La recente polemica tra star hollywoodiane ha acceso un dibattito sulle divisioni politiche e le conseguenze sul lavoro nel cinema. Zachary Levi, noto per ruoli come Shazam, ha preso posizione a sorpresa a favore di Rachel Zegler, giovane attrice che ha criticato duramente il presidente degli Stati Uniti subito dopo la sua vittoria elettorale. Levi non nasconde le difficoltà vissute a causa delle sue idee politiche, ma spiega perché comprende lo sfogo della collega.
La posizione politica di zachary levi e il sostegno a rachel zegler
Zachary Levi appartiene da tempo all’area dei sostenitori di Donald Trump, una scelta che gli ha creato ostacoli nel mondo dello spettacolo, dove prevalgono opinioni opposte. Proprio per questo, ha mostrato una certa comprensione per la giovane atrice Rachel Zegler, che si è scagliata con durezza contro l’ex presidente dopo che Trump ha riconfermato il suo ruolo, scrivendo messaggi forti su Instagram. Levi ha spiegato in un’intervista a Variety che pur rimandando le critiche al presidente, vede le parole della Zegler come il risultato di informazioni spesso errate o fuorvianti, che portano molte persone a giudizi netti. Per lui, Zegler resta una ragazza di talento, probabilmente spinta da un desiderio sincero di migliorare il mondo. Levi ha evitato di condannarne il messaggio con astio, pur manifestando la sua posizione politica contraria.
Rachel Zegler, dopo la vittoria di Trump, ha espresso sul social una rabbia incontrollata contro l’ex presidente e i suoi sostenitori, definendoli con parole forti e augurando loro una vita senza pace. Questo episodio ha fatto discutere a Hollywood, dove le divisioni si riflettono anche sul lavoro degli attori, creando tensioni e difficoltà nel collaborare.
Punti chiave sulla posizione politica
- appartenenza di Levi all’area pro-Trump
- critica di Zegler a Trump e ai suoi sostenitori
- comprensione di Levi verso Zegler nonostante le divergenze politiche
La carriera di zachary levi tra successi, flop e nuovi progetti
Dopo anni di successi sul piccolo schermo, soprattutto con la serie Chuck, Zachary Levi ha avuto alti e bassi nella sua carriera cinematografica. Il film Shazam! Fury of the Gods, seguito dell’originario Shazam!, ha registrato incassi modesti, fermandosi a 134 milioni di dollari con un budget di oltre 110. Il risultato deludente, unito alla scarsa accoglienza per il film Il magico mondo di Harold, ha complicato ulteriormente la scalata di Levi nel firmamento di Hollywood. Nonostante questo, l’attore ha mostrato tenacia e ha deciso di seguire nuove strade per imprimere una svolta alla sua carriera e vita professionale.
Levi ha puntato su un investimento importante nella città di Austin, Texas, dove intende realizzare un campus da 100 milioni di dollari dedicato a Wyldwood Studios, la sua realtà produttiva. Ha definito Hollywood come “la Detroit dell’industria dell’intrattenimento” per indicare la crisi e il declino che affliggono la capitale del cinema americano, spingendolo a cercare alternative concrete. Questo progetto testimonia la volontà di lasciare un segno tangibile al di fuori dei grandi circuiti hollywoodiani, cercando di costruire un ambiente lavorativo più autonomo.
Le tensioni a hollywood tra idee politiche e opportunità lavorative
Zachary Levi ha ammesso pubblicamente che le sue posizioni politiche hanno inciso negativamente sulle sue opportunità professionali. Il suo team lo avrebbe informato che esistono professionisti nel cinema che preferiscono non collaborare con lui per via delle sue idee politiche. Anche se non ha ricevuto nomi specifici, è chiaro che esistono ambienti in cui alcune opinioni creano distanze e limitano le possibilità di lavoro. Levi dice di aver previsto questa situazione e di aver deciso di non nascondere le sue convinzioni, consapevole dei rischi.
Nonostante questo, ci sono persone con idee politiche affini che invece incoraggiano la collaborazione con lui proprio per la sua posizione diversa e rischiosa nel panorama di Hollywood. Levi vive questa contraddizione come parte integrante della sua esperienza, affrontando un sistema che tende a escludere chi si schiera politicamente fuori dal consenso prevalente. La sua volontà di mantenere la propria identità politica è un gesto chiaro in un’industria dove la conformità sembrerebbe più premiata.
Aspetti delle tensioni a hollywood
- esclusione da alcuni ambienti lavorativi per motivi politici
- sostegno da parte di collaboratori con posizioni simili
- scelta consapevole di Levi di mantenere firme politiche contrarie al mainstream
Il rapporto con james gunn e le aspettative sul futuro di shazam
Il rapporto di Zachary Levi con James Gunn, regista e guida dei DC Studios, ha subito una trasformazione in seguito alle prese di posizione pubbliche di entrambi. Gunn ha preso posizione contro alcune idee condivise da Levi, specialmente riguardo temi delicati come i vaccini, creando una distanza professionale e personale. Levi ha tuttavia espresso rispetto per Gunn, riconoscendo che il suo ex collega ha risposto alle domande della stampa secondo le proprie convinzioni, senza tradimenti personali.
Questa situazione riflette le tensioni politiche e morali che attanagliano l’industria cinematografica, dove anche rapporti storici possono cambiare per divergenze di pensiero. Nonostante ciò, Levi non esclude un possibile ritorno nel ruolo di Shazam in futuri film DC, anche se è realistico sul fatto che la scelta finale spetti a chi dirige il franchise. L’attore conserva un apprezzamento sincero per quel personaggio, confermando la sua voglia di calcare ancora quella scena, quando le condizioni saranno favorevoli.
In questi mesi, Levi sta navigando un ambiente complicato, dove amicizie, lavoro e convinzioni si scontrano. Il suo percorso mostra la complessità di mantenere un’identità personale e politica in un mondo dello spettacolo che spesso punisce la dissidenza. Intanto, con i suoi progetti produttivi a Austin, punta a costruire una realtà parallela dove poter esprimere con più libertà il proprio talento e spirito imprenditoriale.
Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2025 da Giulia Rinaldi