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Wes Anderson commenta i dazi di Trump sulle produzioni cinematografiche girate all’estero durante il festival di Cannes 2025

Wes Anderson presenta il suo nuovo film, La trama fenicia, al festival di Cannes 2025, mentre le nuove tariffe doganali proposte da Donald Trump suscitano preoccupazioni nell’industria cinematografica.

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Wes Anderson ha presentato a Cannes 2025 il suo nuovo film *La trama fenicia* e ha commentato con cautela le nuove tariffe doganali proposte da Donald Trump sulle produzioni cinematografiche americane girate all’estero, suscitando dibattiti nell’industria. - Unita.tv

Il regista Wes Anderson ha presentato la sua ultima opera, la trama fenicia, al festival di Cannes 2025. Nel corso della conferenza stampa il premio Oscar ha risposto a domande riguardanti le nuove tariffe doganali che il presidente Donald Trump ha proposto per i film e le serie tv americane girate al di fuori degli Stati Uniti. Questi dazi potrebbero influire in modo significativo sull’industria cinematografica, soprattutto considerando i crediti d’imposta legati alle produzioni estere. La questione ha acceso molte discussioni tra registi e addetti ai lavori durante il festival.

Le reazioni di wes anderson ai dazi sulle produzioni cinematografiche estere

Wes Anderson si è mostrato sorpreso e perplesso davanti alla proposta di una tariffa del 100% sulle importazioni di film e serie tv prodotte fuori dagli USA. Ha definito le tariffe “affascinanti”, specificando di non aver mai sentito parlare prima di una misura così estrema. Il regista ha sottolineato che una tariffa del genere sembra voler intercettare tutto il denaro generato da queste produzioni. Ha portato l’esempio ipotetico della possibilità che i film vengano trattenuti alla dogana, una prospettiva complicata e problematica. Anderson ha espresso la volontà di conoscere tutti i dettagli della proposta, ma ha evitato di fornire risposte definitive o ufficiali durante la conferenza stampa.

La cautela di Anderson

Questa posizione cauta riflette l’incertezza che circonda le implicazioni economiche e legali di queste tariffe. Il regista si è dimostrato interessato ma anche preoccupato, consapevole che decisioni di questo tipo possono influire sull’intera catena produttiva e distributiva del cinema americano.

I dettagli delle tariffe proposte da donald trump sulle produzioni girate all’estero

Donald Trump ha annunciato una tariffa pari al 120% sulle produzioni cinematografiche statunitensi realizzate all’estero che beneficiano di crediti d’imposta. La misura punta a penalizzare le produzioni che spostano parte delle riprese fuori dal territorio americano, in particolare quando queste godono di incentivi fiscali nazionali nel paese ospitante. Si tratta di una novità molto rilevante per il settore cinematografico, che spesso si avvale di location internazionali e vantaggi fiscali per contenere i costi.

Al festival di Cannes 2025 queste tariffe sono state oggetto di forti discussioni e rappresentano uno dei temi più caldi insieme a titoli legati al movimento #MeToo. I dazi mettono in discussione l’attuale modello produttivo degli Stati Uniti e scuotono il mercato globale delle immagini, con possibili effetti sulle coproduzioni e sulle strategie degli studios.

La posizione di richard linklater sulle nuove tariffe governative

Il regista Richard Linklater ha espresso un’opinione contraria rispetto alla minaccia che i dazi rappresentano per il cinema. Durante un’intervista ha dichiarato che la proposta di Trump è instabile e che il presidente tende a cambiare idea frequentemente. Linklater ha confidato di non credere realmente che le tariffe saranno applicate, affermando che il cinema rappresenta la principale esportazione culturale degli Stati Uniti nel mondo.

Esperienze internazionali di linklater

Linklater, che ha girato il suo film nouvelle vague a Parigi, ha vissuto in prima persona la dimensione internazionale del lavoro cinematografico. La sua esperienza si lega a produzioni realizzate all’estero come il biopic blue moon, girato in Irlanda. Questi esempi mostrano come i confini nazionali non siano più rigidi nel lavoro artistico contemporaneo, e quanto rischi comportare un’azione economica restrittiva come quella prevista.

Trama e temi del nuovo film di wes anderson: la trama fenicia

La trama fenicia racconta la storia di Zsa-Zsa Korda, industriale europeo controverso e corrotto, interpretato da Benicio del Toro. Il personaggio è inseguito da diverse agenzie governative e vive costantemente in fuga da chi vuole fermarlo. Accanto a lui, ci sono la figlia Leisl, suora in formazione, e il tutore Bjorn, interpretato da Michael Cera. Il film si focalizza sulle dinamiche tra questi personaggi, sviluppando una narrazione che mescola elementi di intrigo e crisi personale.

Il ruolo affidato a Benicio del Toro trae ispirazione liberamente dal suocero di Wes Anderson e da figure di magnati europei come Aristotele Onassis. L’ambientazione europea fa da sfondo a una vicenda che affronta temi di potere, fuga e relazioni familiari. Focus Features distribuirà il film nelle sale italiane dal 28 maggio 2025, segnando il terzo progetto di Anderson con questa casa di distribuzione.