Gennaro Gattuso ha preso ufficialmente il comando della nazionale italiana. L’esordio in conferenza stampa il 15 gennaio 2025 a roma, con il presidente federale Gabriele Gravina e il capo delegazione Gigi Buffon, ha mostrato un ct dall’atteggiamento calmo ma deciso. Il tecnico lascia da parte gli eccessi, concentrandosi su una parola chiave: serietà. Vuole riportare ordine nei convocati e nell’approccio alla maglia azzurra, ponendo attenzione a valori concreti come il rispetto e l’impegno quotidiano.
Gattuso smonta il mito del carattere duro, punta a un ambiente sano e compatto
Gattuso ha subito chiarito un punto: non intende trasformarsi in un’autorità rigida o un “sergente di ferro”. “Non sono qui per fare il poliziotto”, ha detto con fermezza. Al contrario, cerca di creare un clima dove si lavora con concentrazione e grinta, ma senza eccessi autoritari. Il tecnico ha ribadito che impegno e intensità in allenamento non mancheranno: “Si va a cento all’ora, però in uno spirito familiare”. Vuole un gruppo unito, guidato dal senso di appartenenza e dal “noi”, non dall’io individuale.
Ispirazione da marcello lippi
La sua idea si rifà a un passato che conosce bene, quello con Marcello Lippi, da cui ha preso ispirazione. Gattuso ha persino raccontato di aver parlato con Lippi prima della nomina, confermando il desiderio di riportare un clima più allegro e sereno a Coverciano, lontano dalle tensioni che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Sorrisi e lavoro duro dovranno convivere, secondo lui.
Esclusione di acerbi e scelta di giovani: una nuova linea nelle convocazioni
Uno degli aspetti più dibattuti nelle ultime settimane riguarda la mancata convocazione di Francesco Acerbi. Gattuso è stato chiaro sull’argomento: “Non ho parlato direttamente con lui, ma non è tra i 35 convocati. Ho deciso di scegliere altri giocatori”. La scelta, come spiegato, non ha nulla di personale, ma segna un cambio di passo verso una squadra più giovane e proiettata al futuro.
Il ct punta su elementi che possono dare qualcosa in più nei prossimi anni, valorizzando freschezza e prospettive di crescita. Il ricambio generazionale sarà uno degli obiettivi principali di questa nuova gestione. Si cerca di rinnovare senza perdere il senso di responsabilità, mantenendo alto il livello di competitività.
Una nuova gestione giovane e promettente
Tattiche adattate ai giocatori: gattuso evita schemi rigidi
Quando si parla di modulo, Gattuso preferisce distaccarsi dalle formule fisse, troppo spesso fonte di fraintendimenti. Ha detto che “moduli a tre o a quattro lasciano il tempo che trovano”. La sua attenzione resta focalizzata sul metodo con cui la squadra si dispone in campo, prediligendo posizioni funzionali agli interpreti disponibili.
Il tecnico vuole vedere i calciatori al posto giusto, pronti a interpretare la partita senza vincoli troppo rigidi. Questo approccio apre a una maggiore flessibilità tattica e consente di scegliere il sistema più adatto alle caratteristiche dei convocati. L’obiettivo è mettere in campo un gruppo che si muove con intesa e che, soprattutto, sappia adattarsi alle situazioni durante la gara.
Metodo e flessibilità tattica per la nazionale italiana
La conferenza stampa di Gattuso ha mostrato un punto di partenza diverso rispetto ai suoi predecessori, segnando l’inizio di un percorso che vuole unire disciplina, rispetto e senso di appartenenza. Nei prossimi mesi si capirà come la nuova nazionale saprà tradurre queste indicazioni in risultati e prestazioni sul campo.