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Yoda rischiò di diventare una scimmia vestita da Jedi: il curioso retroscena di star wars

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Yoda quasi trasformato in scimmia per Star Wars: il retroscena inedito. - Unita.tv
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La figura di Yoda è tra le più iconiche dell’universo Star Wars, simbolo di saggezza e mistero. Ma il personaggio che conosciamo, un pupazzo animato con la voce inconfondibile di Frank Oz, poteva essere molto diverso. Nei primi passi della saga, George Lucas pensò infatti di affidare il ruolo a una scimmia addestrata. Questo articolo ripercorre quel curioso episodio, raccontando come quella singolare idea finì per essere subito accantonata.

Un maestro jedi originariamente pensato come una scimmia in costume

Nel momento in cui George Lucas cominciò a sviluppare il secondo film della trilogia originale, L’Impero colpisce ancora , progettò Yoda come un personaggio misterioso e bizzarro, capace di sorprendere il pubblico con la sua saggezza nascosta dietro un aspetto insolito. In questa fase iniziale nacque l’idea di realizzare Yoda con una scimmia ammaestrata che indossasse un costume da jedi.

Questa scelta avrebbe dovuto riprodurre l’immagine di un piccolo essere agile, con movenze naturali e un’apparente semplicità, contrapponendo così il volto serio e colto che poi sarebbe diventato familiare a tutti. Il progetto venne documentato nel libro The Making of The Empire Strikes Back di J.W. Rinzler, dove è possibile vedere scatti del cosiddetto “Monkey Yoda”, un primate vestito con la tunica e il bastone del maestro Jedi.

La troupe provò a insegnare alla scimmia come afferrare il bastone, ma emersero subito problemi concreti. Il comportamento imprevedibile dell’animale e il rischio che togliesse la maschera minarono la realizzazione della scena. Nel corso della produzione qualcuno commentò: “Quella scimmia si toglierà la maschera in continuazione, non funzionerà mai.” Fu così che l’esperimento venne interrotto prima ancora di iniziare a girare.

Frank Oz e la nascita della voce unica di yoda

Dopo aver scartato l’idea della scimmia, il team si orientò verso una tecnica più sicura: un burattino animato a mano. Per dare vita a Yoda fu scelto Frank Oz, già noto per aver interpretato diversi Muppet, dotato di un talento particolare per le voci e le espressioni dei pupazzi.

Oz divenne immediatamente il volto nascosto di Yoda, curandone ogni minimo sguardo e gesto. Nel 2021 rivelò a The Guardian che il modo di parlare di Yoda non era definito a priori. In alcune scene della sceneggiatura originale, il personaggio usava un linguaggio piuttosto colloquiale. Oz propose a Lucas di estendere quel modo di esprimersi strano e rovesciato all’intero film, ottenendo il via libera.

Quella scelta fu decisiva nel definire il carattere del piccolo maestro: la voce roca, le frasi capovolte e il passo claudicante lo resero unico. Senza quel particolare modo di esprimersi, Yoda probabilmente non sarebbe mai diventato un simbolo della cultura popolare.

Tra arte e tecnica: il percorso creativo dietro yoda

La decisione di rinunciare all’idea iniziale di affidare Yoda a una scimmia fece emergere una riflessione più ampia sul mix tra tecnologia e teatro. Il burattino, in mano a un esperto come Frank Oz, permise un controllo totale sull’interpretazione, un dettaglio che sarebbe stato impossibile con un animale o con effetti speciali limitati.

Il personaggio guadagnò credibilità e fascino proprio grazie all’impegno corporeo e vocale di Oz, che riuscì a incarnare quel volto saggio e bizzarro senza scivolare nel ridicolo. Negli anni successivi questa tecnica rimase centrale in alcuni capitoli della saga, con ritorni di Yoda animato a mano anche nei film più recenti.

La storia dell’esperimento fallito con la scimmia appare oggi più che altro come un aneddoto curioso, un piccolo margine di errore prima che la creazione artistica trovasse la sua forma definitiva.

Yoda: tra mito, voce e immagine che hanno segnato star wars

Il curioso tentativo di realizzare Yoda con una scimmia non è solo un fatto curioso da dietro le quinte, ma racconta la complessità e le sfide che incontrò la produzione di Star Wars. Ogni dettaglio contava, ogni scelta poteva modificare il senso della storia e l’impatto sul pubblico.

Il potere di Yoda nasce dal modo in cui si muove, parla e si fa riconoscere subito da chi guarda. Quell’intuizione vocale e gestuale di Frank Oz ha resistito al tempo, superando ogni tentativo iniziale di semplificazione. Ecco perché Yoda continua a essere un maestro insostituibile, un simbolo di saggezza emerso grazie a scelte che oggi sembrano ovvie ma allora rappresentarono un salto nel vuoto creativo.

La superstizione del passato, la sicurezza del presente: forse è proprio come direbbe il maestro Jedi, capace di guardare oltre le apparenze.

Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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