La provincia di Como è stata scossa da un grave incidente avvenuto lo scorso 19 maggio sull’autostrada Pedemontana. Un pullman scolastico è stato coinvolto in un tamponamento contro un camion, provocando la morte della maestra e il ferimento di molti bambini. La Procura di Como ha chiesto l’arresto del conducente dello scuolabus, accusato di aver usato il telefono durante la guida. I fatti riaccendono il dibattito sulla sicurezza dei trasporti degli studenti in Italia.
Dinamica dell’incidente a Lomazzo e il contesto della gita scolastica
Il sinistro si è svolto nelle vicinanze di Lomazzo, un comune della provincia di Como. Lo scuolabus, con a bordo una scolaresca della scuola primaria di Cazzago Brabbia, stava rientrando da una visita didattica al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate. Durante il viaggio di ritorno, il bus ha tamponato un camion che procedeva sulla stessa corsia.
Il colpo ha colpito con violenza la parte frontale del veicolo, causando danni significativi alla carrozzeria e mettendo in pericolo tutti i passeggeri. Le autorità hanno avviato subito le operazioni di soccorso, mentre la memoria della giornata si è trasformata rapidamente in un dramma per i presenti.
L’area dell’incidente è stata chiusa temporaneamente per permettere rilievi e accertamenti. Testimoni oculari hanno raccontato di aver sentito un forte boato e visto bambini in stato di shock. Le verifiche sulla dinamica hanno portato gli inquirenti a focalizzarsi sul comportamento dell’autista al volante, con particolare attenzione all’uso del cellulare.
Le vittime dell’impatto: la maestra Domenica Russo e i bambini feriti
La maestra che ha perso la vita nello schianto si chiamava Domenica Russo, aveva 43 anni e viveva a Sesto Calende, in provincia di Varese. Originaria di Napoli, era stimata come insegnante e passava con affetto tempo con i suoi studenti. Al momento dell’urto, si trovava nei pressi della porta anteriore dello scuolabus.
Purtroppo la violenza dell’impatto non ha lasciato margini di sopravvivenza. La notizia della sua morte ha colpito profondamente la comunità scolastica, che ha organizzato commemorazioni e momenti di ricordo in varie scuole della zona.
A bordo del bus viaggiavano circa trenta bambini. Alcuni piccoli hanno riportato lesioni gravi, con ricoveri in ospedale che hanno richiesto cure prolungate, alcune con prognosi sopra i 45 giorni. Traumi fisici e psicologici li hanno segnati e per diverse settimane sono stati assistiti da specialisti per affrontare lo shock della tragedia.
Malgrado la paura e i danni subiti, nessun alunno ha perso la vita, un fattore che ha suscitato un certo sollievo in mezzo alla tragedia. L’episodio ha però lasciato un segno profondo nelle famiglie e nell’intera comunità, ancora scossa per l’accaduto.
Indagini e richiesta di arresto per l’autista del pullman coinvolto
Le indagini condotte dalla Procura di Como hanno messo in evidenza un elemento decisivo: l’autista dello scuolabus stava usando il telefono mentre guidava. Questo comportamento è considerato particolarmente grave, in quanto aumenta sensibilmente il rischio di incidenti sulla strada.
In base agli accertamenti, la distrazione al volante avrebbe contribuito in modo determinante al tamponamento contro il camion. Gli inquirenti hanno così chiesto l’arresto del conducente come misura cautelare, per garantire l’esito delle indagini e la sicurezza di tutti.
Il procedimento è ancora in corso e si attendono ulteriori dettagli sui capi di imputazione. La vicenda ha richiamato attenzione sull’obbligo, per chi trasporta minori, di rispettare tutte le norme di sicurezza e adottare un comportamento responsabile al volante.
L’incidente ha acceso la discussione sulle regole nel trasporto scolastico in Italia e spinto alcune istituzioni locali a valutare controlli più rigorosi e misure preventive per evitare tragedie simili in futuro. I prossimi giorni saranno cruciali per capire l’evoluzione delle azioni legali e amministrative legate a quest’evento.
Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2025 da Andrea Ricci