Un viaggio tra i ricordi: “Il tango delle capinere” in scena

“Il tango delle capinere”, diretto da Ballarini, esplora la memoria e la solitudine attraverso una danza emotiva tra Manuela Lo Sicco e Sabino Civilleri, evocando ricordi di un amore duraturo.
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Un viaggio tra i ricordi: "Il tango delle capinere" in scena - unita.tv

Il tango delle capinere” è un’opera che esplora il tema della memoria e della solitudine attraverso un mosaico di ricordi. La regista Ballarini descrive il lavoro come un modo per rendere sopportabile la vita di chi è rimasto, un viaggio emotivo che si svolge sul palco, dove i protagonisti rivivono le loro esperienze passate. Questo spettacolo, parte della trilogia degli occhiali, invita il pubblico a riflettere sulla fragilità dei legami e sull’importanza dei ricordi.

La scena iniziale: un baule di ricordi

La rappresentazione si apre con un’immagine evocativa: una vecchina che fruga in un baule, estraendo oggetti simbolici come un flacone di pillole, un velo da sposa e un telecomando. Questi elementi rappresentano i ricordi di una vita trascorsa con l’uomo amato, a cui è sopravvissuta. La regista utilizza questi oggetti per costruire una narrazione visiva che parla di amore e perdita.

Dalla profondità di un altro baule, si fa sentire la melodia di un carillon, mentre un uomo anziano, vestito con un abito da cerimonia consunto dal tempo, entra in scena. Questo personaggio rappresenta il compagno di una vita, un amore che ha attraversato le sfide e le gioie del quotidiano. La scelta di questi dettagli non è casuale; ogni oggetto e ogni suono contribuiscono a creare un’atmosfera nostalgica che coinvolge lo spettatore.

Un amore che danza tra passato e presente

I protagonisti, interpretati da Manuela Lo Sicco e Sabino Civilleri, danno vita a una storia d’amore che si snoda attraverso il tempo. La loro danza, che si svolge sul palco, è un modo per rivivere i momenti salienti della loro vita insieme, mescolando comicità e sofferenza. La regista riesce a bilanciare questi elementi, creando un’esperienza che è al contempo toccatante e divertente.

Le note di canzoni iconiche, interpretate da artisti come Mina e Tenco, accompagnano i due amanti mentre celebrano l’arrivo del nuovo anno. Queste melodie non solo evocano ricordi, ma fungono anche da colonna sonora per i momenti più significativi della loro esistenza. Attraverso la musica, il pubblico è trasportato in un viaggio che esplora le conquiste e le difficoltà di una vita condivisa.

La quotidianità di una vita insieme

La vita quotidiana dei protagonisti è rappresentata attraverso scene di vita reale, come il rumore di una televisione accesa durante la finale del mondiale del 1982. Questi dettagli quotidiani, insieme a piccoli litigi e atti d’amore, creano un ritratto autentico di una relazione duratura. L’arrivo del figlio porta un ulteriore elemento di complessità, arricchendo la narrazione e mostrando come l’amore possa espandersi e trasformarsi nel tempo.

Oggetti come coriandoli, palloncini e una bottiglia di spumante diventano simboli di celebrazioni e momenti di gioia. A fine spettacolo, il palco si trasforma in un luogo di memoria, dove tutti questi elementi sono sparsi, rappresentando la vita stessa dei protagonisti. L’immagine finale, con i ricordi “buttati a terra”, invita il pubblico a riflettere su ciò che rimane quando non c’è più nulla da riesumare.

Il tango delle capinere” si rivela così un’opera profonda e toccatante, capace di esplorare la complessità dei legami umani e l’importanza dei ricordi nel dare senso alla vita.