Il ritorno di Jeff Bridges nel franchise di Tron dopo oltre dieci anni registra qualche episodio curioso e un cambio di rotta significativo nella narrazione. Tron: Ares, diretto da Joachim Rønning e in uscita il 10 ottobre 2025, presenta una trama che mescola la realtà al mondo virtuale della Grid, mentre sul set emergono dettagli inediti sul rapporto tra Bridges e Jared Leto, protagonista e produttore del film.
La prima accoglienza di leto: chiamarlo Ares prima di girare
Prima di iniziare le riprese di Tron: Ares, a Jeff Bridges venne chiesto di chiamare Jared Leto con il nome del suo personaggio, Ares. La richiesta sottolinea l’approccio intenso e da attore di metodo di Leto, che preferisce immergersi completamente nel ruolo. Bridges ha raccontato l’incontro con ironia durante una conferenza al Comic-Con di San Diego, spiegando di aver chiesto scherzosamente se poteva chiamarlo “Air”, data la difficoltà a pronunciare correttamente “Ares”. Leto ha accolto la battuta con spirito leggero, rispondendo “Certo, fratello!”. Questo episodio ha contribuito a creare un clima rilassato sul set e ha segnato l’inizio di una solida intesa tra i due attori.
Il confronto tra Bridges e Leto ha preso vita in un ambiente di lavoro aperto e giocoso. Nonostante la forte presenza di Leto sul personaggio, Bridges ha saputo mantenere il suo stile, trovando con lui uno spazio comune per lavorare insieme. Questa dinamica ha influito positivamente sulle riprese e sulle scene condivise. Il tono del racconto di Bridges, intriso di leggerezza, rivela come anche sul set di una produzione tecnologica e complessa come Tron: Ares ci sia spazio per momenti umani e spontanei.
Il legame sul set e la prima scena con Bridges raccontata da leto
Jared Leto ha ricordato con emozione la prima scena girata insieme a Jeff Bridges. Durante il panel di presentazione, ha confessato di aver interrotto le riprese per esprimere il suo entusiasmo: “Non riesco a smettere di sorridere, sto lavorando con uno dei miei eroi”. Questo riconoscimento mostra il rispetto professionale e personale che Leto prova nei confronti di Bridges, veterano del franchise e del cinema.
La loro collaborazione si è tradotta in un’intesa rapida anche in scena, con il confronto tra Ares e il personaggio di Bridges, che accompagnerà questa nuova fase della saga. Il fatto che Leto abbia assunto il ruolo di produttore oltre che protagonista spiega in parte la sua attenzione al mood sul set e i dettagli legati alla creazione del film. Il rapporto tra i due attori è stato sottolineato poi anche dagli altri membri del cast, favorendo un ambiente di lavoro positivo.
La presenza della giovane attrice Greta Lee ha aggiunto nuovi stimoli, portando sul palco aneddoti divertenti e un’attitudine fresca. Lee ha scherzato sul sogno di guidare una light cycle, mezzo iconico della serie, che è stato realizzato proprio durante le riprese, un elemento che rappresenta una continuità con gli episodi precedenti ma anche un passo verso l’evoluzione visiva del capitolo.
Tron: Ares tra estetica rinnovata e colonna sonora dei nine inch nails
Questa nuova uscita miscela l’estetica high-tech della saga con l’inserimento di elementi reali, segnando una svolta rispetto a Tron e Tron: Legacy. La trama si sviluppa non solo all’interno della Grid ma vede i programmi virtuali penetrare nel nostro mondo, ampliando le possibilità narrative e visive. La regia di Joachim Rønning punta su effetti più contestualizzati e una direzione artistica che gioca su ambienti reali e sintetici in modo più bilanciato.
Un altro elemento di novità riguarda la colonna sonora affidata ai Nine Inch Nails. Dopo la famosa collaborazione con i Daft Punk nel film precedente, si punta su un sound più oscuro e contemporaneo. Jared Leto ha commentato il lavoro della band definendolo “un risultato destinato a durare nel tempo”. I Nine Inch Nails hanno composto musiche originali per accompagnare le scene chiave, sottolineando la tensione tra i due mondi raccontati.
L’uscita del film è attesa con curiosità, anche per la svolta concettuale della vicenda, che porta la tecnologia virtuale in contatto diretto con la realtà quotidiana. Tra gli elementi più discussi c’è proprio la capacità del film di offrire una narrazione più ambiziosa e meno isolata rispetto ai precedenti, riequilibrando la mitologia di Tron e aprendo nuove strade per la saga.
L’atmosfera al comic-con: battute e momenti di leggerezza dal cast
Il panel di Tron: Ares al Comic-Con di San Diego ha mostrato il lato più umano dietro la produzione. Jeff Bridges si è presentato con il suo storico personaggio “Drugo” che ha catturato l’attenzione tra le battute e gli aneddoti personali. Jared Leto ha alternato racconti dietro le quinte a considerazioni sul film, enfatizzando il lavoro fatto per onorare la serie ma anche aggiornare il racconto.
Anche Greta Lee ha conquistato il pubblico con la sua spontaneità, raccontando esperienze sul set legate alla guida della light cycle e al suo inserimento nella mitologia di Tron. L’atmosfera rilassata ha facilitato un racconto sincero, senza troppi formalismi, che ha appassionato gli appassionati del franchise.
L’evento ha permesso di sottolineare come, nonostante la tecnologia e la fantascienza, restino centrali le dinamiche umane nella realizzazione di un film complesso come Tron: Ares. Il pubblico ha potuto incontrare gli attori in un momento di confronto diretto, confermando l’attesa per l’uscita programmata a ottobre 2025.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Rosanna Ricci