconto si concentra su metodi pratici e sulla collaborazione con la produzione, offrendo uno spaccato del lavoro dietro al doppiaggio animato.
Una tecnica particolare: le mele verdi per ammorbidire la voce
Durante le sessioni di doppiaggio di Elio Zoe Saldana ha adottato un metodo curioso ma efficace: consumare mele verdi prima di entrare in cabina. L’attrice ha spiegato che questo frutto aiuta a “ammorbidire” il palato e le papille gustative riducendo quella sensazione fastidiosa che può influenzare negativamente il suono della voce.
Questa pratica non è stata casuale. Zoe ha sperimentato diverse strategie vocali negli anni, soprattutto dopo aver maturato esperienza nei doppiaggi precedenti. Ha notato che riposare bene il giorno prima e fare spuntini mirati durante la giornata del lavoro porta benefici evidenti alla qualità della propria emissione vocale.
In effetti, secondo quanto dichiarato dalla stessa attrice mangiare mele verdi crea una sorta di lubrificazione naturale nella bocca che evita quel “suono impastato” spesso presente quando si parla a lungo o si devono sostenere scene intense in studio di registrazione.
La scelta delle mele quindi rispondeva all’esigenza concreta di mantenere nitidezza ed espressività senza forzature o affaticamenti inutili. Un dettaglio concreto sul modo in cui gli attori affrontano sfide apparentemente minori ma fondamentali nel loro mestiere.
Gestione delle scene più impegnative: urlare solo alla fine
Oltre all’alimentazione vocale Zoe Saldana ha chiesto esplicitamente alla produzione del film Pixar Elio un’organizzazione particolare delle sessioni audio. Ha preferito registrare per ultime tutte quelle battute nelle quali Olga Solis urla o manifesta emozioni forti attraverso la voce.
Questa richiesta nasceva dal desiderio dell’attrice di preservare lo stato fisico della propria gola fino al momento giusto evitando stress prematuri sulle corde vocali durante lunghe giornate lavorative divise tra dialoghi normali e momenti più intensi da interpretare.
Così facendo poteva affrontare ogni scena emotiva con una condizione ottimale della sua voce garantendo autenticità nell’espressione e coerenza con l’intensità narrativa richiesta dal copione.
Questo approccio riflette anche una professionalità consolidata nel settore degli attori doppiatori dove gestire tempi e energie vocali rappresenta spesso una sfida importante quanto recitare davanti alle telecamere tradizionali.
Rapporto personale tra zoe saldana e olga solis: improvvisazioni ed empatia
Nel corso dell’intervista Zoe Saldana ha rivelato che pur essendo entrata nel progetto quando gran parte degli elementi visivi erano già definiti c’è stato ancora spazio sufficiente perché potesse inserire parti personali nella costruzione del personaggio Olga Solis.
La possibilità di aggiungere sfumature attraverso improvvisazioni vocali che hanno reso possibile far emergere caratteristiche autentiche rendendo Olga non solo credibile ma anche molto vicina all’esperienza reale dell’attrice stessa. Questo aspetto è risultato fondamentale perché da tempo non aveva avuto occasione simile nei suoi lavori precedenti.
Saldana sottolinea inoltre come questa fase creativa abbia favorito un confronto diretto sia con gli animatori sia col regista permettendole così di comprendere meglio dinamiche interne alla produzione artistica oltre al semplice uso tecnico della propria performance vocale.
Il legame sviluppatosi in questo modo fra interprete, personaggi digitalizzati, regia si traduce spesso in risultati narrativi più solidi e convincenti per lo spettatore finale.
Gli aneddoti raccontati da Zoe Saldana illustrano bene quanto possa essere complesso ed articolato lavorare dietro alle quinte dei grandi studi d’animazione come Pixar. Le tecniche usate per curare l’espressività mostrano attenzione verso dettagli piccoli ma decisivi nella resa sonora dei protagonisti animati.
